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Sea of Thieves, il titolo del momento a tema piratesco di casa Rare, grazie ai feedback dei giocatori sta iniziando un processo di mutazione che, si spera, procederà mese per mese. Questo primo cambiamento riguarda la famosa “tassa sulla morte”, ovvero un pegno da pagare in denaro per avere la possibilità di un respawn dopo la morte.
Tale tassa, in certi punti del gioco e data la facilità di morire mentre si è in mare, è stata molto criticata dagli utenti, portando la Rare a pensare che il risultato non sia quello da loro sperato durante l’ideazione di quella tassa. L’executive producer del gioco, Joe Neate, ha confermato via twitter che la vita non avrà più un prezzo.
Fra Reddit e il Microsoft Store, Sea of Thieves è stato sommerso dalle critiche, spesso e volentieri costruttive. Prendiamo questo primo passo come la buona volontà della Rare di sostenere il gioco dandogli un supporto continuo che ne espanda il contenuto e faccia divertire i propri utenti.
Sea of Thieves è disponibile per Xbox One e Windows 10. Che ne pensate di questi ultimi aggiornamenti?
Letting everyone know we've heard the feedback and the proposed 'Death Cost' in #SeaOfThieves is, well, dead. We messed up with the messaging around this, and it's now gone. Thanks for the honest feedback & discussion on this. https://t.co/83pYg5HPbq
— Three Sheets Neate (@JoeNeate1) March 26, 2018