Harley Quinn. Gotham Arrivo! di Mariko Tamaki e Steve Pugh – Recensione

Harley Quinn. Gotham Arrivo!
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Come sicuramente saprete tutti, i diritti della casa editrice DC Comics hanno subito dei cambiamenti negli ultimi mesi, passando da RW Lion a Panini Comics. In tutto questo, però, Editrice Il Castoro ha preso il possesso dei diritti dei graphic novel young adult targati DC e ha iniziato il suo percorso con un volume perfetto, Harley Quinn. Gotham Arrivo! Con Mariko Tamaki ai testi e Steve Pugh alle matite. La storia è come tanti graphic novel young adult DC una visione sul passato del personaggio, ma ovviamente il consiglio è quello di leggere la storia senza guardare troppo il canone classico. Perché rimarreste delusi dalle mille incongruenze.

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Il primo graphic novel ha per protagonista la giovane Harleen Quinzel, e si va a ripercorrere quel periodo in cui la ragazza un molto attiva è entrata in contatto con una nuova scuola, degli amici (alcuni divenuti famosi) e con la sua concezione delle persone. Arrivando a Gotham, la ragazza va a vivere nell’appartamento di sua nonna morta e in compagnia di tante persone LGBTQ e Harleen finisce per affezionarsi a ognuna di queste. A scuola invece conosce la giovane Ivy, un’afro americana intenta a lottare per i diritti delle donne e amante delle piante (ovviamente).

Oltre alle persone buone e affettuose, Harleen inizia a conoscere anche il mondo più schifoso e crudele delle persone senza scrupoli. Ricchi presuntuosi che pensano di avere il mondo ai loro piedi, intenti a distruggere il mondo tranquillo della giovane per costruire, rimodernizzare e migliorare lo stile di vita degli altri ricchi. Anche a scuola in realtà le cose non vanno diversamente ed è il nome della persona a precedere le sue azioni.

Mariko Tamaki con Harley Quinn! Gotham Arrivo mette in scena un graphic novel che parla dei diritti delle donne, dei LGBTQ e di tutte le minoranze. La cosa interessante è che in realtà lo fa cosi bene da superare molti libri specialistici e questo grazie alla semplicità e alla visione dei fatti più fanciullesca e alla fine arriva una certa conoscenza di chi sono le persone in realtà. Harleen (o Harley) è comunque una ragazza pronta a fare a botte e a difendere i propri diritti a colpi di mazza da baseball. Sarà proprio questo suo desiderio di caos a farle incontrare un personaggio altrettanto particolare e strano e che tutti conosciamo. Ovviamente, trattandosi un fumetto fuori continuity, non pensate mai a questi come quei personaggi che vediamo all’interno della serie madre dedicata a Batman. I dialoghi scritti da Mariko funzionano quasi sempre, intoppandosi solo in alcune spiegazioni, ma nella quasi totalità dei casi la qualità è alta.

A coadiuvare i testi ci pensano le matite di Steve Pugh, che colpiscono fin dalla prima grande vignetta. Il tratto verte verso il realismo, ma senza sfociare in quello fin troppo pesante che ostentano alcuni in modo fin troppo pressante. I personaggi hanno una grande varietà di espressioni facciali e bastano quelle da sole a farci capire il loro pensiero. Manca forse la dinamicità in alcune scene, ma si tratta di una scelta stilistica ben precisa. I dettagli la fanno sempre da padrona, riempendo le vignette in modo da ricreare le scene della vita di una ragazza giovanissima, ma spontanea e vivace.

Quello che manca in quest’edizione di Editrice Il Castoro è una pagina con i vari sketch e anche un breve editoriale. Un evento come l’acquisizione della parte dedicata ai giovani lettori DC meritava un paio di pagine come fanno alcuni editori con i loro titoli, mentre altri no. C’è tempo per i miglioramenti e continuo a dire che come partenza, questa è stata perfetta.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".