Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.
Bloodshot ha affrontato parecchi pericoli e problemi durante la sua vita editoriale, ma attualmente sta vivendo un ottimo periodo editoriale. Questo grazie all’editore Valiant, mentre in Italia a Star Comics, che propone in un edizione che definirei perfetta la raccolta dei volumi statunitensi. In secondo luogo abbiamo anche il film in sviluppo con Vin Diesel che sta creando parecchia curiosità da chi non si era mai avvicinato a questo universo. Intanto dopo la serie Reborn, della quale vi ho parlato in modo esaustivo, arriva la Salvation firmata come sempre da Jeff Lemire. Il primo numero ci fa da ponte al nuovo arco narrativo parecchio intrigante, ma vediamo nel dettaglio i vari particolari.
La figlia
La storia in questione ha due linee temporali che ci permettono di vedere il prima e il dopo un evento abbastanza sconvolgente. Come sapete, alla fine Ray e Magic hanno una figlia e inizialmente cercano di vivere quella vita tranquillo a lungo desiderata e mai ottenuta. Saranno però i problemi a raggiungere i due e oltretutto anche il vecchio Progetto Spirito Nascente è ancora vivo e vegeto, anche se con un altro nome. Sarà però la vecchia “famiglia” di Magic a creare parecchi problemi e obbligherà Ray ad agire nell’unico modo che conosce: la violenza. Questo almeno nel presente.
Nel futuro invece vedremo una creatura simile a Bloodshot inseguire Magic e la figlia, cresciuta. Nel futuro Ray sarà morto, ma saranno gli altri amici ad aiutarla. Parlo di NinjaK e ovviamente degli altri Bloodshot, rimasti vigili dopo gli eventi del vecchio arco narrativo.
Il padre
Ormai possiamo considerare Lemire un amante di questo personaggio. Nel corso del tempo gli ha donato una certa emotività e personalità, esplorandone la psiche. Anche stavolta abbiamo un Ray parecchio intraprendente, ma allo stesso tempo combattuto. La lotta interiore avviene dalle prime pagine, ma alla fine ci viene fatto capire che sono i naniti a controllare alcune emozioni più ataviche. Le due linee temporali comunque danno la giusta suspence alla storia e al lettore. I dialoghi come al solito seri e maturi nascondono delle tematiche domestiche e famigliari prima che militari.
Le matite di Lewis Larosa e Mico Suayan riformano un ambiente particolare che va tra il classico al bellico. Il tratto è grossolano, ma preciso e delinea le emozioni dei personaggi che vediamo sulle pagine. Una particolare attenzione viene infatti data alle azioni tra Magic, Ray e la figlia e la recitazione non lascia dubbi alla certezza che si tratta di un inizio particolarmente gustoso.
[amazon_link asins=’8822612655,8822601092,8822603486,8822604377,1682152553,8822608755,8822608127,8891202932′ template=’ProductCarousel’ store=’havocpoint-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c6429099-54a3-4f91-8645-f6567d83b30e’]