Craftlands Workshoppe – Recensione in breve

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In questo 2020 abbiamo visto uscire tantissimi giochi di ogni spessore e grandezza. Tra questi ci sono titoli di minor importanza, ma capaci di farvi divertire in modo spontaneo. Prendete ad esempio il nuovo gestionale Craftlands Workshoppe – The Funny Indie Capitalist RPG Trading Adventure Game, che ci permette di gestire un’attività facendo però anche altro nel frattempo.

All’interno del gioco verremo chiamati a gestire un negozio del nostro ex maestro. Il negozio è nel più totale stato di abbandono e potrebbe crollare da un momento all’altro. Insomma, un luogo perfetto per vendere i souvenir ai turisti. Avremo quindi la possibilità di scegliere che tipo di ramo iniziare a percorrere e da lì ovviamente, cosa vendere.

Il lavoro inizialmente sarà semplice e consisterà nell’eseguire delle semplicissime missioni e al contempo gestire la propria attività. Per creare gli oggetti da vendere ci serviranno gli oggetti, che potremo trovare in giro. Questo però per quanto riguarda gli oggetti semplici e trovabili ovunque. Per craftare qualcosa di potente e costoso, invece, avremo bisogno di acquistare un determinato oggetto da utilizzare. Insomma, la strada per diventare dei bravi venditori e gestori è difficile e lunga. Preparatevi comunque a chiedere i permessi di costruzione, di realizzazione e di qualsiasi altra cosa. Da questo punto di vista, il gioco sembra rispecchiare quella che è la politica italiana.

Costruendo e diventando dei maestri potremo prendere degli allievi, che faranno il lavoro al posto nostro, lasciandoci in mezzo ad altri compiti più urgenti. Si tratta insomma di un correre continuo verso una nuova meta, un nuovo traguardo da superare. La gestione comprenderà comunque ogni parte del gioco. Dalla gestione della nostra attività a quella dei nostri dipendenti. Graficamente Craftlands Workshoppe è un titolo che non ha grandi aspirazioni e per questo diventa molto godibile. La semplicità dei poligoni delle volte stride leggermente con la modernità e purtroppo non sempre il titolo risulta essere ottimizzato. Su un portatile che tira tranquillamente titoli pesanti AAA, ha una grande difficoltà a farlo girare decentemente, costringendo al passaggio a quello fisso.

Sull'autore

Nerd Cat

Nato già con il pad in una zampa e un fumetto nell'altra. Si dice che sia stato allevato da Kojima in persona, ma altre voci parlano di Nolan Bushnell. Come Lobo, odia i bravi ragazzi e tutto ciò che è decente, ma adora le belle donne (come Lobo). Polemico e acido, ma anche gentile e morbidoso. È qui per dire la sua... su tutto e tutti.