Deliver Us The Moon – Recensione

Deliver Us The Moon
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Lo spazio è l’ultima frontiera, per ora. Arrivarci è difficile, farci qualcosa è ancora più difficile, ma restare a viverci è pressoché impossibile. Però la letteratura, il cinema, le serie tv e i videogiochi hanno sempre cercato di descriverci un’avventura nello spazio in modo chiaro, violento, spaventoso e talvolta solitario. Quello di Deliver Us The Moon è un titolo che non gioca sulla paura creata da un nemico pericoloso, ma piuttosto quello invisibile. Lo spazio non diventa quindi l’ultima frontiera, ma l’ultima speranza e inoltre una vera e propria minaccia. Dopo essere approdato su PC, il titolo di XXXX è finalmente disponibile anche su console e dopo diverse passeggiate sono qui per raccontarvi la mia esperienza.

Lo spazio e la terra

La storia è ambientata in un futuro prossimo. Il nostro pianeta terra è in piena crisi energetica e le risorse sono del tutto prosciugate. Una scena che possiamo immaginarci in fin dei conti vista la nostra situazione attuale. Gli esseri umani costruiscono quindi sulla luna una base capace di estrarre una nuova forma di energia e inviarla sulla terra. Questo ovviamente ha permesso a tutti di continuare a vivere la loro normale vita. Il paradiso dura per poco e improvvisamente il contatto con la luna si interrompe, facendo ricadere la terra nell’oblio. Questo obbliga noi andare da soli sulla luna, scoprire cosa è successo a tutti e successivamente salvare il pianeta.

Spazio e un astronauto

Deliver Us The Moon è un titolo che fa della narrazione la sua punta di forza. Non ci sono altri personaggi e tutta la storia va scoperta lentamente grazie agli appunti e le trasmissioni radio. La lentezza fa crescere in modo inesorabile la tensione e in certi punti questa diventa palpante. La scrittura narrativa è viva e vivace, nonostante la tematica ed è scorrevole sempre e comunque.

La passeggiata lunare

Come quasi tutti i walking simulator, anche questo mantiene salde le basi del genere, ma arricchisce il tutto con delle interessanti fasi puzzle. Il gioco in effetti si regge proprio sui puzzle se bisogna parlare del gameplay vero e proprio. Gli enigmi non sono ovviamente difficili, ma piuttosto guidati. Quel che ne esce è un’avventura lineare e di breve durata, ma a tratti veramente emozionante e capace di coinvolgere il giocare senza annoiare.

Spazio e un astronauto

Il problemi arrivano però con la parte tecnica del gioco. Nonostante si tratti di un gioco piuttosto semplice, Deliver Us The Moon presenta numeri freeze di qualche secondo. Su Playstation 4 Standard ho riscontrato questo problema a ogni salvataggio automatico, che in effetti è frequente. Questo rovina in modo pesante l’avventura piena di tensione e devo ringraziare non so quale divinità per la mancanza di nemici in questo gioco. Altro problema è relativo la console stessa, che durante il gioco sembra che stia letteralmente per decollare.

Al livello grafico comunque ci troviamo davanti a un titolo che sorprende per la definizione di ogni oggetto e la cura maniacale con la quale è stato ricostruito il mondo di gioco. Il doppiaggio coinvolge grazie agli attori che hanno saputo trasmettere le giuste sensazioni.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".