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Il videogioco No Mercy, una visual novel 3D per adulti fortemente controversa per i suoi contenuti a sfondo incestuoso e non consensuale, sarà completamente rimosso da Steam. La decisione è arrivata dopo una crescente ondata di critiche da parte del pubblico e l’intervento di un rappresentante del governo britannico, che ha spinto Valve a ritirare il gioco dallo store nel Regno Unito.
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Rilasciato il 22 marzo 2025, No Mercy si presentava come un “romanzo visivo 3D con scelte multiple” che metteva al centro tematiche di incesto e dominazione maschile. La trama spingeva i giocatori a prendere parte ad atti sessuali forzati, anche con membri della propria famiglia. Una delle frasi usate nella descrizione ufficiale su Steam recitava: “Sottometti le donne e rendile tutte tue.”
Valve sotto accusa per la moderazione dei contenuti
L’indignazione del pubblico è esplosa rapidamente. Una petizione su Change.org per la rimozione del titolo ha raccolto oltre 10.000 firme in pochi giorni. Dopo il blocco del gioco nel Regno Unito, lo studio sviluppatore ha dichiarato di voler rimuovere del tutto No Mercy da Steam.
L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori sulla gestione dei contenuti per adulti da parte di Valve. Non è la prima volta che la piattaforma viene criticata per non applicare filtri più rigidi o controlli etici più severi sui giochi pubblicati. Il dibattito solleva interrogativi su dove si debba tracciare il confine tra libertà creativa e contenuti che promuovono dinamiche tossiche o addirittura criminali.
Il contesto più ampio
L’incidente arriva in un momento delicato per Valve, già coinvolta in un’indagine legale da 838 milioni di dollari riguardante presunte restrizioni sui prezzi dei giochi. Inoltre, l’azienda ha recentemente implementato nuovi avvisi per i giochi in early access abbandonati e sta affrontando altre critiche legate alla gestione dello store.
La rimozione di No Mercy rappresenta un segnale forte, ma per molti osservatori non basta. In tanti chiedono a Valve di rivedere le proprie policy sui contenuti per adulti, in particolare quando trattano tematiche che, oltre a essere controverse, possono veicolare messaggi dannosi.
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