Bloodshot Reborn #6: Dopo il disastro e le altre storie – Recensione

Bloodshot Reborn #6
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Con la fine del primo lunghissimo arco dedicato a Bloodshot e alla sua umanità che era venuta a galla, ci troviamo davanti alle conseguenze di un mondo andato in andato a rotoli. A condurre i giochi è come sempre il buon Jeff Lemire, che ritroveremo anche nella prossima run, Salvation. Intanto, prima del seguito, cerchiamo di raccogliere tutto ciò che è successo dopo il disastro.

La Guerra Porta Via Tutto

Come ho detto prima, questo sesto numero, edito come sempre da Star Comics, è una serie di racconti. Un come avvenne con la precedente serie di Bloodshot. Dopo la guerra scatenata dal Progetto Spirito Nascente New York cerca di rimettersi in sesto, ma ovviamente la paura per le persone bianche con gli occhi rossi è tanta. Intanto i tre Bloodshot sopravvissuti al GATE hanno potuto riprendere un po’ della mancata umanità. Ovviamente ogni storia è slegata dall’altra, ma ognuna di queste ci racconta una parte del mondo di Ray. Una guerra che porta con se tante vittime e tra queste anche gli uomini che condividono la vita di Ray.

Vedremo quelli che sono degli esperimenti iniziali del PSN e delle atrocità che hanno portato nel mondo. Uomini che cercavano una vita nuova e alla fine sono diventati dei bersagli mobili da eliminare. Uomini il cui unico desiderio è quello di restare da soli nel proprio dolore e morire a modo loro e non essere delle semplici prede.

Sei uno di noi

Jeff Lemire con questi racconti ha mostrato quella parte militaristica del suo operato che alla fine finisce per colpire nel modo giusto e allo stesso tempo sbagliato. Le storie hanno sempre una morale al loro interno, che non è difficile da intuire, ma allo stesso tempo, manca quel collante che rende alcune delle storie un po’ più personali. L’apice di una narrazione drammatica e profonda, ma dislegata la si raggiunge nella storia Jacob, dove la drammaticità gioca un ruolo cosi profondo e intimo da colpire in pieno petto.

Ovviamente la bravura di Lemire viene coadiuvata da una vera e propria squadra di disegnatori: Eliot Rahal, Kano, Renato Guedes, Khari Evans. Ogni disegnatore occupa una storia a parte e tra queste spiccano alcune che hanno come protagonista e antagonista Jacob. Sopratutto nella seconda storia, troviamo uno stile molto personale e pittoresco in cui la fantasia del lettore si fonde con quelle linee un po’ sfumate e i suoi colori freddi e malinconici. Si tratta di un’ottima conclusione di questa prima run.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".