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Tra i tantissimi artisti italiani che hanno avuto l’enorme capacità di modellare l’universo Disney, figura senza alcun’ombra di dubbio Giorgio Cavazzano. Un’artista completo che inizia a lavorare su Topolino nel lontano 1962 come illustratore, acquistando velocemente sempre più spazio e sempre più libertà creativa. Questa l’ha portato a lavorare su alcuni fumetti che ormai riteniamo senza alcun problema dei veri e propri classici come “Zio Paperone e il tesoro commestibile” scritto da Rodolfo Cimino nel 1973, “Topolino e l’isola nefasta” scritto da Casty nel 2004, ma non solo. I suoi lavori, riconoscibili per stile e tratto, potrebbero tranquillamente riempire un’intera libreria. Per fortuna che la Panini Comics con Disney hanno pensato a un volume dedicato a noi, amanti del maestro, in copertina rigida e curato nei minimi dettagli. Sto ovviamente parlando di I Grandi Maestri Disney: Il Grande Maestro Cavazzano.
Il volume in questione raccoglie quelle storie che in qualche modo hanno caratterizzato la vita dell’artista. Una sorta di passeggiata che fa il lettore attraverso alcuni punti salienti e qui si apre la prima grande meraviglia, gli inserti. Prima di ogni storia potremo difatti leggere un breve resoconto di ciò che ha portato l’artista alla realizzazione della storia, facendocelo scoprire un po’ di più. Questa è una di quelle peculiarità che potrebbero spingere una persona ad acquistare un determinato albo. In fin dei conti, le storie sono le stesse del passato, ma gli aneddoti e i segreti prima non erano disponibili per tutti.
Altro punto a favore di quest’edizione è senza dubbio la sua qualità. Le pagine sono pesanti e durevoli perché la grammatura della carta è piuttosto elevata e questo ovviamente è un pregio per chi desidera conservare un fumetto del genere sul proprio scaffale a lungo senza avere alcun timore. La rilegatura dà poi la sensazione quasi di un prodotto premium, capace di resistere a tutto. Questa a mio avviso è l’edizione definitiva, che supera di gran lunga Tesori o i Grandi Maestri con la copertina morbida e la carta pesta ovunque.
Le storie contenute all’interno dell’albo partono da quella del lontano 1978, ossia Topolino e gli incontri falsificati (dal solito tipo), con la scrittura del bravissimo Giorgio Pezzin. Un racconto breve sugli alieni, l’invasione e ovviamente su qualcuno che cerca di approfittarsene. Si continua con un classico intramontabile del 1988 come Zio Paperone e i tapirlonghi fiutatori, che vanta inoltre la sceneggiatura di Rodolfo Crimino. Un’ottima storia sulla biodiversità, sulla ricchezza e sul cibo. Un modo per vedere ancora una volta il buon Paperone sotto una lente diversa.
Topolino e l’enigma del faro è un racconto del 1992 con la sceneggiatura scrittura da Silvano Mezzavilla. Questa è una storia d’investigazione tipica del buon topo e che sicuramente non vi farà rimpiangere il tempo speso. Perché la storia è divertente, istruttiva e appassionante. La Lunga notte del Comissario Manetta scritta da Tito Faraci nel 1997 è un piccolo gioiello in cui vediamo i problemi dei criminali venire a galla con l’uscita di scena di un noto poliziotto. Successivamente si va verso Zio Paperone e il terzo Nilo di Francois Corteggiani. Una storia del 1999 che appassionerà sicuramente ogni fan del grande zione. Infine si va verso l’ultima storia del 2006, scritta da Casty, Topolino e il dominatore delle nuvole. Un altro grande racconto con Topolino come protagonista. Un altro modo per vedere il personaggio amatissimo dal pubblico di tutto il mondo.
Ognuna di queste storie ha un suo motivo per trovarsi in questa lista. Ogni storia è infatti un tassello importantissimo nella storia del fumetto Disney e anche nella vita del maestro Cavazzano, il cui stile si riconosce quasi a occhi chiusi. Eppure è davvero interessante vedere lo stile crescere con gli anni, diventando sempre più preciso e deciso. La leggiadria dei movimenti risulta essere papabile in ogni frangente.
Questo in definitiva è il volume che ogni appassionato dovrebbe tenere nella propria libreria, da tramandare ai posteri.
