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Alcuni classici sono intramontabili, altri andrebbero lasciati là dove erano, nel cassetto dei ricordi. Altri titoli ancora, però, si trovano in bilico tra i due mondi. Questo è forse il caso di Asterix & Obelix XXL: Romastered, una versione rivista del vecchio classico che in molti portiamo nel cuore. Se da una parte, infatti, vedere il gioco rimodellato e rivestito fa molto piacere, dall’altra, è facile perderne l’essenza, già molto fragile ai tempi. Bisogna dire però che questa versione rimasterizzata è riuscita a convincermi senza molti problemi, e d’improvviso mi son trovato catapultato nel passato, il mio. Partiamo quindi con una breve recensione di un titolo adatto un po’ a tutti.
Il gioco ha ovviamente la stessa identica trama di quanto visto anni fa. Asterix scopre che un’incursione romana ha creato un gran scompiglio. Tutti gli abitanti del villaggio sono stati rapiti e ovviamente toccherà al nostro gallico preferito risolvere tutta la situazione. Asterix verrà come sempre accompagnato dal suo fidatissimo amico Obelix, pronto a spaccare qualche testa in qualsiasi momento.
Per far tornare tutti gli abitanti e sconfiggere i malvagi romani i due dovranno faticare non poco per capire come raggiungere le navi salpate e come portare indietro tutte le persone. Le fatiche si sposteranno poi in altri luoghi con un’ambientazione differente e con dei nuovi compiti e sottotrame.
Cosa è possibile dire di un gioco come Asterix & Obelix XXL: Romastered se non che nella sua semplicità trova la sua bellezza. La trama raccontata in modo orizzontale, senza grosse sorprese alla fine è quel che un appassionato si aspetta e che in verità potrebbe piacere anche a un neofita.
Asterix & Obelix XXL: Romastered riprende in modo esatto quel frenetico gameplay action del titolo originale. L’action in terza persona abbastanza semplice da capire in un minuto, ma difficile da padroneggiare. Sia Asterix che Obelix hanno delle abilità uniche, che rendono uno o l’altro utili in determinati momenti del gioco. Questo rende ovviamente tutto molto più movimentato e interessante ai fini del gameplay, che si presenta comunque come frenetico, caciarone e tremendamente basilare.
Oltre alle fasi action, ovviamente sono presenti anche quelle platform, che bisogna dire non funzionano sempre. Delle volte saltare e sgarrare di un millimetro sarà la vostra rovina e provare e riprovare passaggi banali sarà una triste necessità. Ovviamente si tratta di secondi in più di gioco, niente di cosi grave, ma ovviamente dimostra quanto siamo abituati ad altra qualità oggi.
Come ogni remake o remaster, anche questo gioco ha una veste grafica migliorata e abbellita per i giocatori moderni. Si percepisce comunque la spigolosità di un passato in cui la definizione serviva solamente al protagonista della storia. Gli ambienti hanno subito un restyling grafico abbastanza evidente, ma soprattutto i colori sono stati ravvivati. Ci basta premere un tasto per tornare al vecchio stile e capire di cosa sto parlando. Colori vividi e accesi hanno preso posto a quelli spenti che prima dominavano la scena in tutta la loro tristezza.
Alcuni personaggi sembrano però meno definiti di prima, ma è una sensazione iniziale. In verità è facile rendersi conto che in realtà è tutto al contrario. Ogni personaggio ha nuovi dettagli, un doppiaggio migliorato e in linea generale si sposta meglio con l’idea del fumetto.