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La storia romana è stata una delle più grandi che l’umani abbia visto fino ai giorni nostri. Sia il cinema che i libri abbonando di storie dedicate ai gladiatori, centurioni o imperatori. Anche all’estero è apprezzatissima quest’epoca storica e l’universo Valiant ci ha mostrato un ottimo Britannia, mentre in Giappone è stato pubblicato Thermae Romae, entrambi con l’impero romano sullo sfondo. Stavolta oserei dire che siamo davanti a una ventata d’aria fresca con Gloria Victis, pubblicato da Star Comics e che sinceramente mi ha colpito parecchio già dal suo primo numero.
Gloria ai vinti
Di solito quando pensiamo ai romani, ci vengono in mente quelle battaglie epiche e le conquiste dei popoli barbari. Lotte che hanno reso grande l’impero e hanno creato alcuni miti entrati nella legenda. Un po’ più difficile è vedere le storie che tratta la vita di un auriga. Si tratta di corridori di carri da guerra, che ai tempi degli antichi greci e antichi romani spopolavano non solo durante le guerre, ma anche durante le corse sportive. Certo, abbiamo avuto uno splendido Ben-Hur, di cui sicuramente tutti si ricorderanno le corse, ma per quanto riguarda i fumetti la scena è diversa.
In questo caso la storia tratta un giovane auriga di nome Aelio Hermeros, che dopo aver perso il proprio padre durante una corsa finisce per diventare uno schiavo. Ricordiamo infatti che ai tempi romani, anche un signore altolocato poteva cadere nella povertà più totale diventando uno schiavo. Intanto, il vecchio amico di suo padre, Diocles, entra nella storia dei migliori auriga. Sarà solo un caso fortuito a salvare il giovare dalla povertà rendendolo un uomo libero. Vorrei davvero dirvi di più di questo primo numero, ma ricadrei nello spoiler.
La precisione
Inizierei questo paragrafo parlando un attimino dell’albo in sé. Il formato grande dell’albo targato Star Comics ha una copertina morbida con le alette, ma a colpire maggiormente è sicuramente l’altissima qualità della carta, che evidenzia poi anche il disegno stesso. La sceneggiatura è stata curata in modo minuzioso anche dal punto di vista storico, nonostante alcune edulcorazione. Juanra Fernandez ha immesso con velocità un percorso ben definito per questo fumetto e nonostante alcune semplificazioni narrative, la cosa che sorprende di più è il ritmo. Non c’è mai un momento vuoto o privo di significato. Ogni singolo istante serve per valorizzare una parta della narrazione e per rendere sempre migliore un finale che lascia con la sensazione di volere subito in mano anche il secondo capitolo. A fine volume ci sono alcune considerazioni dello scrittore riguardo alle corse dei cavalli e cosi via, che impreziosiscono anche la nostra conoscenza.
I testi sono accompagnati da una matita fresca e precisa, quella di Matteo Guerrero. Il tratto leggero accompagna tutte le figure, che a volte acquisiscono un’interessante grado di realismo, ma senza dimenticarsi di essere dei personaggi di un fumetto. Il tratto di Guerrero non solo dipinge una storia di per sé non facile in quanto trattiamo di un argomento in cui la storia vera prevale sulla finzione. I dettagli sono sempre curati fino al minimo e non è difficile perdersi in quei disegni che a volte sembrano essere dei fotogrammi di un film d’animazione d’altissima qualità. Tutto questo viene poi valorizzato dal lavoro di colorazione da parte di Javi Montes.
Autore: | Juanra Fernández (sceneggiatura) Mateo Guerrero (disegni) Javi Montes (colori) |
Formato: | 19,5×26 cm, B, 112 pp., colori |
Editore: | Star Comics |
Genere: | Storico |
Prezzo: | 13.00€ |
Data: | 2017 |