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Sono passati ben 15 anni dal rilascio dell’originale Dead Space uscito nel 2008 su PlayStation 3, Xbox 360 e PC sviluppato ai tempi da Visceral Games. Oggi abbiamo la possibilità di giocare al remake uscito su console di nuova generazione sviluppato dal nuovo team EA MOTIVE.
Le domande che mi sono posto in questi giorni mentre giocavo questo remake sono state: “Avevamo effettivamente bisogno del remake di Dead Space?” “Perchè si? e perchè no?” Solitamente i remake vengono fatti per titoli ancora più datati come i Resident Evil, Spyro e cosi via. Oggi però abbiamo la possibilità di giocare il remake di uno dei titoli più cruenti e più terrificanti che siano mai stati realizzati! Ne valsa la pena? Scopriamolo in questa recensione.
Per chi non fosse a conoscenza della serie Dead Space è un survival horror in terza persona.
Il protagonista principale è Isaac Clark, un ingegnere minerario che lavora per la C.E.C una compagnia che manda enormi astronavi minerarie attraverso la galassia. Improvvisamente, riceviamo una chiamata da parte della USG Ishimura attualmente in orbita a AEGIS VII. Qualcosa però va storto, durante l’atterraggio notiamo un malfunzionamento gravitazionale e Isaac assieme ai quattro colleghi dovranno sopravvivere in quello che sarà il loro incubo peggiore.
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Quali sono le maggiori novità introdotte nel remake?
La prima cosa che ho notato fin da subito oltre al lato tecnico (di cui parlerò più avanti) è stato l’approfondimento della narrazione attraverso textlog e audiolog. Assolutamente mai noiosi anzi, li ho trovati davvero molto interessanti e molto curati. Il “problema” se così vogliamo chiamarlo era che, nell’originale non ci stavano tanti approfondimenti sulla trama o comunque chiarimenti sulla nave, sulla Chiesa, sul Marchio e sull’ USG Ishimura. L’ esperienza che si prova pad alla mano e con le cuffie è decisamente terrificante, nel vero senso della parola. Una volta imbarcati nell’USG Ishimura avremo a che fare con urla, strani rumori di sottofondo, passi decisamente fuori dal comune e molto altro ancora.
Ci sono alcuni posti inediti non presenti nell’originale davvero ben realizzati che ti fanno arrivare poi al punto prestabilito. Sono presenti quindi stanze e luoghi secondari sulla quale esplorando possiamo trovare nuove armi, munizioni, nodi energetici, pack medici, textlog e audiolog.
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IL GAMEPLAY DI DEAD SPACE REMAKE
Il gameplay di Dead Space è rimasto pressoché identico all’originale. C’è sempre quella legnosità di Isaac nei movimenti, quel modo di girarsi molto lento è fatto apposta, serve ad avere più tensione. D’ altronde siamo soli in un questa grande nave in compagnia di mostri chiamati necromorfi. Il fatto di avere spazi stretti, Isaac che si muove in quel modo rende ancora oggi forse più di prima il titolo ancora più pauroso.
Isaac è dotato di un bell’arsenale, lungo la nostra avventura troveremo diverse armi quali: lama al plasma, lanciafiamme, fucile a impulsi, squartatore e tante altre ancora. Tutte con una loro caratteristica. Ad esempio, con la lama al plasma è facile prendere gli arti dei necromorfi anche perchè, potete modificare il mirino ponendolo in posizione verticale o orizzontale. Il lanciafiamme è molto utile per i mostri piccoli e cosi via. Decisamente importante è la stasi, quando vedrete un nemico correre velocemente verso di voi potete usare la stasi per rallentarlo e iniziare a tritarlo di colpi. Le sezioni a gravità zero sono veramente spettacolari sia dal punto di vista visivo che di gameplay. Bisognerà andare sempre alla ricerca di ossigeno in modo da non rimanerci secchi.
NEGOZIO, POTENZIAMENTO, NODI E PORTE DA SBLOCCARE
Per chi in passato aveva giocato l’originale ci sono state alcune modifiche che ho assolutamente apprezzato. Quella che ho apprezzato maggiormente è il sistema delle porte, se vi ricordate nell’originale, per accedere ad alcune stanze bisognava portare con sé i nodi energetici che usavamo e che usiamo ancora per potenziare il rig e le nostre armi. Fortunatamente per aprire le porte i nodi non sono più necessari, avremo dunque bisogno di un “Autorizzazione alla sicurezza” una carta speciale che esplorando nei dintorni troviamo. Molto contento di questa scelta poiché la ricerca dei nodi energetici non è mai stata semplice anzi, ma sopratutto, ora li usiamo solo ed esclusivamente per potenziarci. In giro per la nave troveremo anche qui come nell’originale i semicondotturi, questi serviranno principalmente per venderli e per guadagnare altri crediti. Ovviamente sono presenti i potenziamenti dell’armatura che aumentano i rig e la resistenza di Isaac. Presente inoltre il potenziamento del rig e delle armi con una mappatura a colori, qui è rimasto pressoché identico all’originale. In base alle vostre esigenze potete potenziare l’aria, la capacità delle munizioni, la velocità di ricarica, aumentare il danno e cosi via.
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IL LATO TECNICO DI DEAD SPACE REMAKE
Dead Space Remake l’ho giocato su Xbox Series S, il titolo girà a 1440p a 30 fps.
Dead Space Remake è assolutamente un bel vedere, tra l’illuminazione, ombre, macchie di sangue ai lati della nave, lo scintillio dei cavi danneggiati, il team MOTIVE ha fatto davvero un ottimo lavoro. La tuta di Isaac è stata resa se possibile ancora più straordinaria, le parti metalliche sono ben lineate. I necromorfi sono più vivi che mai, i loro movimenti, le espressioni facciali sono qualcosa di incredibile, anche i movimenti delle bocche quando urlano sono da brividi!
Mi ha colpito molto il sonoro, giocandolo con le cuffie l’esperienza è decisamente appagante ma, allo stesso tempo terrificante come non mai. Ci sono momenti dove riusciamo a sentire il battito di Isaac, i passi, le urla, movimenti nei condotti, il tutto è stato fatto con grandissima cura da parte del team.
Durante il corso di tutta l’avventura ho assistito a diversi crash improvvisi, nulla di così compromettente. Quasi sicuramente il team rilascerà una patch per sistemare questo piccolo problema.