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La nuova serie di Jeff Lemire, Gideon Falls, arriva finalmente in Italia grazie all’editore BAO Publishing e chiaramente la attendevo in modo particolare. É infatti risaputo che personalmente apprezzo in modo particolare lo stile dello sceneggiatore e disegnatore canadese. Per questa serie a fargli da matita ci ha pensato l’ottimo Andrea Sorrentino, che dopo alcune collaborazioni torna alle matite in questa serie dai toni horror con delle aggiunte mistery.
Una città tipica
Il nome della serie, Gideon Falls, è il medesimo della cittadina nella quale è ambientata questa vicenda. La storia prosegue in una direzione dettata dai classicismi di un genere ormai ben consolidato e quindi si muove su un terreno solido e fertile. Non per questo Lemire non cerca di imbastire qualcosa di originale dal lato contenutistico, ma sopratutto funzionale.
Immaginatevi il classico paesino staunitense. Quello piccolino e situato in mezzo alle coltivazioni di grano con tutti gli abitanti che si conoscono da una vita e che conducono un’esistenza piuttosto semplice. Questo è il set principale della serie, che però si dividerà sulla grande metropoli e uno dei protagonisti di nome Norton. Un uomo paranoico che vive raccogliendo i pezzi di un grande fienile nero che compare costantemente nei suoi sogni. Nella piccola cittadina invece abbiamo il parroco Wilfred che appena arrivato scopre una strana storia cittadina. La leggenda di un fienile nero che compare misteriosamente e porta con se morte e pazzia.
Questo ambiente ci mostrerà non solo i due personaggi principali, ma anche quelli secondari, che dotati di una propria personalità andranno a definire un quadro molto vasto. Allo stesso tempo il fienile comparirà delle volte mostrandoci qualcosa o qualcuno di inquietante e spaventoso.
Il fienile nero
Con questa storia Jeff Lemire ha messo le fondamenta di una storia tipica, ma solidissima. Il metodo narrativo si avvicina a quello di tanti altri horror, ma è il modo a fare la differenza. Lemire riesce a far piacere ogni singolo personaggio e ogni pagina. I dialoghi sono naturali e senza quelle fastidiose forzature che vediamo talvolta in alcuni fumetti, cosi come anche le reazioni umane tra i personaggi.
Norton è un personaggio particolarmente interessante e quello che viene detto con il contagocce stuzzica sempre di più il lettore. Le sue paure e le paranoie sono collegate indistintamente con il fienile e il suo passato sconosciuto crea mille domande. Il suo destino sarà sicuramente collegato in futuro con Wilfred, che andrà a comporre un puzzle di grandi dimensioni e tantissimi pezzo.
Dietro le matite di Gideon Falls troviamo, come ho già detto, Andrea Sorrentino. Con il suo tratto sottile, preciso e descrittivo riesce a ricreare in modo realistico tutto l’ambiente rurale e cittadino. La città viene mostrata in modo breve, questo è vero, ma la sensazione è quella di trovarci in una vera metropoli. Solo che i personaggi trattati sono immersi in una realtà più piccola e malleabile. La grande abilità del disegnatore si mostra in modo esplosivo con l’apparizione del fienile e di chi ci abita. Le inquadrature sono parecchio elaborate e alcune di queste obbligano a un minimo di riflessione e inquietudine. Ottimo il lavoro dei due autori e ora non vedo l’ora di leggere il secondo numero.
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