Conan il Cimmero #10 Ombre a Zamboula – Recensione

Conan il Cimmero #10 Ombre a Zamboula
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Nel corso dei mesi su queste pagine vi ho parlato di tantissime storie con Conan come protagonista. Storie basate sui scritti di Howard e dell’impatto che ha avuto su tutta la letteratura fantasy. Storie che spesso raccontavano qualcosa di importante, ma che innegabilmente restano legate a un periodo storico ormai troppo distante da noi per usi e costumi. Con il decimo volume di Conan il Cimmero, Ombre a Zamboula, possiamo vedere proprio quei retaggi storici in tutta la loro immensità.

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La storia come sempre vede protagonista il buon Conan, che si trova a Zamboula. La città è famosa per molti motivi, ma anche temuta perché si dicono tante cose al suo riguardo. Una delle storie riguarda i viaggiatori che svaniscono da uno dei tanti locali. Ciò ovviamente costringe il Cimmero ad andarci, solo per scoprire che a uccidere non sono demoni o delle creature sovrannaturali, ma bensì cannibali.

Da quel momento ci sarà un incontro con una donna molto sensuale che chiederà un favore al protagonista. Questo è in realtà il vero spintone di tutta la storia ed è ciò che porta avanti la narrazione e ci fa scoprire qualcosa di nuovo.

Bisogna subito dire che questo rappresenta un racconto di Howard fatto per vendere. Motivo per il quale troveremo la donna nuda per tutta la storia e per cui avremo anche altri retaggi del passato. I cannibali sono tutte le persone nere, rappresentati come schiavi che di notte fanno i loro comodi senza alcun ritegno. Prendetelo sempre come una storia le cui tematiche ai tempi servivano per vendere la storia all’editore. Non ci troverete un significato profondo ad esempio.

La sceneggiatura di Gess ha comunque dalla sua un’ottima sequenzialità narrativa. I tempi non sono mai dilatati e nel giro di due pagine cambia totalmente il setting dell’opera. I personaggi parlano nel loro modo originale, ma con qualche accorgimento per rendere il tutto adatto a un fumetto.

Il lato grafico invece vanta un’ottima gestione delle ombre e del chiaroscuro. Gess riesce a dare il giusto peso alle scene di vario tipo, raccontandoci anche le sensazioni dei personaggi e le loro emozioni. Il tratto è preciso, ma da comunque spazio all’immaginazione e all’orrore.

L’albo è da consigliare a chi conosce bene Conan il Cimmero e legge i libri e i fumetti che lo riguardano. Evitatelo se siete dei neofiti e volete avvicinarvi a questo personaggio dalla storia in questione.

Conan il Cimmero #10 Ombre a Zamboula

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.