Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
Abbiamo lasciato il Cavaliere Oscuro in mezzo a un attacco d’ira che lo aveva portato alla ricerca della Bestia fino alla fredda Russia. L’attacco a Nightwing è stato un brutto colpo anche se ovviamente sappiamo che il giovane sopravviverà grazie anche alla sua serie omonima. Però indubbiamente un attacco cosi ha una pressione su Bruce, che si sente toccato nel profondo visto che si tratta pur sempre di un suo figlio. Batman 57 ci mostra invece quello che è un piccolo punto di rottura nel Cavaliere.
La lotta tra bestie
Batman raggiunge la casa di Anatoly, che ha da poco ucciso il proprio padre, l’ultimo membro della propria famiglia. Senza mezzi termini e senza troppe spiegazioni arrivano le mazzate tra i due, senza esclusioni di colpi, senza la voglia di dissuadere o di fare qualsiasi cosa di ragionevole. Allo stesso tempo vediamo delle scene di flashback in cui un padre narra a un bambino una favola e questo accomunerà sia il Cavaliere che la Bestia in un certo senso. Si tratta di un albo in cui Batman non vuole delle informazioni. Non desidera scoprire il mandante di questo attacco a Grayson. Batman vuole solo spezzare il proprio nemico lasciandolo agonizzante in una pozza di sangue. Questo perché la famiglia è importante e ovviamente perché dopo tutti gli anni i nervi sono a fior di pelle.
Un nuovo Batman
Il caro buon Tom King continua la sua magistrale conduzione sul Cavaliere Oscuro, scoprendolo in primis come uomo e poi come eroe. I dialoghi in quest’albo sono ridotti all’osso, ma è tantissima la narrazione che si interseca tra l’azione e il passato. Questo intersecarsi è tra l’altro parecchio interessante per diversi motivi e mette in mostra alcune somiglianze tra Anatoly e Bruce. Due uomini cresciuti in modo diverso, ma con delle similitudini. Dall’altro canto abbiamo però Tony S. Daniel che continua a usare la stessa tecnica del precedente numero e che in fondo ci mostra delle scene che senza i dialoghi parlano da sole grazie all’azione e alle espressioni facciali dei personaggi. Questo punto risulta essere molto importante per la storia e la sua struttura.
[amazon_link asins=’8893514915,8833040712,8893514923,8893516608,8893518201,8893515512′ template=’ProductCarousel’ store=’havocpoint-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fdd904d9-dcf0-11e8-b433-5f49a770af17′]