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Ci siamo!! Con qualche settimana di ritardo arriva da parte mia la recensione della nuova IP di Bend Studio, Days Gone uscita su PlayStation 4. E’ strano per me scrivere questa recensione poiché si tratta del team che mi ha fatto crescere negli anni a livello videoludico. Questo perché Bend Studio (ai tempi Eidetic) sviluppò la serie Syphon Filter dove, all’età di dodici / tredici anni mi buttavo con un paracadute tra le montagne rocciose sul primo livello di Syphon Filter 2, ricordate? Come Syphon Filter ci sono stati altri titoli che hanno fatto la storia della prima PlayStation, intanto facciamo un po’ di storia del team dell’Oregon.
Prima di chiamarsi Bend Studio il team era identificato con il nome Eidetic (i titoli venivano pubblicati da 989 Studios) ricordati principalmente per le fantastiche avventure di Gabe Logan e Lian Xing, sto parlando della serie Syphon Filter. La serie ha avuto alti e bassi, iniziata sulla prima indimenticabile PlayStation per poi finire con l’ultimo capitolo uscito nel 2007 su PlayStation Portable. Negli anni c’è stata qualche pausa del team, che nel frattempo fecero un capitolo su Resistance sempre su PlayStation Portable. Successivamente, si misero al lavoro su Uncharted: Golden Abyss il capitolo che ha riscosso molto successo su PlayStation Vita.
Sembra così ma in queste poche righe sono passati veramente tanti anni; certo il che il tempo vola!
Il team Bend Studio torna in grande stile e pubblica il 26 aprile la sua nuova IP Days Gone! Mi è piaciuto? Scoprilo in questa recensione! Buona lettura!
Credo di essere uno dei pochi ad aver aspettato Days Gone solo perché, dentro di me ho ancora i ricordi della mia serie preferita, Syphon Filter. Quando lo annunciarono all’E3 del 2015 rimasi da una parte contento ma dall’altra deluso. Il motivo? Beh negli anni ho sempre sperato che il team tornasse a lavoro su un nuovo capitolo di Syphon Filter soprattutto per come finisce Logan’s Shadow, aspettavo magari anche un remake o perche no un reboot, ma così non è stato. Sono però contento che il team sia ancora operativo perché significa che è tornato a lavorare su un nuovo gioco decisamente diverso e fuori dall’ordinario rispetto ai lavori precedenti.
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Tra le strade dell’Oregon
E’ un bel connubio aver ambientato il titolo nell’Oregon poiché la stessa Bend Studio proviene tra le ricche montagne e strade con paesaggi davvero incredibili.
Days Gone è un action adventure ambientato in un mondo post apocalittico; sa di già visto? Si, ma non per questo è un gioco minore anzi, porta tantissime novità e una trama davvero interessante che si sviluppa passo per passo per la sua main principale della durata di ben quaranta ore. Di più se si vuole fare missioni secondarie e vari extra. Il mondo di Days Gone è composto dai Ripugnanti, Furiosi e tanti altri nemici. Siccome non bastava l’apocalisse a peggiorare la situazione arrivano anche i Ripugnanti, pazzi criminali che, facendo parte di un culto uccidono chiunque incontrano per strada. Li potete riconoscere dai visi sfregiati col coltello. I Furiosi invece fanno parte di un epidemia che ha decimato la popolazione, senza inciampare in qualche spoiler vi dico solo che durante il corso della narrazione verrà raccontato come è avvenuto.
Il punto focale è sicuramente la moto, girovagare per le strade dell’Oregon è veramente bello ma altrettanto pericoloso. Bisogna anzitutto badare alla moto, come? Semplice, bisogna trovare in giro per la mappa taniche di benzina per non far svuotare il serbatoglio, inoltre, bisogna trattare con cura la moto senza fargli prendere colpi o andarci a sbattere contro qualche albero, muro o quant’altro perche questa viene danneggiata. C’è quindi la possibilità di poterla riparare con i pezzi di rottame o, andando nei campi. I campi sono i cosiddetti rifugi che Deacon sblocca proseguendo con la storia principale e quindi, andiamo a conoscere nuovi personaggi. Sono una sorta di hub centrale dove possiamo riscattare le varie taglie, comprare munizioni dall’armaiolo e andare dal meccanico per potenziare la nostra moto. Ed è proprio dal meccanico che abbiamo la possibilità di personalizzare la nostra moto a nostro piacimento, tra livree, cerchi, ruote, borse per le munizioni, N20 c’è veramente tanta varietà per far diventare la nostra moto un vero bolide!
Essendo un mix tra un survival e un action adventure c’è veramente tanto da raccogliere soprattutto per la sopravvivenza sia di Deacon che della moto. Per trovare i pezzi di rottame, munizioni, armi e quant’altro bisogna andare ad aprire col nostro coltello le varie auto. Se si tratta di auto della polizia potete trovare le munizioni, mentre nel cofano anteriore potete trovare i pezzi di rottame che servono per aggiustare la moto in autonomia oppure, usare i pezzi per le armi come silenziatore. Ma non solo si possono usare anche per riparare le armi da mischia, chiaramente per fare ciò bisogna sbloccare l’abilità apposita.
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Come possiamo notare la moto è un fatto molto rivelante per il gioco, oltre alla main principale troviamo tantissime missioni secondarie alcune davvero interessanti. Ci sono le missioni della NERO che sono missioni che fanno da intermezzo per la missione principale, in poche parole spiegano cosa è accaduto. Sono dei centri dove possiamo accedervi solo accedendo il generatore, una volta entrati troviamo un file audio che, come dicevo prima racconta le misfatte della Nero e un iniettore. L’iniettore che troviamo serve da siringa di potenziamento, possiamo scegliere tre tipi di potenziamento: Energia, Vigore e Concentrazione. Sparsi per la mappa ci sono tanti centri Nero da trovare, sono sopratutto utili perché potenziano il nostro personaggio Deacon. Ci sono poi le orde, qui ragazzi ci sarà da divertirsi e da avere paura allo stesso tempo perché, se non siamo ben equipaggiati ci faranno fuori all’istante. E’ incredibile come il team sia riuscito a implementare orde di cinquecento furiosi.
Il lato tecnico di Days Gone
Il titolo l’ho giocato sulla mia PlayStation 4 Standard quindi il primo modello della console. Avendo avuto la possibilità di giocarlo dopo tre settimane dal lancio ho provveduto a installare l’ultima patch attualmente disponibile ossia la 1.07. Il team Bend Studio fin dall’uscita del gioco si è resa operativa per sistemare evidenti problemi; infatti il titolo purtroppo soffre di svariati problemi tecnici come: bug, glich grafici e cali di frame. E’ risaputo che ogni open world con una vasta mappa presenta varie problematiche, personalmente quello ho notato di più giocandolo in queste settimane è sicuramente il calo dei frame. Quando iniziamo a girare con la moto di Deacon per le strade dell’Oregon si notano dei micro scatti, derivato molto probabilmente dal caricamento della mappa, in ogni caso non mi è mai capito di attendere il caricamento delle texture.
Posso affermare che comunque Bend Studio ha fatto un bel lavoro, insomma stiamo parlando di una software house che ha sempre dedicato i suoi lavori ai titoli lineari a livelli, vedi Syphon Filter. E’ stato davvero un grande passo puntarsi su un titolo free roaming anche perche, diciamocela tutta vuoi o non vuoi è la generazioni degli open world. Al di la dei problemi tecnici che si possono trovare in un qualsiasi gioco con sviluppatori che hanno piu esperienza Days Gone offre panorami da mozzare il fiato, veramente incredibili con un dettaglio delle texture incredibili. Alberi, piante, macchine, asfalto il tutto realizzato con i minimi particolari, anche il solo muoversi delle piante col vento è veramente soddisfacente. Lo stesso protagonista è realizzato bene infatti Deacon St. John è impersonato dall’attore Sam Witwer conosciuto principalmente per il suo ruolo nella serie televisiva americana Smallville e piu recentemente Supergirl. Caso contrario si può dire dei comprimari, qui purtroppo le espressioni facciali non sono ispirate o comunque con un dettaglio soddisfacente rispetto alle altre produzioni Sony. Nota estremamente positiva è il meteo in tempo reale, davvero incredibile! Non ho mai visto in un videogioco la neve che si poggia sul terreno. Pioggia, neve, nevischio il tutto accade in una maniera incredibilmente realistica, tanto di capello davvero.