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Negli ultimi anni, il panorama videoludico si è riempito sempre più di giochi multiplayer: Moba, Sparatutto e Battle Royale di ogni tipo hanno invaso il mercato e ritagliarsi il proprio spazio è diventato sempre più difficile.
Il Team di Playwing ci prova con Century: Age of Ashes”, PvP Arena Free to Play in cui giocatori si scontrano volando a cavallo di un drago.
Ad oltre una settimana dalla sua uscita, tiriamo le somme su questo particolare titolo.
Fuoco e Tempesta
Definito dagli sviluppatori un MDBA, Multiplayer Dragon Battle Game, Century vede due diverse fazioni darsi battaglia in spettacolari combattimenti aerei all’interno di bellissime arene.
Tre le classi fra cui scegliere e quattro le modalità in cui cimentarsi, il tutto condito da un sistema di esperienza diviso in 100 livelli che permetteranno di sbloccare moneta di gioco ed elementi estetici di vario tipo.
Solo estetici però, perché il gioco non presenta blocchi di sorta: le classi sono già disponibili e non ci sono oggetti o potenziamenti che possono creare differenze tra i giocatori.
I boost all’esperienza acquistabili nel negozio servono solo a sbloccare più in fretta i vari livelli ed è presente un ottimo sistema che aiuta anche chi non li utilizza: l’esperienza ottenuta in ogni partita aumenta di una certa percentuale anche se solo i compagni hanno un boost attivo, nessuno viene lasciato indietro.
L’esito degli scontri sarà tutto determinato dall’abilità di chi si trova davanti allo schermo.
Sempre più in Alto!
Durante gli scontri, il giocatore avrà a disposizione un arsenale di tutto rispetto: ogni drago possiede una palla di fuoco a ricerca come attacco primario a distanza ed una fiammata per gli scontri ravvicinati.
A differenziare ogni classe ci penseranno un’abilità passiva, una attiva ed una ultimate fisse più un’ulteriore abilità attiva selezionabile ad inizio partita tra due diverse, in modo da potersi adattare meglio alle varie situazioni.
Si può scegliere tra:
- Marauder (il Predone), la classe migliore per chi vuole adottare un approccio aggressivo, in grado di marchiare un avversario e finirlo in pochi secondi;
- Phantom (il Fantasma), l’assassino in grado di sparire dalla vista dei nemici e riapparire dal nulla al momento opportuno;
- Windguard (la Guardia del Vento), la classe di supporto in grado di accecare i nemici con una nebbia velenosa e fornire scudi agli alleati.
Le tre classi sono estremamente bilanciate, nessuna risulta più forte o migliore delle altre. Sarà la sinergia tra i partecipanti e l’uso delle abilità giuste a determinare la vittoria o la sconfitta.
La potenza di fuoco però non è tutto e sarà la capacità dei giocatori nel muoversi agilmente nello scenario a determinare se e quanto sopravvivranno in Century: si può accelerare, fermarsi a mezz’aria ed effettuare rapide virate ma, soprattutto, è presente un boost da utilizzare per sfrecciare nei cieli. Una volta consumate le quattro cariche a disposizione, esistono diversi modi di ricaricarsi tra i quali raccogliere un potenziamento temporaneo e passare sopra delle crepe nel terreno pulsanti di magia.
Bello il volo, ma che si fa?
Dopo un ottimo tutorial, chiaro e ben strutturato, ci si troverà davanti alla scelta della partita:
- Skirmish (Schermaglia): classica modalità 3v3 in cinque round al meglio dei tre in cui fare punti eliminando gli avversari.
- Spoils of War (Bottino di Guerra): modalità 6v6 dove i giocatori dovranno inseguire ed eliminare dei draghetti carichi di preziose monete da raccogliere e portare nella fortezza della fazione
- Carnage (Carneficina): evoluzione 6v6 della schermaglia
- Gates of Fire (Porte di Fuoco): modalità 6v6 in cui i giocatori dovranno cercare di raccogliere una bandiera e sfrecciare attraverso dei portali evitando di essere eliminati dagli avversari.
Una volta raggiunto il livello 10 si sbloccherà inoltre la modalità classificata che per ora consiste solo in partite di Bottino di Guerra. Scelta inspiegabile dato che una semplice rotazione fra le diverse modalità sarebbe bastata a combattere la noia derivante da partite sempre dello stesso tipo (testimoniato anche dalla sempre maggiore difficoltà nel trovare partecipanti in questa modalità).
A livello tecnico, le mappe sono incredibilmente dettagliate e più di una volta capiterà di fermarsi ad ammirarne la qualità: castelli arroccati su scogliere a picco sul mare, deserti e baie piene di angoli dove scappare o tendere imboscate agli avversari sono semplicemente perfette e in grado di rapire il giocatore.
Sono giusto una manciata, sviluppate con cura e con una grande verticalità. Sarà vitale studiarle per tenere a mente dove trovare gli utili potenziamenti per il personaggio: scudi, cure e boost faranno la differenza tra un’uccisione o una rovinosa caduta e ci si troverà spesso a cercarli sfuggendo ai pericoli.
Menzione d’onore anche all’ottimo comparto sonoro con musiche epiche e suoni ambientali perfetti per capire tutto ciò che vi circonda.
Vola, brucia e poi?
Per chi ha avuto modo di provare la beta di marzo, non ci sarà nulla di nuovo se non una pulizia generale del titolo e una galleria dove ammirare gli splendidi modelli dei draghi sbloccati o anche solo visti.
È presente un sistema di missioni giornaliere e settimanali che daranno la possibilità di ricevere esperienza, monete e alcuni oggetti per la personalizzazione delle classi. Decisamente troppo poche però, capiterà di finirle in fretta e non ce ne saranno altre fino al giorno o alla settimana successiva.
Tra gli oggetti potrebbe capitare anche di ricevere un uovo da far schiudere completando semplici compiti nelle partite o ottenendo un determinato ammontare di esperienza.
Ad oggi la situazione è quella descritta fin qui, ma non disperiamo: gli sviluppatori hanno già in serbo numerose novità e già a partire dal 16 dicembre ci sarà il primo aggiornamento al titolo con modelli per draghi e mappe ed una nuova modalità.