As Dusk Falls – Recensione versione Playstation 5

As Dusk Falls
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I giochi prettamente narrativi sono tanti in circolazione, ma il loro numero sta lentamente diminuendo a favore degli altri generi che possono rendere di più al livello monetario. Quindi quando sul mercato compare un prodotto come As Dusk Falls, l’attenzione sale ai massimi livelli per riuscire a comprendere meglio l’opera in questione. Dopo la sua uscita su Xbox e PC, il titolo sviluppato da Interior Night è finalmente approdato anche su Playstation 5 e dopo una lunga giocata eccomi per parlarvene con il cuore in mano.

Perché sì, questo gioco si è preso una parte del mio cuore.

As Dusk Falls

As Dusk Falls è una storia di conflitto, tragedia e redenzione che si svolge su due generazioni. Nel 1998, nel deserto dell’Arizona, due famiglie si scontrano in una tragedia durante una tentata rapina in un motel isolato. Le conseguenze di questo evento si estendono fino al 2012, quando emergono segreti sepolti, conflitti irrisolti e relazioni complesse tra i membri delle due famiglie.

La sceneggiatura di questa storia vanta un’incredibile qualità di scrittura. Una qualità che non vedevo da tanto tempo e andando avanti il giocatore finirà per cambiare più volte la propria opinione riguardo la famiglia Holt. Questa è in fin dei conti una storia in cui i cattivi lo sono per una sfortunata serie di eventi e questo sarà chiaro in breve tempo. Il dramma dei personaggi è descritto con forza, con violenza, ma anche con estrema delicatezza.

As Dusk Falls non è un vero e proprio punta e clicca e non è nemmeno un’avventura interattiva nel senso più moderno del termine. Il termine che gli si addice di più è forse quello della controparte videoludica di un librogame e anche di un fotoromanzo. Potremmo definire questo gioco come un moviegame in fin dei conti.

Il gioco propone un gameplay tanto semplice quanto efficace. Tutta la parte è riassumibile come un lunghissimo filmato con alcune parti più interattive che si riducono a delle piccole fessure. Non fraintendetemi però, perché si tratta di un gioco magnifico ed è un modo interessante di raccontarci una storia avvincente. Oserei dire che sarebbe il massimo avere un titolo simile al mese. In fondo si tratta di una storia che viaggia tra il cinema, le serie tv e il fotoromanzo, ma con un fondo sottile di gmeplay. Durante i filmati ci verrà chiesto di premere in tempo determinati tasti e questo farà compiere ai personaggi delle determinate azioni. Questo finirà per creare dei bivi narrativi. Altre e soprattutto principali diramazioni si creeranno proprio durante le varie scelte che compiremo durante i dialoghi.

Su Playstation 5 i giocatori hanno tre modi per giocare As Dusk Falls. Il primo è quello più intuitivo, utilizzando i due stick, il secondo metodo invece permette di utilizzare il trackpad del pad Playstation come se fosse un mouse del computer. Questa scelta è assolutamente ottimale se volete un po’ di velocità nello spostamento del cursore.

L’ultima scelta infine vi permette di utilizzare l’App dedicata per i device mobile. Altra ottima scelta sotto parecchi punti di vista e adatta anche a chi non è molto ferrato con i videogiochi.

Al livello grafico As Dusk Falls è un piccolo capolavoro. Il semplicissimo motore Unity, unito a delle riprese vere e proprie degli attori rende l’esperienza simile al cinema, ma senza esagerazioni. Gli attori scelti sono perfetti con i loro personaggi e alla fine della fiera è impossibile non amare quest’opera così com’è. Quest’unione tra i volti un po’ stilizzati e contornati dal Cel Shading e dall’altra parte dalla semplice grafica del gioco risulta essere un binomio perfetto.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".