Sunset Overdrive – Recensione

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Il Natale é alle porte  e le console next gen hanno bisogno di qualcosa che le renda realmente appetibili per l’utente ancora ancorato alla “OldGen” e Microsoft ci prova con l’aiuto di Insomniac Games tramite Sunset Overdrive. Saranno riuscite a renderci impazienti di acquistare il tutto?

O.D. OMG!!!

Sunset Overdrive è uno scooter in terza persona, di quelli assurdi però, di quelli che niente o quasi viene lasciato al caso.

La storia comincia grazie alla Fizzco che, in quel di Sunset City, lancia una nuova bevanda, la Overcharge. Proprio questa é lo starter della storia visto che a causa dei scarsi test, la bevanda trasforma tutti in mostri assetati di Overcharge. Ed è qui che partiamo noi, ex addetti alle pulizie in servizio durante la presentazione della bevanda costretti quindi a vedere l’umanità trasformarsi. Proprio grazie a questo evento diventeremo dei giustizieri della pace contro gli OD (Così vengono definiti i “mutanti”).

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Pimpami OD

Dopo aver deciso in un breve ma completo editor il nostro aspetto ci troviamo catapultati in Sunset City ormai in mano agli OD e da qui mettiamo mano al sistema di gioco che risulta molto semplice ma allo stesso tempo articolato, con meccaniche derivanti da molti giochi (in primis sicuramente troviamo Jet Set Radio) proprio grazie a questo il gameplay non risulta mai monotono o noioso, anzi si lascia scoprire passo  passo obbligandoci a saltare tra i muri della colorata Sunset City.

Ad accompagnare l’ottimo gameplay c’è una città piena di cose da fare e una trama che è altrettanto interessante e resa coinvolgente  grazie alle numerose citazioni assurde e personaggi che non hanno alcun senso. Un altro aspetto che ci accompagna per tutta la durata del gioco è la spontaneità e la comicità dei dialoghi, solitamente al limite dell’assurdo con citazioni e battute che spesso e volentieri vi strapperanno più che un sorriso.

Proprio al termine della storia (Circa 10 ore) vi ritroverete comunque indaffarati tra le varie missioni secondarie, sfide , oggetti collezionabili. La mappa può essere esaminata anche attraverso dei viaggi veloci che verranno mano mano sbloccati attraverso il proseguimento della storia, il tutto condito da una grafica coloratissima e carica di oggetti su schermo senza mai un rallentamento o ritardo , a dimostrazione che i 900p con 30Fps siano veramente stabili e ben assestati portando ad un ottimo livello tecnico il gioco.  Proprio sulle fasi di shooting si trova uno dei principali problemi del gioco ovvero la monotonia, con questa affermazione non sto dicendo che il gioco sia eccessivamente ripetitivo anzi, si lascia giocare benissimo per tutta la sua campagna e sicuramente avrete anche voglia di fare altro dopo averla conclusa, però Insomniac games non è riuscita a dare quel senso di varietà nelle missioni come ci saremmo aspettati, e questo problema lo possiamo riscontrare sia nelle missioni principali ma anche in quelle secondarie. Questa sorta di meccanicità delle missioni non si trova assolutamente dal punto di vista dell’armeria infatti qui ne troviamo in quantità e in varietà. Non è una novità per Insomniac questa creatività infatti  è sempre stata maestra nell’invenzione sia del design che dei nomi delle varie  armi ed anche in Sunset Overdrive  non ne  ha fatto meno. Avremo la possibilità di utilizzare armi particolari che anche dai soli nomi ci faranno capire la follia che c’è all’interno del gioco, menzione speciale per il TNTeddy ovvero un’arma che ci permette di sparare dei pupazzi di pezza che poi esplodono oppure il fantastico Alta Fedeltà, ovvero un fucile che spara vinili che cominceranno anche a rimbalzare creando un gioco di colori e luci veramente bello.

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Overchargiami

Come già accennato all’inizio del gioco c’è la possibilità di personalizzare il personaggio, questa parte è implementata molto bene all’interno del gioco trovando caratteristiche semplicemente estetiche oppure personalizzazioni dei potenziatori. Le prime non modificano il gameplay ma ci rendono solo più strani all’interno del gioco, strani perché tutto è in stile Insomniac, potendo indossare i pantaloni strappati da Wrestler con una maglietta da clown abbinata a dei capelli afro di colore blu. Questa personalizzazione è inserita benissimo, con la possibilità di sbloccare nuovi costumi attraverso missioni secondarie, oppure acquistandoli dal mercante di turno.

Discorso a parte per i potenziatori che ci cambiano parte del gameplay, questi si attivano attraverso la barra dello stile, ovvero grindando, sparando, uccidendo e saltando accumuleremo punti stile che andranno a riempire una barra composta da 4 moltiplicatori, ogni moltiplicatore corrisponde a un potenziamento. Inutile dire che il primo moltiplicatore attivato è meno potente del quarto… Il nostro rivenditore di fiducia dei potenziatori è NOMEPG che in cambio degli oggetti collezionabili sparsi nella mappa ci cucinerà i potenziatori. Proprio per cucinare saremo nuovamente indispensabili dato che durante tale fase si avvierà una nuova modalità di gioco a orde, ovvero dovremmo fare il possibile per tenere a bada gli O.D. che verranno attratti durante la cotta, che dura qualche minuto. I potenziatori variano dal diminuire i danni ricevuti da un determinato nemico al poter creare delle palle di fuoco durante gli attacchi corpo a corpo. Il tutto non vi basta? Beh, sappiate che anche le armi dispongono di un loro livello, e anche loro hanno la possibilità di essere potenziate, permettendogli, per esempio, di stordire i nemici o di congelarli. Insomma il sistema di sviluppo del personaggio ci ha completamente convinti, rendendo l’esperienza di gioco più completa e modificabile in base a ciò che si sceglie di potenziare.

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Bum splash sdang

Se a colorare la città e a rendere stilisticamente il gioco totalmente folle e ben fatto Insomniac Games ha avuto successo è lecito chiedersi se sia riuscita anche nell’ardua impresa del comparto audio. A tal proposito si può tranquillamente dire che le musiche sono totalmente azzeccate, sia nello stile sia nei momenti in cui si attivano, creando quella giusta dose di adrenalina proprio nel momento in cui ce nè bisogno… Con stili che variano anche in base alle varie situazioni in cui ci troviamo che restano sempre e comunque appropriati. Menzione a parte per il doppiaggio italiano che è buono ma non eccellente con alcune parti che risultano sincronizzate male con i movimenti dei personaggi. Resta comunque da notare come sia totalmente doppiato anche nella miriade di dialoghi secondari che ci capiterà di incontrare durante il gioco.

In conclusione Sunset Overdrive è un gioco che va a toccare tantissimi argomenti in maniera totalmente folle e spensierata in puro stile Insomniac, aimè una scarsa varietà di arrività non permette di rendere il gioco memorabile forse anche per il gameplay che risulta si, validissimo, ma che non riesce a portare nulla di realmente nuovo e frizzante nella next gen. Rimane comunque un acquisto totalmente consigliato senza però cercare il capolavoro di una vita.

Sull'autore

Andrea Spina

Già da piccolo mangiavo biscotti a 8 Bit, l'amore per i videogames si è espansa in me tramite il Sega Mega Drive, attualmente continuo a coltivare la mia passione principale affiancata a quella dei giochi di società.