Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
Fin da piccolo adoravo leggere i gialli. Era una vera e propria passione e devo ammettere di averne letti parecchi nel corso degli anni. Dapprima erano i libri di Sherlock Holmes, poi arrivò una collana di libri gialli per bambini che purtroppo in Italia è inedita e così via. Adoravo leggere i vari che man mano venivano svelati e i personaggi coinvolti che scoprivano le proprie carte, spesso per un proprio tornaconto. Vedere quindi il fumetto “I casi di Agata e Jamila: Il geco scomparso” è stata una piacevolissima sorpresa e nonostante la mia età, ho apprezzato sia la sua storia, si ai disegni. Entrambi firmati da Gillian Goerz, mentre in Italia l’albo è edito dalla casa editrice Il Castoro.
[amazon box=”B0BT439YVP” /]
Jamila è una giovane ragazzina che si è appena trasferita in una nuova città con la sua famiglia. Si trova un po’ in difficoltà perché non conoscendo nessuno non ha un posto dove andare e non le è permesso nemmeno di andare a giocare a basket nel campetto vicino. Una vita difficile per una ragazzina, soprattutto se ha la consapevolezza di dover andare in un campo estivo a brevissimo. Tutto cambia quando Jamila incontra Agata, una ragazza particolarmente sveglia, ma forse per questo piuttosto solitaria. Anche lei dovrà andare a un campo estivo, ma l’amicizia tra le due sarà l’inizio di qualcosa di più grande.
La narrazione di Gillian risulta essere fluida e appassionante dall’inizio alla fine della storia. Le due protagoniste conquistano grazie al loro carattere totalmente diverso, tanto da renderle sole, perchhé non riescono ad adattarsi al mondo che le circonda. La parte del giallo e quindi del grande mistero ha forse alcune piccolissime falle, ma questo solo se si ragiona come un adulto e non come il lettore a cui è rivolto il fumetto. Vengono comunque abbracciate tantissime tematiche, che insieme giocano un ruolo cruciale per la crescita della nuova generazione.
Il tratto semplice dell’autrice risulta essere un perfetto modo per veicolare i messaggi, ma anche per non annoiare il lettore. Non ci sono tantissimi dettagli all’interno delle vignette, ma quelle che ci sono bastano e avanzano per creare una bellissima sinergia con le due protagoniste e tutti gli altri personaggi. Anche i colori un po’ “flat” utilizzati hanno un loro perché e finiscono per dare un’ulteriore spinta alla storia.
In fondo si tratta di una storia divertente quanto basta, ma soprattutto interessante per un target giovane. Ovviamente anche gli adulti possono divertirsi nel leggere l’avventura delle due amiche .