Dottor Morgue Volume Uno – Recensione

Dottor Morgue
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Anni fa, quando studiavo a Bologna e abitavo e Rimini, mi capitò tra le mani un fumetto italiano edito da Star Comics che in poco tempo cambio alcune mie percezioni. Si tratta dei Dr. Morgue scritto da Silvia Mericone e Rita Poretto e disegnato sempre da un artista differente. Da quel momento comprai ogni numero e scoprendo altre produzioni della star votate al fumetto italiano. Un mondo particolare e interessante che ora sta tornando nelle fumetterie grazie all’impegno della casa editrice. Un anno fa circa vi parlai infatti di Valter Buio, di cui consiglio un’attenta lettura. Stavolta invece voglio parlarvi della nuova edizione di Dr. Morgue (Dottor Morgue) che racchiude i primi tre albi. Successivamente, troverete anche il secondo numero con i restanti.

La morte non va in vacanza

Yoric Malatesta è un coroner molto particolare in quanto è chiamato per risolvere quei crimini che altrimenti sembrano impossibili da risolvere. Lo spaccamorti è un personaggio che fin dalle primissime battute risulta essere interessante nel suo essere cinico e quasi misogino, ma ovviamente non perché odia veramente le donne. Yoric è infatti affetti dalla sindrome di Asperger e parla con i morti. Non letteralmente ovviamente, ma piuttosto egli parla con il corpo del defunto e comprende l’accaduto che ha portato alla sua morte.

Il protagonista rappresenta forse il vero fulcro delle indagini, che comunque sono realistiche e strutturate meglio di tanti film o serie tv incentrate sugli omicidi. Per poter scrivere una storia realistica, infatti, le due autrici si sono avvalse dell’aiuto dei veri omicidi. Ogni storia è infatti tratta dalla cronaca locale e ciò gioca sicuramente a favore della storia. Con i primi quattro numeri, tra l’altro, vediamo l’ingresso del villain che controlla una setta segreta di Montreal.

Nessun delitto dura per sempre

L’abilità di Silvia Mericone e Rita Poretto nel costruire questa storia è pari forse all’emozione nel leggerla. La costruzione del personaggio e dell’universo narrativo in questione risulta ovviamente essere forzata ed esagerata, ma allo stesso tempo realistica e grottesca. Yoric non si relaziona con le persone e finisce per ferirle senza nemmeno saperlo. Come se non bastasse, il suo passato lo perseguita e lentamente, con il contagocce, scopriremo qualcosa su un personaggio cosi macabro e meraviglioso come il nostro spaccamorti. Le due autrici danno una grande importante ai dialoghi e all’esecuzione delle svariate scene importanti dal lato psicologico.

Dietro ai disegni troviamo diversi autori, che si occupano dei vari capitoli della storia. I disegnatori Francesco Bonanno, Daniele Statella e Marco Fara, Paola Camoriano e Beniamino Del Vecchio hanno cercato di imprimere nelle proprie storie una determinata emozione del nostro protagonista che ne sembra privo. Talvolta lo stile forse sembra un po’ sottotono, ma bisogna capire anche che non si tratta di un fumetto del 2018.

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Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".