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In estate ebbi la fortunata occasione di recensire il primo volume di una serie parecchio divertente e interessante con un risvolto sociale niente male. Snotgirl era quella ventata d’aria fresca nel mese più caldo d’estate e ovviamente ne ho approfittato nel modo più adeguato. Il secondo numero si è fatto attendere, ma Edizioni BD l’ha finalmente pubblicato nel mese di gennaio. La sceneggiatura è come sempre del buon Bryan Lee O’Malley, che continua a narrarci le vicende di una ragazza viziata e superficiale, ma con sempre più consapevolezza della propria condizione. Ad aggiungersi a questo ci sarà anche una parte paranormale, ma parliamone con calma.
La vita da star
Lottie Person non è la ragazza più semplice del mondo, anche se probabilmente a renderla insopportabile sono le problematiche personali. La giovane aveva conosciuto una ragazza di nome Caroline a cui si era affezionata per la mancanza di inibizioni e il totale menefreghismo verso tutti. Era insomma quella tipa risoluta che Lottie non riusciva a essere. Anche stavolta continuerà l’avventura delle amiche (ma lo sono tutte per davvero?) che durante un viaggio scopriranno parecchie cose strane. Per Lottie sarà un viaggio che la porterà a scoprirsi un po’, facendo capire il motivo per cui la chiamano “Moccie” e non solo. Come ho detto all’inizio, stavolta troveremo anche una parte paranormale con il fantasma di una ragazza morta che comparirà davanti alla protagonista. Ovviamente troveremo anche gli immancabili personaggi terziari (in questo volume), ma ricoprono un ruolo fin troppo marginale.
La caduta di una principessa
Bryan Lee O’Malley continua a calcare sulla questione delle fascion blogger e sulla loro vuotezza mascherata con tantissimo trucco. La superficialità però è un altro tratto passeggero in quanto quella che vien fuori è una ragazza spaventata e incompresa. In una società dove la bellezza vale tutto, si finisce per indossare una rigida corazza fatta di trucco e acidità. L’autore riesce a dipingere bene il suo lato caratteriale, ma purtroppo non vengono a galla quei personaggi di contorno che potrebbero avere un ruolo più importante. Sicuramente li vedremo in futuro nel modo più approfondito.
Leslie Hung alle matite ricalca sui personaggi con il suo stile stilizzato e coloratissimo. Il tratto molto spesso finisce per ricreare dei personaggi con delle sembianze simili a quelli provenienti dall’universo nipponico. Proprio questa parte finisce per creare tutte le differenze tra i personaggi sullo schermo. Insomma, Gossip Girl continua la sua messa in onda sulle pagine di un fumetto, con dei personaggi diversi, ma sempre con i pettegolezzi in primo piano.
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