Lumines Remastered – Recensione

Lumines Remastered
Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

L’epoca della piccola console portatile Sony, PSP, è ormai solo un ricordo da guardare con un po’ di malinconia. Tanti erano i giochi presenti sulla console e tante le speranze che l’azienda aveva posto nel suo sviluppo. Tanti sono i giochi usciti, ma se ora qualcuno decidesse di guardare nel vano UMD della mia PSP, troverebbe senza alcun incertezza Lumines. Un titolo simile al caro buon Tetris con le musiche elettroniche che mi ha rapito tantissimi anni fa. Posso affermare con assoluta certezza, infatti, che è il mio gioco più giocato in assoluto su PSP. Spesso, quando facevo lunghissimi viaggi, portavo solo un Lumines e qualcos’altro, tanto per rompere i momenti di noia, che puntualmente non arrivavano e l’UMD rimaneva sempre all’interno della piccola console portatile. Inutile che dica quindi quanto sia felice di questo Lumines Remastered, nonostante ci siano comunque titoli simili (che adoro) come Chime Super Deluxe per Playstation 3 e Chime Sharp per Playstation 4.

Lumines Remastered
Quattro quadrati ne formano uno grande.

Matematica baby

Spiegare Lumines Remastered è un qualcosa di cosi semplice da occupare giusto un rigo, questo va detto. Si tratta di un puzzle game molto simile a Tetris, ma con una sola figura disponibile, il quadrato. Ogni quadrato è composto da quattro quadrati colorati ed è formando quattro piccoli quadrati dello stesso colore che si crea la figura chiave. Questa poi viene distrutta con il passaggio della barra melodica e vi da un punteggio. Attenzione però, perché dopo il primo quadrato, la figura può aumentare a dismisura e il limite diventa la barra melodica che vi annienterà la vostra creazione. Più grande è la creazione dello stesso colore e più alto sarà il punteggio che otterrete.

L’idea è ovviamente parecchio semplice, ma racchiude un paio di interessanti novità per il gioco di questo genere. Come in Tetris, al livello teorico in un gioco cosi non si può vincere, ma solo perdere. Certo, ora anche nei Tetris esiste il finale, ma inizialmente il gioco era pensato e fatto solo ed esclusivamente per un accrescersi del punteggio. Le strategie inizialmente saranno poche e si andrà a tentoni, ma pian piano sarà chiaro che in realtà ogni momento del gioco ha una soluzione plausibile ed è possibile creare delle strutture davvero interessanti. Certo, poi dipende dal vostro ingegno e dalla vostra velocità di ragionamento, ma riuscirete a capire come posizionare le vostre figure e sopratutto dove.

Lumines Remastered
Al livello visivo alcuni livelli stupiscono e non poco.

Minimalismo modulare

Lumines Remastered, proprio come la versione originale, possiede diverse modalità, adatte per ogni palato. Avremo la Sfida, con le sue difficoltà crescenti, che verranno sbloccate man mano che si sale di livello ed è forse la modalità più giocata in assoluto. La modalità Missioni ci richiederà un approccio che potrebbe in realtà essere più un perfetto allenamento che un gioco vero e proprio. Dovremo infatti eseguire un’eliminazione di alcuni blocchi in un determinato tempo e sopratutto con un numero limitato di mosse. Ovviamente, la modalità più difficile rimane tutt’ora quella Puzzle. In questa la missione sarà quella di costruire delle vere strutture utilizzando i nostri blocchi e calcolando che questi scompariranno se dello stesso colore. Le modalità più semplici sono sicuramente Battaglia VS CPU e la Battaglia VS 2P. Come da testo, in ognuna di questa potremo o affrontare un amico in split screen oppure affrontare il CPU cercando di batterlo con il punteggio. Ovviamente non mi sono dimenticato della modalità a tempo, che ci mette davanti a un quadra con il tempo in decrescenza.

Lumines Remastered
Uuuuuh yeah!

Hey hey DJ

Come è ovvio che sia, questo è un gioco musicale con una colonna sonora fortemente elettronica. Se però da una parte abbiamo un Chime Super Deluxe con degli artisti come Sabrepulse o Chime Sharp con Shirobon (di cui 22:22 è un ascolto obbligato insieme ai vari City Patrol e Perfect Machine), Chipzel ecc, in Lumines abbiamo una situazione diversa. Probabilmente un utente occidentale finirà per non conoscere nemmeno il buon Mondo Grosso ed Eri Nobuchika, anche perché il loro nome non viene in mostra subito e sarà facile ascoltare i brani pensando a qualche DJ sconosciuto. Da questo punto di vista funziona meglio il gioco per i dispositivi mobile, che in basso a sinistra mette sempre il nome del brano e l’artista. Però ovviamente il ritmo prende il sopravvento subito e trascina il giocatore in un mondo fatto di beat infiniti.

Al livello di Remastered, qui si vedere un lavoro buono, ma in fondo come poteva non esserlo? Il gioco mostra solo delle figure quadrate colorate e quindi la sua resa grafica anche su PSP non è cosi orrenda come si potrebbe pensare. Anche su Android, quando uscì una versione un po’ diversa di Lumines, abbiamo visto un comparto artistico d’effetto, ma praticamente immutato. Squadra che vince non si cambia? Forse. Ovviamente trattandosi di una remastered non ci sono delle modifiche nel campo artistico e alcuni livelli in particolare risultano un po’ fastidiosi se giocati su uno schermo di 40 pollici o più grande. Ciò che è cambiato dalla versione PSP è il menù principale, che prima era veramente una delle cose più brutte al livello grafico, mentre adesso si presenta in modo giocoso al giocatore. Allo stesso tempo, però, prima sembra che le modalità fossero stabilizzate un po’ meglio nel menù, con più scelte disponibili.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".