Diecimila Piume Nere di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino – Recensione

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Dopo un’ottima partenza, avvenuta con il volume Il Passaggio, Jeff Lemire e Andrea Sorrentino tornano in gran forma con la seconda storia del Mito del frutteto di ossa. Si tratta di Diecimila Piume Nere, un volume che va a esplorare un nuovo punto che alla fine si congiungerà in un certo senso con Il Passaggio. Perché proprio adesso è chiaro che ci sono delle cose che accomunano queste storie ed è chiaro anche che sarà terrificante la rivelazione.

La storia stavolta ruota attorno alla vita di due ragazze. Due adolescenti che si incontrano per puro caso e scoprono di nutrire la stessa passione per i libri e il fantastico. Proprio questa passione condurrà le due a lavorare sul loro gioco di ruolo, ambientato in un mondo creato dalle loro giovani, ma floride menti. Un modo per passare il tempo forse, ma forse anche qualcosa di più, tanto da generare quel mondo fantasy. Un mondo fatto di disperazione e deserti enormi, con una torre gigantesca che troneggia in lontananza. Un mondo che in qualche modo finisce per prendersi una delle due amiche, lasciando l’altra a cercare la verità sulla sua scomparsa.

Stavolta Jeff Lemire racconta una storia di adolescenti che crescono, di un mondo fantasy che diventa reale e di problemi. Problemi adolescenziali, problemi del sentirsi bene con le proprie passioni e di non dover emulare nessuno. Jeff Lemire scava a fondo nella vita delle ragazze, mette tutte le tessere davanti a noi e spiega quale tessera deve andare nel posto giusto. Ottima la resa del mondo fantasy, che ovviamente si ispira ai grandi classici come La Torre Nera di King. Comunque si vedono anche i dettagli dei GDR più classici come D&D.

Andrea Sorrentino in Diecimila Piume Nere continua a stupire grazie all’enorme resa qualitativa. Dettagli che vanno a dipingere un mondo tanto conosciuto a noi lettore del fantasy quanto ostile. Alcune sequenze in particolare appaiono oniriche e molto spaventose, mentre in altri punti sembra quasi di leggere un noir be congegnato.

Insomma, i due artisti stanno continua a mettere un mattone sull’altro per mostrarci un universo condiviso veramente particolare. Non vedo l’ora di scoprirne il futuro per vedere le carne che i due andranno a mostrarci le prossime volte.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".