PK – Gli argini del tempo – Topolino Limited Deluxe Edition – Recensione

Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Le nuove edizioni cartonate dedicate all’eroe di cui tutti abbiamo bisogno, PK, sono particolarmente ricche e interessanti per ogni appassionato del fumetto. Si tratta di alcune piccole chicche perfette per collezione e anche per una maggior scoperta della creazione delle storie. Tra le storie più chiacchierate e criticate troviamo senza alcun dubbio quella de Gli Argini del Tempo, scritta da Alessandro Sisti, disegnata da Claudio Sciarrone e con i colori del buon Max Monteduro. Una storia che in fin dei conti si lascia piacevolmente leggere e che nonostante tutto continua ad affascinare.

Il tempo si è totalmente ingarbugliato nel mondo di PK. Qualcosa lo ha fatto uscire dagli argini e tutto sembra cambiarsi da un momento all’altro. Ovviamente a risolvere il problema ci penserà il caro buon PK con l’aiuto di una più che agguerrita Lyla.

Lo stile di Claudio Sciarrone è delicatamente delizioso, con un tratto che tende ad ammorbidire i personaggi, donando a ognuno di essi una certa profondità. Alla fine del volume infatti, possiamo vedere la maturazione del suo stile, con i vari step che hanno portato Sciarrone a creare uno proprio. Per l’occasione ci viene mostrata l’evoluzione di Lyla. Le scene d’azione sono poche, ma funzionano perfettamente grazie all’ottima regia durante i combattimenti. A rendere tutto molto più avvincente ci pensano poi i colori di Monteduro, che donano alle scene un aspetto da vero quadro artistico.

L’edizione cartonata in questione vanta inoltre ciò che secondo me è parecchio importante in un fumetto tanto quanto la storia stessa; il dietro le quinte. A fine volume infatti diverse pagine mostrano tutto il making off dell’opera con a seguito diversi aneddoti riguardanti i personaggi, lo spazio tempo e così via.

La scrittura di Alessandro Sisti è veloce, avventurosa e graffiante, ma non priva di difetti. In questo volume più che mai si sente quell’aria da spiegone che non fa sempre piacere. Dialoghi enormi che servono per spiegare dei concetti necessari sì, ma posti tutti in un singolo luogo. Si sente inoltre la mancanza di un vero villain. Quello che fa tremare le ossa ai lettori e allo stesso PK. Eppure sono interessanti gli approfondimenti psicologici dei personaggi e la loro crescita. Ogni evento, ogni luogo e ogni azione ha un suo perché in questo mondo e alla fine tutti i tasselli trovano il proprio posto.

Sull'autore

Ginevra De Majo

Appassionata di serie tv e film.