Steel Ball Run #10 – Recensione

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Eccoci con un altro imperdibile volume di Steel Ball Run ricolmo di strategie, espedienti ed un passato che si fa sempre più nitido: Uecapipo, ex soldato della guardia reale del paese di provenienza di J.Lo e, come lui, combatte con delle sfere di ferro che maneggia con grande abilità.

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L’esperienza rende perfetti

Col decimo volume abbiamo ufficialmente superato l’apice temporale di questa settima stagione e se paragonata alla sua sua prima versione, Phantom Blood, non si può non restare estasiati dai progressi e dai traguardi raggiunti dall’opera di Araki. Il lettore medio de “Le bizzarre avventure di Jojo” non fatica nel notare le differenze qualitative sviluppate e messe in pratica in Steel Ball Run: una storia estremamente ricca e definita, disegni ricolmi di espressività e profondità, delle tavole dinamiche e curate. Araki stesso ha sentito la voglia, quasi la necessità, di un reboot della sua serie che continua a travolgere sempre più lettori e da come la trama si sta dispiegando dinanzi ai nostri occhi, non si può negarne il successo.

Un’eterna lotta

A volte, leggendo Steel Ball Run tendiamo a dimenticarne le origini. Una storia alternativa a Phantom Blood seppur fedele in svariati elementi che abbiamo potuto riscontrare, con maggiore o minore facilità, nel corso delle vicende che compongono questa straordinaria corsa coast to coast all’insegna dello spirito pionieristico. Tralasciando le ovvietà, quali i nomi (del Jojo e del Dio di turno) ed un membro della famiglia Zeppeli come companion, l’elemento che traina l’intero arco narrativo rimane la componente “mistica”. Il sovrannaturale si fa sempre largo in questi stravaganti eventi, scindendosi nelle due più classiche sfaccettature: Bene e Male. Per essere arrivati fin qui, oltre la metà di Steel Ball Run, non si può evitare di dedicare qualche parola allo scontro eterno tra le forze in gioco. Questa settima serie di “Le bizzarre avventure di Jojo” sembra quasi utilizzare la reliquia di un Santo, elemento fortemente benevolo nei confronti dell’umanità, per opporsi e contrastare Phantom Blood con la sua maschera di pietra portatrice di morte e violenza tra chiunque vi entri in contatto, corrompendo e mutando inesorabilmente gli esseri umani in quelli che passeranno al mito come i figli della notte bramosi di sangue: i Vampiri.

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Redazione