Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
Batman sta percorrendo una via molto complessa e difficile. Da una parte abbiamo una vera e propria guerra che ha reso Gotham un luogo più pericoloso di sempre. Dall’altra abbiamo una crisi con Azrael sul punto di impazzire. Da entrambe le parti insomma la situazione è calda abbastanza da arrostire un intero cinghiale, ma anche Nightwing non se la passa benissimo nella sua nuova città. Tre storie che percorrono tre binari diversi, ma con altrettanta drammaticità e pathos.
Batman
Continua a scorrere il sangue per colpa della Guerra degli Scherzi e degli Enigmi, che ormai ha creato due fazioni totalmente opposte di due villain capaci di generare la morte ovunque. Ovviamente parlo dell’Enigmista e di Joker. Una delle storie è però un breve interludio in cui vediamo un bel pezzo con Kite Man. Un villain che mostra le sue gracilità e titubanze e viene soggiogato sia dai cattivi che da Batman (in un certo senso). Una guerra miete vittime di ogni età e di ogni ceto sociale, senza fare alcuna distinzione. Batman potrebbe essere l’unica soluzione a questo problema in quanto la sua consegna potrebbe portare a una tregua, ma sarebbe anche una follia e un rischio. A questo proposito Bruce agisce in prima persona invitando a casa sua tutti i villain per una cena elegante.
I testi sono come sempre di Tom King, che continua la sua run in questa Rinascita in modo eccellente. Alcuni bassi li abbiamo sicuramente avuti, ma sono stati pochi rispetto agli alti proposti dal buon sceneggiatore. La parte di Kite Man è forse quella che riesce a colpire molto in fondo grazie a una caratterizzazione del personaggio che all’inizio potrebbe sembrare un po’ passivo, ma poi si scopre. Allo stesso modo tutti gli altri villain e i comprimari di Batman hanno un senso all’interno di questo grande quadro in cui tutto gioca un ruolo importante. Le matite invece si dividono tra Clay Mann e Mikel Janin. Entrambi con un proprio e particolare stile che si ripercuote poi anche sui personaggio e sulle loro interpretazioni. Clay Man da molto spazio alla teatralità tra i personaggi nelle sue vignette, con un ritmo meno cadenzato rispetto al suo collega. Mike Janin da una grande importanza alle scene d’azione, ma anche alle espressioni facciali.
Detective Comics
In questi tre numeri termina la storia riguardante la storia di Azrael e l’ordine di Saint Dumas, che ormai sembra sempre più fuori di testa. In quest’ambiente i team sono divisi e la strada per una soluzione pacifica sembra non esserci. Allo stesso momento, però Batman risulta essere in un certo senso la chiave per la soluzione, ma non solo. All’interno del proprio inconscio Azrael è in una perenne lotta e cerca di uscirne vittorioso contro un sistema sempre più sofisticato.
I testi di questa storia sono di James Tynion IV, che come sempre ha un suo modo di scrivere un po’ cinematografico. I cambi tra i personaggi e tra le battaglie si susseguono senza finire e alla fine ne esce fuori una storia in cui l’azione è sempre ad altissimi livelli. Le matite invece sono firmate da Alvaro Martinez, che mette bene a fuoco tutta l’azione, ma da anche un certo focus sui volti e quindi le interpretazioni facciali dei personaggi.
Nightwing
Come al solito, con questa terza storia siamo davanti alla leggerezza, anche se attualmente Nightwing combatte
contro dei nemici potenti e il pericolo sembra essere sempre in agguato. Nemici nuovi e potenti, pronti a sacrificare anche i propri alleati pur di vincere e in tutto questo abbiamo anche la vecchia relazione del giustiziere, che probabilmente non finirà ancora, ma che sembra senza alcuna via di guarigione.
In questo caso, come di consueto abbiamo Tim Seeley dietro ai testi. Dalle storie che abbiamo già letto è chiaro che gli piace viaggiare sul leggero, mettendo in mostra l’altruismo della vecchia spalla di Batman, ma anche il suo attaccamento verso la propria fidanzata e verso i vecchi amici, come abbiamo visto nei capitoli passati. Le matite invece sono firmate da Minkyu Jung, che si allontana dai precedenti volumi per dare una linea un po’ più classica. Alcuni punti ne giovano sicuramente, altri ne perdono di qualità, ma sopratutto di fascino. Poi però arriva la prima parte della storia Spyral, con Javier Fernandez nei panni del disegnatore. Egli riesce a restituire in parte il vecchio fascino a Nightiwing, disegnando splendidamente anche le scene con Helena, che dopo le Birds of Prey si presenta con una nuova storia scritta e disegnata in modo eccellente le svariate scene.