Assassin's Creed: The Ezio Collection – Recensione

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Quest’anno abbiamo fatto a meno di un nuovo capitolo dedicato alla saga degli assassini, dando agli sviluppatori l’opportunità di lavorare meglio su qualcosa di nuovo. Questo però non ha impedito di pubblicare la versione rimasterizzata di una trilogia molto cara ai fan, una trilogia che narra delle vicende ambientate nella terra nostrana e che riesce a eccellere anche nel suo comparto narrativo. Ovviamente stiamo parliamo della trilogia dedicata alle vicende di Ezio Auditore da Firenze, contenute in Assassin’s Creed 2, Brotherhood e Revelations e racchiuse all’interno di Assassin’s Creed: The Ezio Collection. Abbiamo spolpato per l’ennesima volta i tre titoli proposti e raccolto il nostro resoconto sulla loro qualità.

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Da Firenze a Costantinopoli

La storia della trilogia di Ezio Auditore sarebbe inutile da spiegare, visto che si tratta di quei capitoli che sono tanto cari ai fan italiani. Infondo è ambientato proprio nella terra dei navigatori e poeti. La narrazione riprende dove si era concluso il primo capitolo, ossia con Desmond e Lucy in fuga dall’Abstergo per dirigersi verso il rifugio con altri assassini e un nuovo tipo di Animus. Da questo punto per quasi tutti i tre giochi guideremo un nuovo personaggio, Ezio Auditore, in un’Italia della fine del 1400 e nella Costantinopoli verso i primi del 1500. Un viaggio attraverso la vita di un ragazzo la cui vita è stata profondamente cambiata proprio a causa dei templari, che giustiziarono la famiglia Auditore (non tutta) facendo nascere nel giovane un forte rancore. Il rancore si trasforma con tempo in qualcosa di più profondo, una causa. La lotta millenaria tra gli assassini e i templari si accende a questo punto nelle più importanti città italiane con delle famiglie tra le più influenti come i Pazzi, i Medici e ovviamente quella spagnola dei Borgia.
La storia della collection regge nonostante il tempo passato, anche se ha sicuramente dei punti deboli nella sua narrazione. Si tratta però di piccoli punti che non condizionano la qualità generale dell’opera. Il doppiaggio italiano funziona come sempre a meraviglia, sopratutto perché quello originale ha delle parti italiane davvero pessime.

Mi sento a casa

Quando abbiamo mosso i primi passi per le strade di Firenze, Venezia, Roma e cosi via, abbiamo sentito quella sensazione magnifica di sentirci in casa. Abbiamo visto tantissimi ricordi venire a galla e la sensazione generale era quella di ritrovare qualcosa di molto caro. Il gioco, nonostante gli anni è invecchiato piuttosto bene, anche se la rimasterizzazione ha sicuramente tolto un po’ di mistero e fascino che erano stati affibbiati dai filtri presenti su Playstation 3 e Xbox 360. Qui la schermata di gioco ha una pulizia grafica davvero incredibile e tutto sembra sicuramente più credibile e realistico. La rimasterizzazione delle texture ha giovato e non poco al prodotto nella sua complessità. A risultare più maestose e incredibili sono sopratutto quegli edifici storici che riusciamo a vedere ancor’oggi nella loro quasi interezza. I volti sono stati sì rimasterizzati, ma ciò ha portato le acque in due fiumi. Da una parte abbiamo i protagonisti, che possiedono delle fattezze umane, dall’altra parte abbiamo gli PNG, che senza i filtri e i “trucchi del mestiere” sembrano più delle oscure figure uscite da un’opera steampunk. Questo è un classico problema delle rimasterizzazioni di questo genere, ma alcuni volti risultano essere particolarmente brutti. Ciò viene più o meno aggiustato con Reveletations, che è il capitolo conclusivo delle avventure di Ezio Auditore. In quel capitolo troviamo delle parti grafiche più stupefacenti grazie al sole e alle architetture asiatiche.
Al livello sonoro non abbiamo notato differenza alcuna con la trilogia originale, ma ciò non vuole essere una critica al gioco. Le musiche dei vari capitoli sono state composte da Jesper Kydd, che abbiamo saputo apprezzare in tantissime altre occasioni e anche in questo caso la sua bravura si è fatta sentire fin dalle prime note del secondo capitolo, in cui le sonorità trovano l’apice nella meravigliosa città di Venezia.

Bug annuali

Il gameplay di questi tre capitoli non è cambiato rispetto ai titoli originali e presenta tutti i pregi e difetti che la saga si trascina dietro da anni. Il combattimento, tanto criticato da tutti i fan potrà annoiare, ma è anche uno dei marchi di fabbrica della casa e della saga. Le movenze dell’assassino risultano essere come sempre fluide e leggiadre, anche se talvolta il personaggio sembra eseguire una mossa in modo un po’ casuale. Un problema invece, presente nei titoli originali, è la telecamera, che in certi punti non si può ruotare e rende molto difficoltoso il compimento della missione. Capiterà di eseguire lo stesso tipo di salto solo perché la prospettiva che abbiamo visto era ingannevole. Anche i bug persistono ancora, dopo anni e anni dall’uscita dei titoli. Bug particolarmente sciocchi osiamo dire, ma comunque fastidiosi.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Assassin’s Creed: The Ezio Collection è un regalo che Ubisoft fa a tutti i suoi fan che chiedevano da anni la pubblicazione di questa remastered. Le avventure di Ezio rimarranno sicuramente una vera e propria leggenda nell’universo videoludico, cosi come anche le città che ha esplorato. Vi consigliamo di prendere questo titolo se per qualche motivo non avete giocato i titoli originali sulle vecchie console o se volete rivivere le emozioni in alta definizione.[/stextbox]

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".