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Ho giocato un po’ a tutti i Final Fantasy usciti, ma ovviamente non tutti riuscirono a conquistarmi. Alcuni hanno fatto breccia nel mio cuore attraverso i personaggi, le storie e le ambientazioni, ma altri giochi non sono riuscito a digerirli al tempo e oggi non potrei giocarli in ogni caso causa mancanza di tempo per un qualcosa di cosi dispendioso (il tempo è fin troppo prezioso ragazzi). Il titolo rimasto nel corso degli anni è stato Final Fantasy IX. A tratti leggero, a tratti pesante, ma mai noioso. Un fantasy molto cartoonesco in cui l’ambientazione rasentava la perfezione fiabesca con degli spunti un po’ ghibleiani. Eppure non tutti amarono allo stesso modo quel capitolo.
Qualcuno preferiva la storia d’amore narrata nell’ottavo capitolo o i vari spin off tattici, ma la maggioranza amava alla follia quel settimo capitolo che segnò un vero punto di svolta per la saga. Eppure dopo l’uscita di Final Fantasy VII Remake, le voci sullo sviluppo del nono capitolo hanno iniziato a circolare in modo sempre più approfondito. Qualcuno si era chiesto se avessimo bisogno di quel capitolo rimodernizzato. Se ne valesse la pena.
La risposta è nì. Tutto dipende da giocatore a giocatore, dalle preferenze alle preferenze. Intanto io ho impugnato il pad e con qualche aiutino ho deciso di rigiocare per l’ennesima volta questo magnifico capitolo. Proprio durante la mia run ho pensato al remake e a cosa vorrei vedere al suo interno.
Inutile dire che questa lista è strettamente personale, ma vi invito a commentare con i vostri desideri.
Dialoghi
Giocare a un titolo del genere a più di trent’anni ti fa capire tante cose. In primo luogo, che sono molto invecchiato, ma questo vale per tutti quanti. Il punto principale invece è che con l’età, con le esperienze e ovviamente molte conoscenze cambia anche il modo di vedere un’opera. Ciò che si credeva fosse perfetto in realtà ci si accorge essere bello sì, ma con dei punti da aggiustare, da migliorare.
I dialoghi di Final Fantasy IX spesso sono proprio così. Nascondo dei classicismi alla Dragonlance, ma questo non è un difetto ovviamente. Sempre di high fantasy (con delle punte da steampunk) si tratta. Il problema è che i dialoghi sono piuttosto pochi e spesso devono parlare a un pubblico fatto di undicenni e soprattutto devono parlare attraverso le sintesi. Tutto ciò, rende spesso i dialoghi un po’ troppo infantili e sintetici. Gli approfondimenti emotivi sono risicati e delle volte si legge un testo dicendo a mente “WTF”.
Ecco, questo punto dovrebbe chiaramente essere migliorato, con tutte le linee riscritte, ampliate e migliorate. Ogni personaggio deve avere più spazio sullo schermo per riuscire poi a entrare nel cuore dei nuovi e vecchi giocatori.
ATB, ma non vintage
Il sistema di combattimento di Final Fantasy IX è vecchio, questo va detto. È vecchio come quello di tutti gli altri capitoli usciti su Playstation 1 e nei primi periodi della seconda console. Un netto miglioramento sarebbe quello di adottare un sistema simile al già visto action del sette, ma con più tattica e strategia. Un modo di mescolare ATB con l’action, rendendo il gioco più immersivo per i vecchi giocatori.
Parlo ovviamente di un miglioramento anche rispetto al VII stesso.
L’idea scellerata invece sarebbe quella di offrire ai giocatori un sistema simile al XVI, che rovinerebbe totalmente l’animo di un gioco che dovrebbe in ogni caso conservare uno spirito diverso dall’action sfrenato e insensato di un capitolo che sembra non aver imparato niente da Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII.
Missioni secondarie
Quando ero bambino non mi fregava molto di questo punto. Certo, mi rompevo in maniera indefinibile nel dover aumentare di livello solo in un modo, ma ero abituato grazie ai Pokemon a sopportare la noia mortale nel fare sempre la stessa cosa. Oggi però dico chiaramente che un gioco con un mondo così vasto, bello e variegato merita delle missioni secondarie.
Non parlo del salare con la corda, cacciare i tesori o cose simili. Per me questo potrebbe anche scomparire dal videogioco in questione. Parlo proprio di missioni strutturate bene, con una narrazione e un motivo di esistere. Un modo ampliare il mondo, per farci vivere in modo più profondo il legame con i personaggi di Lindblum o Alexandria. Qualcosa di veramente intrigante con Toleno e il suo magnifico Gargant. Insomma, c’è così tanto materiale da far impallidire un qualsiasi scrittore. Anche solo le porte distrutte nel continente della nebbia meritano una maggior spiegazione.
Stop al grinding selvaggio
Il problema del grinding selvaggio era piuttosto comunque all’interno del mondo videoludico in tutto il periodo delle prime tre Playstation. Un modo per farci combattere di continuo, senza alcuna sosta, ma con il rischio di annoiare. Perché questo era il modo per livellare il nostro team e quindi per affrontare quel dannatissimo boss capace di spazzarci via con un soffio. Eppure combattere per tanto tempo contro gli stessi nemici non era solo noioso, ma anche deprimente e ammetto che oggi un gioco simile lo scarto a priori.
Il mio tempo è ben più prezioso del finale di un videogioco. Questa è la dura realtà che alcuni sviluppatori non riescono a capire. Ovviamente anche il vostro tempo è più prezioso del finale di un videogioco. Anche del più bello al mondo.
Questa è una lista che probabilmente andrà ad aumentare con il tempo, ma intanto mi fermo qui, per pensare e per godermi ancora un po’ dei vecchi personaggi deformed.