Helldivers – Recensione

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“Polvere. C’è polvere ovunque. Polvere nera che proviene dalle fauci della mia mitragliatrice pesante. Polvere e sabbia che si sollevano a causa del vento. Pulviscolo color ambra sollevato dall’arrivo di questi maledetti scarafaggi cresciuti al Plasmon che arrivano da.. da.. non si sa. Ma continuano ad arrivare. Poi c’è la polvere incandescente e rossa di quando li facciamo saltare in aria. A proposito, dovrebbe essere già arrivato l’ordigno nucl…” BUMSPLAAAAAAT!
Supersoldato 1: “Mapporc…”
Supersoldato 2: “Che c’è?”
Supersoldato 1: “Abbiamo spiaccicato un Fratello della Libertà con la nostra testata!”
Supersoldato 2: “Ah”

“E vabbé, tanto poi lo richiamiamo. Adesso corriamo via!”
Supersoldato 1: “E chi la attiva la bomba?”
Supersoldato 2: “Attivare? Devo davvero avvicinarmi e toccare un pulsante!??!?”
Supersoldato 1: “Sì. Oh guarda sono arrivati altri vermoni buonafortunaciao!”
Supersoldato 2: “No no, dov… mannagg…” *click* “GERONIMOOOOOOOOOH!” *bipbipbipbipbip*
Entrambi corrono, corrono a più non posso sino a quando il suono acuto si ripete ormai a velocità inaudita. È il segnale. Il segnale di buttarsi a terra dei sacchi di patate. *BOOOOOOOOOOOOOOM!*
Polvere. C’è tanta polvere. Di nuovo. Non sapevo che la democrazia sporcasse così tanto. Che poi.. io questa cosa di civilizzare degli insetti grossi come utilitarie non l’ho ancora capita. Sembrava tutto così chiaro e bello in quel filmato. Ma ecco sbucare altri dannati insettoni! Mi alzo e imbraccio di nuovo il mio mitragliatore pesante, e faccio fuoco. Altra polvere nera, altre interiora di scarafaggi cosmici, altra… DEMOCRAZIA!!!

Helldivers non è un titolo propriamente nuovo. Esso era infatti già sbarcato su PlayStation 3, PlayStation 4 e PlayStation Vita nel marzo scorso, annoverando la piattaforma Steam all’inizio di questo mese. Gli sviluppatori Arrowhead Game Studios, autori dell’estremamente popolare Magicka, hanno deciso di prendere da quest’ultimo un elemento in grado di risultare esilarante e, allo stesso tempo, rendere il gioco di squadra a dir poco fondamentale: il fuoco amico. Avremo anche ben altri modi per spappol *ehm* infastidire i nostri compagni di squadra. Ma andiamo con ordine bambini, e ricordate: la democrazia è un dono superiore, ed è nostro compito esportarla con qualsiasi mezzo. Qualsiasi!

 

DEMOCRACY IS A WARM GUN

Non appena avvieremo Helldivers capiremo subito come esso sia volutamente sopra le righe e improntato all’umorismo, ed anche come il titolo risulti semplice da capire ma non immediato da padroneggiare. A proposito dei controlli, ci sentiamo di confidarvi come, nonostante il titolo provenga dall’ambiente console, l’utilizzo del pad risulti particolarmente scomodo per alcune operazioni semplici come la corsa o il lancio di granate esplosive o di supporto. La combinazione tastiera e mouse, infatti, ci permetterà di scegliere il punto preciso in cui cercare di lanciare l’ordigno o il segnalatore (piuttosto che tenere premuto sperando di azzeccare i tempi giusti di pressione), nonché distribuire la corsa semplicemente su shift combinato con la direzione desiderata (mentre sul pad il tutto è relegato, purtroppo, allo stick sinistro).

Magagne dei controlli a parte, andiamo al sodo: Helldivers è, come avrete notato, uno sparattutto a visuale isometrica per 1-4 giocatori, in cui verremo di volta in volta catapultati in missioni su mappe generate proceduralmente con obiettivi vari stabiliti in maniera casuale. Questa scelta avviene all’interno della nostra nave spaziale, in cui potremo spostarci liberamente con i nostri compagni di avventure per gestire il nostro inventario e spendere i punti ricerca accumulati per aumentare la capacità offensiva del nostro arsenale ed altro ancora (ricordatevi di raccogliere i campioni disseminati lungo i livelli!). Oltre a ciò, il nostro personaggio accumulerà via via esperienza e, aumentando di livello, avrà accesso ad un arsenale più ricco e diversificato (oltre a un guardaroba più vario).

Una volta scelta la missione (nonché il punto esatto di atterraggio per le nostre capsule in maniera strategica), ciascun giocatore dovrà entrare fisicamente nella propria “suppostona” spaziale, avviando un conto alla rovescia che non potrà che strapparvi un sorriso compiaciuto durante le vostre prime scorribande. Subito prima di lanciare le capsule una volta e per sempre, infine, dovremo scegliere quali strumenti di mort *ehm* Democrazia portarci appresso a seconda delle missioni da compiere (nonché il punto esatto di atterraggio!). Una volta portati a termine gli obiettivi (o meno), dovremo chiamare la navetta di recupero e resistere nell’attesa agli assalti nemici. Ma quali sono queste entità immonde che rifiutano il nostro dono superiore? Helldivers annovera tre razze, suddivise in altrettanti sistemi: gli insettoni grossi e cattivi che ti aspettano sotto la sabbia (Bugs); i cyborg comunisti che mangiano i bambini (Cyborg); quei gran fricchettoni fissati con i prodotti della mela (Illuminate). Ogni sistema sarà di volta in volta imbastito con vari pianeti a difficoltà crescente, e, ciascuno di loro, potrà darci una ricompensa quale una nuova arma o Stratagemma da impiegare in battaglia una volta terminate tutte le missioni ivi previste con successo. Ciascun settore e razza, naturalmente, annovera un boss a dir poco temibile, oltre a una buona varietà e numero di nemici che interverranno a seconda della difficoltà della missione da noi scelta.

La galassia di Helldivers, tuttavia, è devastata dalla guerra e le azioni dei giocatori di tutto il mondo ne detteranno l’evoluzione. Saremo talvolta chiamati ad attaccare determinati settori (sacrificando la scelta di pianeti specifici ma ottenendo punti esperienza doppi), oppure a difendere i pianeti sotto il controllo terrestre. Ma poco fa abbiamo accennato agli Stratagemmi. Che cosa sono?

Helldivers

PIOVONO SUPPORTI

In Helldivers non si fa molta strada con le armi che ci saremmo portati dal sicuro della nostra navicella madre. Le munizioni non sono infinite, anzi: finiscono abbastanza in fretta. Sarà necessario quindi prendere il supercellulare in dotazione grosso come la nostra mano e digitare la combinazione in chiaro di frecce direzionali necessaria per creare la granata di segnalazione desiderata. Questo minigioco richiama in maniera inequivocabile le combinazioni degli incantesimi presenti in Magicka, e sarà necessario affrontarlo anche per effettuare operazioni come il ravviamento di strutture anti-aree, impianti di scavo, disinnesco di mine di terra ed altre circostanze.

Una volta ottenuto lo Stratagemma da impiegare, non dovremo fare altro che lanciarlo dove desiderato. La posizione sarà sempre importante, in quanto tutto ciò che richiameremo in questo modo sarà letale per chiunque si trovi nel punto di impatto della capsula (e dei veicoli) contenente il supporto richiesto. Persino la navetta di recupero (unica via di uscita a fine missione) farà polpette di qualunque cosa si trovi sotto la propria mole o propulsori. Naturalmente le torrette automatiche da noi richiamate non prevedono un blocco di sicurezza. Ebbene sì, avete capito bene: vi saranno situazioni in cui buttarsi a terra al momento giusto sarà letteralmente vitale, per non parlare della necessità di avviare manualmente la detonazione degli ordigni nucleari che ci renderà puntualmente protagonisti di fughe dalla grande bolla di calore mortale che di lì a poco avremo scatenato noi stessi.

Helldivers

A questo punto starete pensando probabilmente al fatto che, forse, le probabilità di morire in nome della democrazia siano un po’ troppo preponderanti. Ma niente paura! Tra gli Stratagemmi, infatti, è presente il richiamo dei compagni che, di lì a poco, torneranno puntualmente sul campo di battaglia sempre a bordo delle immancabili capsule sparate dalla nave madre a velocità supersonica. Ma state ben attenti: anch’esse sono letali se ricevute in testa (o anche sul piede sinistro, non fatevi illusioni). Sarà sempre possibile, inoltre, risollevare i nostri compagni caduti permettendoci di avvalerci del loro piombo ancora per un po’ finché la loro barra di energia non si sarà svuotata completamente (o saranno finiti fuori dalla schermata nel corso di una fuga repentina!).

Prima di passare al nostro verdetto, è doveroso segnalare come in Helldivers essere furtivi rivesta un ruolo fondamentale: la nostra compagine sarà infatti attaccata da nuove ondate non appena saremo avvistati e segnalati dagli scout di turno. La mappa digitale, consultabile in qualsiasi momento, ci permetterà di essere aggiornati in qualsiasi momento sulla posizione di chi ci starà dando la caccia.

CONCLUSIONI

Helldivers si è rivelato un titolo estremamente divertente in compagnia, dove la frenesia del momento si sposa alla perfezione con l’esigenza di fare sempre ben attenzione al nostro raggio di fuoco e a dove andremo a richiamare le capsule contenenti il supporto indicato (così come anche un supporto aereo, di artiglieria devastante o veicoli). Il fuoco amico, come da tradizione sin nel primo Magicka (così come le combinazioni di tasti da affrontare ogni tanto), apporta un sacco di sapore alle meccaniche di gioco, rendendo ogni imboscata scampata o affrontata con successo una piccola soddisfazione. Avanzare di livello, sbloccando armi e potenziamenti sia per l’arsenale che per gli Stratagemmi, in compagnia risulterà piuttosto gradevole per alcune ore.

A un certo punto, tuttavia, noterete come le missioni più impegnative risultino davvero punitive. Voi e la vostra compagnia di videogiocatori vi troverete quindi a un bivio: continuare a giocare le stesse missioni (ma senza la possibilità di sbloccare ulteriori stratagemmi o armi supplementari in questo modo), oppure tentare e ritentare i pianeti più ardui. A questo proposito, vi dobbiamo segnalare come i pianeti nevosi rendano la corsa dei nostri beniamini della libertà piuttosto difficile. Come risolvere? Con un bel DLC a pagamento naturalmente! Helldivers, purtroppo, si avvale di diversi contenuti extra ottenibili dietro pagamento di ulteriore pecunia (manco si trattasse di un Free To Play), che potrebbero allettare parecchi giocatori al fine di rendere le missioni più ostiche un po’ più digeribili. Siamo costretti anche sottolineare come ciascuno dei tre boss delle rispettive razze sia risultato una vera e propria “spugna di proiettili e esplosivi assortiti”, donando a tali scontri un sapore amaro e vagamente pay to win.

Abbiamo anche notato come, seppur Helldivers inviti e renda l’approccio furtivo fondamentale per le difficoltà maggiori, la gestione della telecamera renda il fatto di non farsi beccare dalle pattuglie talvolta frustrante. Apparentemente, infatti, la distanza di avvistamento delle unità nemiche non è coerente con il raggio massimo di visuale di quattro giocatori che condividono lo stesso schermo. Ciò causerà allarmi improvvisi da parte di unità a voi ostili che avevate giusto intravisto sul radar ma senza che fossero visibili sullo schermo.

Per queste ultime ragioni, purtroppo, non possiamo premiare appieno Helldivers, in quanto non condividiamo affatto questo accanimento verso i contenuti extra (oltre a una difficoltà talvolta sempre a nostro parere eccessiva).

 

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Redazione