Bob Marley: One Love – Recensione dell’edizione home video

Bob Marley: One Love
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Negli ultimi anni abbiamo visto uscire diversi film biopic dedicati alle star della musica. Personaggi enigmatici, talvolta sfuggenti, dotati di un carisma fuori dal comune. Purtroppo non tutti i film riescono nell’intento di regalarci un quadro perfettamente riuscito del musicista e questo è il caso di Bob Marley: One Love. Un film che poteva osare di più e che forse ha mancato di poco il bersaglio.

L’edizione home video mi ha comunque piacevolmente colpito e quindi partirò con quelle caratteristiche che ho apprezzato durante la visione. In primo luogo c’è la componente musicale. I 50 minuti dei contenuti extra sono un vero e proprio piacere per ogni appassionato del cinema e del dietro le quinte. In questo caso abbiamo tutto il necessario per comprendere al meglio i luoghi delle riprese, le difficoltà del recitare la parte di Bob e ovviamente tutte quelle scene che non sono arrivate alla versione definitiva.

Tolto questo, non ho apprezzato particolarmente Kingsley Ben-Adir nei panni di Bob Marley. Sarà un limite mio, ma non riesco proprio a vederlo nei panni di un personaggio così particolare. Altro punto che veramente sembrava folle riguarda i dialoghi. Alcuni dialoghi con altre persone appartenenti al Rastafarianesimo sembrano non tanto folli quanto infantili, adatti più a un film parodistico comico, ma non alla biografia di un personaggio come Bob.

La regia nel complesso va anche bene, ma non brilla. Un compitino senza troppe pretese che finisce per intrattenere il giusto, ma senza alcuna pretesa di mostrarci davvero qualcosa di indimenticabile. Insomma, un film non ben riuscito, ma nemmeno tanto brutto.

Bob Marley: One Love

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".