Bookbound Brigade – Recensione

Bookbound Brigade
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Bookbound Brigade è un metroidvania molto particolare tra i titoli del suo genere, differenziandosi principalmente grazie al suo espediente narrativo chiave che è anche il punto di forza del suo gameplay. Non mancano però chiare ispirazioni che, se bazzicate molto in questo tipo di giochi, vi salteranno subito all’occhio, come una similitudine – che a mio avviso gli fa guadagnare punti – a Guacamelee, soprattutto nel sistema di battaglie e checkpoint.

Bookbound Brigade

Alla ricerca di B.O.B.

Il titolo ci racconta di un universo in cui coesistono tutti i personaggi e protagonisti dei vari libri conosciuti dall’uomo, che siano di fantasia o realmente esistiti. Questo universo è chiamato il mondo letterario ed è governato dal Book of Books o B.o.b. per gli amici (o ancora Tom se giocate in italiano, Tomo dei tomi). Ecco però che un bel giorno Bob viene derubato da qualcuno e nel mondo letterario si scatena il caos: se il Tomo dei Tomi dovesse essere distrutto tutto questo mondo verrebbe spazzato via. Quindi il nostro obiettivo sarà quello di trovarlo per riportare tutto alla normalità e per farlo vestiremo i panni della “Brigata rilegata”, la bookbound brigade.

La modalità storia ci terrà impegnati per circa una ventina di ore. Il racconto è in grado instaurare un clima molto leggero e spensierato, i vari personaggi sono tenuti insieme da una certa comicità di fondo, difficilmente li vedremo interagire senza che facciano battutine, giochi di parole o cose del genere. Inoltre, non mancheranno riferimenti arguti nei dialoghi dei personaggi, come quelli ben consci della loro storia, ad esempio Giovanna D’arco che ha sviluppato una vera e propria fobia per il fuoco e per le battutine… scottanti.   

Bookbound Brigade

Tutti per uno e uno per tutti

Il titolo è un metroidvania duro e puro, mappe divise in stanze, platforming, enigmi ambientali e combattimenti. Ma tutto questo è reso nel modo più geniale possibile, adattandolo al leitmotiv della trama. Come già detto, non controlliamo un singolo personaggio, ma un’intera brigata composta, una volta al completo, da ben 8 personalità sgargianti (ad esempio Re Artù, Sun Wukong o la Regina Vittoria). Le diverse abilità, cardine di ogni metroidvania che si rispetti, si tramutano in questo gioco in poteri dei singoli membri della brigata: per dirne una, sarà solo grazie al suo mantello che Dracula permetterà alla brigata di compiere un doppio salto. Inoltre, ad aggiungere complessità al tutto ci penseranno le cosiddette formazioni, quattro in tutto, che potranno essere usate in vari modi per risolvere enigmi ambientali, muoversi più velocemente e così via. C’è la formazione standard, che è quella che utilizzeremo per la maggior parte delle ore; la formazione a torre, in cui i personaggi si metteranno uno sull’altro per occupare meno spazio, rendendo più semplice evitare alcuni pericoli o saltare su piattaforme più piccole; la formazione in fila, utile invece per riuscire ad infilarsi in passaggi più stretti del normale; per concludere, la formazione a ruota vedrà la brigata disporsi a mo’ di ruota appunto, così da potersi spostare più velocemente ed usare (previo l’averle sbloccate) alcune abilità, come il wall jump.

Non mancheranno combattimenti contro schiere di nemici grandi o piccoli e, se in alcune battaglie basterà un semplice button mashing per uscirne vittoriosi, nelle fasi più avanzate del titolo e, in particolare nelle epiche boss fight che ci ritroveremo a fronteggiare, combattere bene e sfruttare le formazioni e l’ambiente che ci circonda sarà fondamentale per riuscire a proseguire. Tuttavia, il gioco non è esente da difetti, uno su tutti è sicuramente la mancanza di una mappa più dettagliata, almeno per quanto riguarda i collegamenti tra le varie stanze che sono sembrati gestiti in modo molto confusionario. Poi, per quanto sia capitato molto raramente e non considerabile propriamente un difetto, ho trovato alcune sezioni di platforming leggermente frustranti, soprattutto quando è richiesto l’utilizzo della formazione a torre che, per ovvi motivi di equilibrio, fa oscillare i personaggi portando a volte a morti quasi ingiuste.    

Bookbound Brigade

Libri tematici e mondi fatati

Tecnicamente questo gioco è riuscito nella sua semplicità a stupirmi. Lo stile grafico è pulito e colorato e, se inizialmente potrebbe sembrarvi un po’ ripetitivo, vi basteranno poche ore di gioco per notare la vastità delle ambientazioni. La biblioteca (hub di gioco), le foreste incantate, una Londra steampunk e così via, aggiungeranno varietà e nuove palette di colori ai fondali per la gioia degli occhi. I personaggi sono disegnati in modo unico e subito riconducibile al gioco pur cercando di essere quanto più simili possibile. Lo stesso discorso vale per le animazioni dei personaggi, tutte fluide e senza inceppi.

Dal punto di vista audio, invece, non c’è molto da discutere o meglio, non ci sono sicuramente sbavature o difetti qui, ma nemmeno ho trovato guizzi interessanti tanto da far risaltare questo aspetto sugli altri. Musiche sempre adatte alle ambientazioni che vedremo a schermo ed effetti sonori, così come le vocine, che vi strapperanno più di una risata, non sono in grado però di ergersi al di sopra della concorrenza. Non si tratterà di un punto forte della produzione ma sicuramente non è nemmeno un punto debole. 

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