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In attesa di avere un idea precisa su Baldur’s Gate 3, che sto provando in questi giorni e ho dei pareri contrastanti per diverse ragioni che vedrete nella recensione, andiamo a conoscere Granblue Fantasy che mi ha colpito in maniera positiva. Era da un po’ di tempo che non trovavo un picchiaduro classico con una grafica tipicamente d’animazione, che aiuta ai giocatori a conoscere un franchising come quello di Granblue Fantasy che non hanno avuto di conoscere, e per gli amanti del brand di avere qualcosa prima dell’uscita del Relink.
Siccome non ho guardato la serie d’animazione – e serie principale – eviterò di effettuare collegamenti, per la mia non comprensione del mondo d’origine e mi limiterò con quello che ho trovato, in modo positivo, all’interno del titolo e ricerche sul web. Nelle meccaniche di gioco mi hanno ricordato i prodotti di stampo Marvel vs Capcom, Street Fighter e similari però lo vedremmo insieme nel corso dell’articolo.
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Offerte videogiochi da AmazonUn seguito atteso
Il Rising è il seguito di Granblue Fantasy Versus che, da ciò che ho appreso, aveva un roaster di personaggi inferiori rispetto a ciò che ho trovato all’interno del titolo. Come accade in prodotti come i picchiaduro avere tanti personaggi aiuta con i combattimenti, questo l’ho trovato positivo in quanto ogni membro ha una classe d’appartenenza, stile di combattimento e attrezzatura per le lotte uniche che non si ripetono in altri lottatori.
Sopra tutto sapendo che il Rising è un espansione in stand alone dell’episodio uscito nel 2020, migliorandolo nelle combo – aggiungendo dei colpi -, inserendo nuovi personaggi ( per la precisione 11) e aggiungendo due modalità che non erano presenti nell’originale. Questo permette a chiunque di interfacciarsi e interessarsi al mondo di gioco, poi con la modalità Story Mod si potrà vivere ciò che abbiamo visto nei due episodi principali e serie animata.
La trama che non vi andrò ad accennare in quanto è strettamente collegata alla serie animata, con alcune differenze che preferisco ve le godiate in prima persona, è divisa in tre atti più un quarto da sbloccare se completate i primi tre. La caratteristica che mi è piaciuta maggiormente, in questa modalità, è la possibilità di combattere contro i personaggi del mondo di gioco chiamati semplicemente boss, oltre ad imparare a conoscere i comandi – così anche per le combo – del titolo che aiutano la comprensione del tutorial e realtà che ci interfacciamo.
Un gameplay votato alla facilità
Sin dal primo scontro i comandi gli ho trovati molto semplici, eseguendo delle combo e delle azioni speciali sin dai primi momenti. La particolarità è che Io, un nome di uno dei tanti personaggi del gioco, combatterà in modo differente da Gran ma ciò non conferirà una difficoltà d’apprendimento per il giocatore, in quanto cambia solo l’aspetto del personaggio e del suo metodo di lotta.
Nel primo capitolo della modalità storia è presente il tutorial diviso in tante quest, ossia missioni, che spiegano al giocatore come muoversi e impostare i combattimenti. Nulla di già visto ma ottimizzato per chi magari si cimenta per la prima volta, in quanto avremmo tre tipologie di attacco ossia leggero, medio e pesante che combinati gli uni con gli altri potremmo creare delle mosse speciali, sia in movimento che esclusivamente con gli attacchi.
Più attaccheremmo e maggiormente colpiremmo gli avversari più la barra del Bravery Points si riempirà, e ogni giocatore avrà a disposizione tre round – gli incontri non durano in eterno e vince chi arriva a due turni vinti – divisi in tecniche d’attacco chiamate Raging Strike mentre la difesa si definisce Brave Counter. Questo permetterà di attaccare nemici che si stanno difendendo, oppure realizzare un attacco speciale in quanto magari saremmo in difficoltà in un certo punto della trama.
Tutto per vincere
La scelta di rendere il gioco veloce ed immediato nell’approccio è positivo, permettendo al giocatore di scegliere il come affrontare l’avversario di turno. In quanto gli attacchi dipendono anche dai salti, dalla corsa ( premendo il grilletto sinistro oppure cliccare velocemente due volte la destra della croce direzionale) fino ad abbassarsi e utilizzare le varie combo del Bravely per esempio.
Per quanto ci siano delle modalità per variare il gameplay e il mondo di gioco rimangono purtroppo, a mio modo di vedere che sia chiaro ma è un problema generale dei picchiaduro, più o meno le stesse in quanto due personaggi si scontrano. Poi dipenderà se sarà solo l’utente se si interfaccia con la lotta, da una partita libera – divisa in due varianti – oppure nella story mod, e udite udite una sezione dedicata agli scontri epici degli utenti, che non potremmo fare nulla se non guardare lo scontro.
Da segnalare la possibilità di presenza della funzionalità online del titolo, nell’apposita sezione del gioco in quanto nella schermata principale si potrà anche switchare da una parte all’altra, non solo in verticale ma anche in orizzontale. Si potranno guadagnare anche una valuta in gioco, che permette di evitare di utilizzare i nostri soldi, per sbloccare le skin presenti nel titolo per cambiare l’aspetto di ogni membro del roaster.
Non solo un aspetto d’animazione
Non sono mai stato una persona che ama giudicare la trama in quanto, non sono nella posizione di criticare la qualità della storia di un titolo rispetto ad un altro, perché lo ritengo un aspetto personale. Ho amato ad esempio la narrativa di Mass Effect Andromeda, con i suoi pregi e difetti, per tanto preferisco limitarmi a dire questo mi è piaciuto e un altro no, nel caso di Granblue Fantasy mi è piaciuto.
Graficamente parlando dell’argomento del titolo ricorda una realtà d’animazione, come il prodotto d’origine, con un sistema audio di ottima fattura e con un doppiaggio esclusivamente in giapponese che ritengo convincente. Purtroppo non è stato tradotto in italiano e i testi a schermo saranno esclusivamente in inglese, ma questo non limita il divertimento da soli oppure in compagnia di amici e famigliari.
Titolo tutto sommato divertente e abbastanza in linea con i grandi titoli di questo genere, adatto a chiunque in quanto i comandi sono semplici da padroneggiare. Al primo avvio mi sono lanciato sulla modalità libera per provare tutti i personaggi, e non ho avuto problemi in quanto non sono un grande amante dei picchiaduro ma li apprezzo e li gioco molto volentieri.