Dragon Ball DAIMA: perché la divisione in due squadre è la chiave del successo della serie

Dragon Ball Daima
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“Dragon Ball DAIMA”, la nuova serie ambientata tra gli eventi di “Dragon Ball Z” e “Dragon Ball Super”, sta portando una ventata di novità nel franchise di Akira Toriyama. Tra le scelte più interessanti c’è la decisione di dividere i protagonisti in due squadre, una guidata da Goku e l’altra da Vegeta. Analizziamo perché questa dinamica potrebbe essere cruciale per il successo della serie.

Esplorare il Regno dei Demoni in modo più completo:

Il Regno dei Demoni, introdotto in “DAIMA”, è un luogo vasto e misterioso, con diversi pianeti e una ricca varietà di flora e fauna. Dividendo i protagonisti in due squadre, la serie può esplorare questo nuovo mondo in modo più completo e approfondito. Goku, Shin e Glorio possono concentrarsi sulla ricerca di Dende, mentre Vegeta, Piccolo, Bulma e Kibito cercano un modo per tornare alla loro età normale. Questa struttura narrativa permette di mostrare diverse aree del Regno dei Demoni e di sviluppare trame parallele senza sacrificare il ritmo o la profondità della storia.

Nuove dinamiche tra i personaggi:

La divisione in squadre offre l’opportunità di esplorare nuove dinamiche tra i personaggi. Vegeta e Piccolo, ad esempio, raramente hanno l’occasione di interagire in modo significativo. “DAIMA” può approfondire il loro rapporto, mettendo in luce le loro affinità e le loro differenze. Inoltre, la presenza di Bulma come personaggio centrale nella seconda squadra aggiunge un elemento di intelligenza e risorse strategiche alla narrazione.

Dare spazio a personaggi meno utilizzati:

“DAIMA” dà spazio anche a personaggi che spesso vengono messi in secondo piano. La separazione tra Shin e Kibito, ad esempio, potrebbe permettere di esplorare le loro individualità e le loro capacità al di fuori della fusione. Inoltre, la serie introduce nuovi personaggi del Regno dei Demoni, come Glorio e Panzy, che possono emergere meglio se inseriti in squadre diverse.

Evitare gli errori di “Dragon Ball GT”:

“Dragon Ball GT”, serie non canoniche del franchise, è stata spesso criticata per aver messo Goku al centro della narrazione, trascurando gli altri personaggi. “DAIMA” sembra voler evitare questo errore, dando spazio a tutti i protagonisti e sviluppando trame che li coinvolgono in modo significativo. La trasformazione di tutti in bambini, inoltre, offre nuove opportunità per l’azione e lo sviluppo dei personaggi.

Scontri più vari e nuove trasformazioni:

La divisione in squadre permette di creare scontri più vari e interessanti. I tre Tamagami, i potenti guerrieri che proteggono le Sfere del Drago del Regno dei Demoni, potrebbero essere affrontati separatamente da Goku, Vegeta e Piccolo, mettendo in risalto le diverse abilità di ciascun eroe. Inoltre, la necessità di combattere da soli potrebbe spingere i personaggi a sviluppare nuove tecniche o trasformazioni, come ipotizzato per Vegeta e il Super Saiyan 3.

In conclusione, la scelta di dividere i protagonisti in due squadre in “Dragon Ball DAIMA” si rivela una mossa vincente, che arricchisce la narrazione, permette di esplorare il Regno dei Demoni in modo più completo, offre nuove opportunità per lo sviluppo dei personaggi e crea le premesse per scontri più avvincenti e spettacolari.

Sull'autore

Nerd Cat

Nato già con il pad in una zampa e un fumetto nell'altra. Si dice che sia stato allevato da Kojima in persona, ma altre voci parlano di Nolan Bushnell. Come Lobo, odia i bravi ragazzi e tutto ciò che è decente, ma adora le belle donne (come Lobo). Polemico e acido, ma anche gentile e morbidoso. È qui per dire la sua... su tutto e tutti.