Batman: Arkham Knight – Recensione

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Le fredde luci della luna illuminavano a malapena i stretti vicoli della città, ma erano pur sempre meglio dei lampioni, che sembravano non esistere nonostante fossero accesi. La puzza della spazzatura e dell’abbandono sembravano essere l’unico odore che regnava tra le deserte vie. Ogni tanto una sirena suona in lontananza, ma il silenzio arrivava subito dopo, seguito da delle urla. La città era avvolta nel caos e i regnanti padroneggiano le strade e ne estirpano ogni tesoro. Io intanto sono qui, in questo vicolo di merda a congelarmi tutto in attesa del segnale del Pinguino.”

I fumetti sono ormai da tempo un mezzo per passare a altri media come il cinema e chiaramente il videogioco e tra gli eroi più amati e più riusciti degli ultimi anni spicca il cavaliere oscuro. Batman è riuscito a conquistarsi un pubblico immenso grazie ai film di Christopher Nolan e a prendersi molti nuovi fan, che prima non conoscevano bene il fumetto e che magari non l’avrebbero mai letto. Con la serie Arkham Batman la notorietà di Batman è cresciuta ulteriormente grazie alla maestria di Rocksteady, che ha saputo dare una giusta dignità al cavaliere oscuro. Di capitolo in capitolo il tenebroso protagonista assumeva sempre più un’immagine da antieroe, che si contornava di stanchezza e la depressione aleggiava su di lui con sempre una maggior intensità. Non parliamo ancora di un Batman alla Miller, che era stanco di qualsiasi cosa, ma piuttosto parliamo di quel gradino che viene prima del totale abbandono. Dopo Arkham Origins il calore verso il gioco è un po’ sceso, ma l’annuncio di Batman: Arkham Knight per Playstation 4, Xbox One e PC ha fatto accendere la miccia nel cuore dei fan. Un nuovo capitolo, ambientato a Gotham esplorabile non solo con il classico volo, ma anche con la Batmobile. Dopo aver provato a fondo l’ultima grande avventura di Bruce Wayne siamo qui per raccontarvi il nostro resoconto con tutti i suoi pro e contro.

Gotham sotto assedio!

Fiamme… Stasera… tutti conosceranno l’importanza del fuoco, livellatore e purificatore. Troppo a lungo sono rimasto nascosto e troppo a lungo il buio ha dominato durante la notte. L’odore della benzina, idilliaco e rilassante, mi penetra attraverso le narici e mi sale fino al cervello. Quell’odore… meglio di qualsiasi droga!!! Gothaaaam, preparati a bruciare!!!”

Dopo gli eventi di Batman Arkham City Gotham è tornata una città piuttosto pacifica e la morte di Joker ha creato una certa stabilità. La calma è però solo un’apparenza che ben presto finisce per svanire con un grosso botto. La città, protetta dal cavaliere oscuro, cade infatti nelle mani di uno dei villain più famosi, Lo Spaventapasseri. Grazie a una nuova tossina la città è stata messa in subbuglio e successivamente evacuata in una maniera frettolosa. Gli unici rimasti tra le vie deserte sono i poliziotti, iBatman: Arkham Knight villain con i propri scagnozzi e chiaramente, Batman. Oltre al cavaliere di Gotham ci sono anche Nightwing, Robin e Catwoman, che combatteranno il male al nostro fianco. Tra gli alleati avremo anche uno dei nemici più terribili e affascinanti, Poison Ivy. Anche Lo Spaventapasseri avrà dalla sua un piccolo esercito di scagnozzi e soprattutto di altri villain, che vorranno padroneggiare sulla città, ormai caduta. A completare questo roster ci penserà un personaggio creato appositamente per il gioco, Il Cavaliere di Arkham. Un misterioso combattente che veste con una tuta militare protetta e un elmetto high tech che ne protegge l’identità.

Dopo poco ci si rende conto che è proprio il cavaliere di Arkham ad essere la nemesi di Batman questa volta e che alla fine questo rivale conosce il protagonista fin troppo bene. Si tratta di un nemico spietato e pronto a tutto pur di sconfiggere Batman. Questi appare ormai più stanco, più vecchio e più impaziente di trovare e sconfiggere il nemico. Merita anche la ricerca di Barbara Gordon, ex Batgirl, rapita dal cavaliere di Arkham. Essendo lei figlia dell’amico Jim Gordon, che la credeva fuori Gotham la responsabilità ricadeva direttamente su Bruce. E nel corso tutto il gioco una figura molto oscura e macabra ci accompagnerà in ogni nostra quest, creando tensione e subbuglio nella mente di un Batman ormai contagiato dalla tossina e i cui valori sono messi in forte dubbio. Tantissimi sono i riferimenti che i fan potranno trovare in questo gioco e tra tutti vi citiamo The Killing Joke, La Spada di Azrael e Lungo Halloween.

Tanti scenari, che si uniscono insieme e creano un panorama vastissimo di narrazione. E’ come guardare una ragnatela in cui tutti i pezzi sono messi non solo al posto giusto, ma creano una figura simmetrica, perfetta per essere la tana di un ragno. I dialoghi sono sempre maturi e scritti con maestria e grandi capacità e la sensazione è quella di vivere in una città vera, piena di persone vere. A differenza del capitolo City, Batman: Arkham Knight presenta i PNG dotati di un ampio vocabolario e capiterà spesso di ascoltare alcune delle loro conversazione, e ogni tanto ci sarà qualcosa di davvero interessante, soprattutto per un fan.

La libertà a Gotham

Un’ombra apparve improvvisamente sopra di me, maestosa e terrificante. La sagoma delle grosse ali da pipistrello sfrecciò velocemente su un palazzo adiacente a dove mi trovavo. Era come un incubo che si materializzava in una forma fisica. Il gelo mi percosse attraverso tutto il corpo e un leggero fremito mi fece sobbalzare. Riuscì a percorrere due isolati, sperando di non incontrare il cavaliere, ma egli mi si parò davanti facendomi salire il cuore in gola. Non ricordo niente più, so solo di essermi risvegliato in questa cella. Non vedo l’ora di uscire e spaccare le ossa a quei poliziotti.”

Roksteady non ha voluto migliorare solo l’esperienza vissuta in Arkham City, ma ha cercato di ricreare il tetro e cupo mondo in cui muoverci. Come abbiamo detto prima, si tratta di un mondo pulsante e vivo in cui ogni villain e personaggio si muove secondo le proprie inclinazioni. Troveremo un Due Facce intento a rapinare le banche ad esempio e fermarlo sarà una nostra premura. L’enigmista cercherà sempre di metterci i bastoni tra le ruote, a modo suo e cosi per ogni cattivo. Oltre a quelli convenzionali, che conoscono un po’ tutti, ci saranno anche alcuni villain messi appositamente per i fan dell’uomo pipistrello descritto nel fumetto. Una bella scorpacciata di nemici che faranno parte delle missioni secondarie. Batman: Arkham Knight presenta una gamma davvero vasta di missioni secondarie e queste daranno del filo da torcere a tutti. Non per la loro difficoltà, ma per l’appunto per la vastità.

La città sarà esplorabile in tutta la sua lunghezza e larghezza a piedi o con l’auto, la Batmobile, la tanto sognata e agognata. Spostarsi sorvolando la città dall’alto è il medesimo modo che abbiamo già usato nei Batman: Arkham Knightcapitoli precedenti. Saltando da un altura con il tasto X pigiato inizieremo a planare e premendo R1 ci aggrapperemo con il rampino a una sporgenza. Premendo successivamente due volte il tasto X creeremo un enorme slancio che ci permetterà di salire di quota. Con la Batmobile invece ogni concezione delle distanze cambia e anche il gameplay. Saliti sul veicolo avremo due modalità attivabili; quella per correre e quella per combattere. Premendo il tasto L2 la nostra Batmobile diventerà immediatamente un vero e proprio carro armato, un quadrupede sulle ruote con tanto di due cannoni e un lanciamissili verticale. L’auto in questo capitolo sarà come un jack con il quale gli sviluppatori hanno donato una vera toccata di freschezza al titolo. Una nota a margine va spesa per l’estetica del veicolo. Nonostante essa presenta chiaramente un armatura moderna, ispirata in parte dai film di Nolan, tutta l’estetica generale del veicolo è però ripresa dal design classico della Batmobile. La guida è davvero piacevole e nonostante non sia un gioco di auto si percepisce tutta la potenza del veicolo e del motore. Anche durante le guide a tempo sarà un vero piacere guidare l’auto verso il traguardo.

Avremo quindi due modi distinti e separati per muoverci attraverso le vie di Gotham ed entrambe le modalità di spostamento presenteranno pregi e difetti. Se con il veicolo sarà più facile imbattersi in un gruppo di nemici e il viaggio sarà molto più lento, planando ci ritroveremo a volte nelle prossimità dei palazzi e luoghi dotati di camere, droni e soldati. Un bel casino per il temerario uomo pipistrello.

Freeflow evolution

Chino sull’asfalto, ansimante e dolorante, l’uomo rigurgitò una grande quantità di sangue, che si riversò in modo uniforme, colorando la via est nei pressi del municipio. Le mani gli tremavano come in preda alle convulsioni e dagli occhi iniziarono a uscire le lacrime. Passo dopo passo egli cercava di andare via, ma a ogni metro percorso riceveva un calcio nello stomaco o nei reni da due predoni, che lo guardavano in modo divertito sorseggiando una birra.

– Vi prego, siamo dalla stessa parte! – supplicò l’uomo cercando di voltare il capo, ma un altro calcio ci fece cambiare idea

– Non abbiamo una parte in comune. Tu hai tradito la fiducia del capo e noi stiamo eseguendo le sue volontà. – rispose il più alto dei due. Vestito con degli stracci teneva un pugnale in una mano e la bottiglia nell’altra

– Ho moglie e figli… vi prego…

– Ci penseremo noi a loro, non preoccuparti. Ora chiudi gli occhi, farà meno male. – disse con tono ormai indifferente l’uomo avvicinandosi in modo deciso. Per un istante il cielo divenne nero e nel secondo successivo una figura si scagliò come un fulmine sul bandito, stordendolo e mandandolo a dormire.”

Ciò che ha sempre caratterizzato la serie Arkham era ed è un gameplay solidissimo, unito ad uno stile di combattimento semplice, funzionale e profondo. Freeflow Combat system ha modificato la nostra concezione del modo di combattere in un videgioco e con Batman: Arkham Knight gli sviluppatori hanno tentato di migliorare ulteriormente l’esperienza utente. Il combattimento ora è molto più fluido e veloce e diventa quasi frenetico con la presenza di una decina di nemici sullo schermo. Tutto ciò non mina però la validità del combat system, ma anzi, ne aumentano la credibilità. Qui si aggiungono delle nuove mosse e modalità, come ad esempio il KO Terrore. Con questo particolare KO potremo letteralmente fiondarci su un nemico per poi passare a quello successivo e sconfiggere anche 4 nemici in una sola mossa. Per ricaricare il KO Terrore ne dovremo eseguire uno silenzioso, ma non sarà facile. I nemici saranno meno prevedibili e gli ordini dettati dai cari villain ci obbligheranno a usare sempre la testa in quanto ad un certo punto i scagnozzi inizieranno a stanarci nel modo più assoluto con delle bombe infuocate nelle grate o con delle mine sui punti di vantaggio. Sarà quindi necessario agire con velocità e prudenza, calcolando la mossa successiva. Durante le scazzottate dovremo altresì cercare di usare ogni gadget messo a nostra disposizione per sconfiggere il gruppo che ci si para davanti perché i colpi delle armi fanno un gran male a qualsiasi difficoltà.

Altra grande novità di questo Batman: Arkham Knght sta nei nuovi gadget che ci permetteranno di pianificare al meglio le nostre mosse. Grazie a un modulatore vocale potremo controllare i nemici e dargli degli ordini in modo da allontanarli dal gruppo. Potremo anche chiudere e aprire delle porte o azionare dei meccanismi meccanici in remoto per distrarre gli altri. E con grande botto si presenta in questo capitolo il combattimento in coppia. Come abbiamo detto prima infatti, nel gioco saranno presenti anche Catwoman, Robin e Nightwing e potremo usarli durante i combattimenti, in cui sarà presente anche Batman. Coreografici e spettacolari, queste battaglie saranno una vera gioia per gli occhi. In certi frangenti premendo il tasto L1 partirà un KO da combo e vi assicuriamo che è sempre uno spettacolo assistere a questo tipo di mosse.

La decadenza gotica

Gotham è un città davvero particolare e nasconde delle architetture che puntano verso l’alto, come per toccare il cielo, o per dare un punto di vantaggio al nostro cavaliere. Qualsiasi sia la motivazione di questa scelta stilistica, lo stile gotico padroneggia le architetture che si frastagliano in modo disordinato. Attraversato il Mercy Bridge invece ci tuffiamo direttamente nello stile retrò degli anni 50-60-70 con tanti di veicoli d’epoca. Un posto ormai prossimo a scomparire, come era previsto da molti nemici di Batman infondo. La luna illuminerà gli scorci del panorama notturno della città e ci permetterà di osservare ogni cosa con un occhio un po’ più triste. Unreal Ungine 3 ci mostra un mondo quasi perfetto, in cui i poligoni si incastrano in modo naturale uno all’altro per formare delle figure realistiche e dando quasi l’impressione di guardare la tech demo Samaritan con Unreal 4, presentata qualche anno fa. Batman ha assunto una forma più umana e durante le sue conversazioni possiamo notare chiaramente le sue espressioni, che gli donano più umanità rispetto ai capitoli precedenti. A tratti stando tra i vicoli di Gotham sembra quasi di sentire gli odori che emanano e che ci ricordano della situazione del mondo in cui ci troviamo (virtualmente parlando).

I scagnozzi dei villain come nei precedenti titoli sono tutti simili uno all’altro, ma l’aggiunta di alcune classi ne aumenta la quantità e in fondo è proprio grazie al loro aspetto che possiamo riconoscerli e sapere quale abbattere per primo. I modelli poligonali in generale godono di un ottima caratterizzazione, frutto di chi il fumetto l’ha letto più di una volta e più di una saga.

Ovviamente se ci avviciniamo tanto alle strutture possiamo accorgerci delle varie sbavature delle texture, ma non sono né fastidiose né presenti in numero esagerato. Le animazioni dei personaggi sono davvero il top e non potevamo aspettarci di meglio, almeno per quanto concerne quelli dei personaggi importanti. Perché è facile accorgersi che le movenze degli scagnozzi sono un tantino rozzi e andrebbero sviluppate al meglio. Il difetto che potrebbe far storcere il naso a qualcuno è poi la presenza di PNG quasi invisibili. Se ad esempio proviamo a dare un pugno a un poliziotto o un amico l’animazione sarà completa, scivolando letteralmente sull’amico, che rimarrà inerme nella sua posizione. Si tratta chiaramente di un difetto da poco.

Al livello musicale ci troviamo dinanzi a un opera maestosa e complessa che riprende i suoni e le note di Arkham City (che ricordano di loro la composizione di Hans Zimmer per la saga di Nolan) e ci fanno immergere completamente in questo mondo fatiscente e pronto a morire.

COMMENTO:

Batman: Arkham Knight è la giusta e degna conclusione di una saga incredibile. Si sente tutta la maturità di un eroe ormai pronto per andare in pensione e che sente la pressione dei suoi rivali su di se. Una trama avvincente che intrattiene dall’inizio alla fine, con tanti colpi di scena. Il sistema di combattimento Freeflow Combat è ormai una garanzia, ma qui tutto è stato migliorato e l’intero gioco ha subito non poche evoluzioni. Grande protagonista è poi la Batmobile, possente e incredibilmente potente. Con questa potremo non solo gareggiare, ma distruggere i veicoli corazzati nemici e vi assicuriamo che è molto divertente. In definitiva si tratta di un titolo davvero sbalorditivo con una grande città pulsante da esplorare in lungo e in largo.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".