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Prima di diventare il volto iconico del male in serie come “Breaking Bad” e “The Mandalorian”, Giancarlo Esposito ha attraversato un periodo di profonda crisi finanziaria. L’attore ha confessato di aver persino considerato l’idea di inscenare la propria morte per garantire un futuro alla sua famiglia attraverso l’assicurazione sulla vita.
“Ero in una situazione disperata”, ha raccontato Esposito. “La famiglia della mia ex moglie lavorava nel settore assicurativo, e suo padre aveva stipulato una polizza sulla mia vita. Ho iniziato a fare domande specifiche, come: si può riscuotere l’assicurazione se si muore per un incidente? E se ci si suicida? Stavo valutando tutte le opzioni”.
Esposito ha ammesso che il pensiero di lasciare i suoi figli senza un padre lo ha fatto desistere da questo piano estremo. “Era un pensiero orribile. Ma alla fine ho capito che il sacrificio sarebbe stato troppo grande: non avrei mai potuto vedere i miei figli crescere e stare bene”.
Fortunatamente, poco dopo questo momento di buio, Esposito ha ottenuto il ruolo di Gus Fring in “Breaking Bad”, che ha segnato una svolta nella sua carriera. Oggi, l’attore è riconosciuto come uno dei migliori caratteristi di Hollywood, ma la sua storia ci ricorda che anche dietro al successo possono nascondersi momenti di grande difficoltà e fragilità.