Death Stranding: Hideo Kojima rivela i primi dettagli del gameplay

Sam Bridges Death Stranding
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L’ultimo trailer di Death Stranding è stato più criptico del previsto, ma non si può negare che artisticamente e visivamente sia fenomenale. Mentre la sua lore rimane ancora ermeticamente socchiusa nella mente di Hideo Kojima, qualche curiosità interessante è stata rilasciata dalle sue parole in occasione di un’intervista con i nostri colleghi di IGN.

Il regista giapponese ha anzitutto sottolineato che ogni volta che Sam (Norman Reedus) che viene ucciso sarà trasportato in un purgatorio acquatico: “A quel punto non sei né vivo né morto. È l’equivalente dello schermo che dice “Continua?” con il conto alla rovescia vero lo zero”, ha confermato Kojima. A questo punto, saremo in grado di continuare la partita rientrando nel nostro corpo. C’è da sapere però che non verremo trasportati in un punto antecedente alla nostra morte, bensì in uno successivo, influenzato dalle nostre azioni precedenti.

Come avete visto nel trailer, c’è un cratere, e quando torniamo indietro è ancora lì. La maggior parte dei giochi ci avrebbe riportato indietro prima che venisse creato il cratere. Quindi, a seconda dei giocatori, potrebbero anche essercene dappertutto. La morte non vi porterà mai fuori dal gioco“, ha dichiarato con fermezza Kojima. Insomma, il fattore del “morire” in Death Stranding sembra adempiere a dei canoni non presenti nei giochi attuali, né in quelli di vecchia data.

Kojima ha poi confermato che il neonato visto più volte nei trailer è collegato alle meccaniche di gioco e alla trama principale, e che ogni elemento avrà un suo ruolo importante nella produzione. Per ulteriori aggiornamenti, vi invitiamo ovviamente ad attendere.

Death Stranding è un’esclusiva per PS4, privo ancora di una data di uscita.

FONTE: IGN.com

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.