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Siamo ormai nel pieno dell’evento La Spilla e le cose si fanno sempre più intense, particolari e per ora senza risposta. Questo inizio che poi darà il via al Doomsday Clock viaggia su due binari un po’ particolari, quelli dedicati alla testata Batman e quella dedicata al suo amico Flash. Dopo aver parlato di Batman 23, ci tocca andare anche su Flash 23 con il seguito delle vicende.
Flash 23
Dopo essere sfuggiti alla distruzione dell’universo del Flashpoint, i due compagni sono in procinto di tornare nella loro realtà e Bruce ha in mente le ultime parole di suo padre, quelle di abbandonare il mantello e di vivere una vita che lui non ha mai avuto. Nel frattempo grazie a un loop temporale incontrano proprio l’Anti-Flash che morì nel primo capitolo della spilla. I due quindi sono tornati indietro all’interno del varco temporale, ma chiaramente non serve molto tempo prima che egli finisca di nuovo morto. Ed è a quel punto che torna un personaggio che tutti conosciamo per essere stato il primo Flash (con la storia cambiata poi in New 52) Jay Garrick.
Anche stavolta dietro la scrittura delle sceneggiatura c’è Joshua Williamson, ma stavolta questa sembra migliorata rispetto a Flash 22, dove era un po’ fine a se stessa. Il rapporto tra i personaggi viene descritto in modo piuttosto aperto e anche Bruce, che verso la fine non fa una certa cosa, ripensando alle parole del padre Thomas è parecchio interessante. Anche i dialoghi in questo numero sono interessanti e funzionali per il proseguimento della vicenda, nonostante non riescano a brillare. I disegni invece sono firmati da Howard Porter, che regala una grande elasticità al velocista e agli altri personaggi, senza dimenticarsi dei dettagli e utilizzando uno stile un po’ più sporco rispetto a quello dei precedenti autori. Le scene della corsa sono sicuramente un classico, ma regalano comunque delle emozioni sincere.