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Con Captain America: Brave New World che impazza nei cinema, quale momento migliore per parlare di uno dei personaggi più enigmatici e distruttivi dell’universo Marvel? Hulk Rosso è una figura che non solo ribalta le dinamiche tradizionali del Golia Verde, ma porta con sé un alone di mistero e un livello di pericolo ancora più elevato. E chi meglio di Jeph Loeb e Ed McGuinness per raccontarlo?
Panini Comics ci propone Hulk: Hulk Rosso nella sua edizione Must Have, una scelta più che azzeccata per chiunque voglia immergersi in una storia fatta di enigmi, combattimenti brutali e una tensione narrativa che non lascia scampo.
Un thriller investigativo tra potenza e mistero
Tutto inizia con un omicidio. Un crimine efferato, tanto brutale quanto inspiegabile. She-Hulk, Iron Man, lo S.H.I.E.L.D. e Doc Samson si ritrovano a indagare su un colpevole che sembra avere un unico tratto distintivo: è enorme, incredibilmente forte e completamente fuori controllo.
Ma non è il solito Hulk.
No, questa volta la minaccia è un’altra. Un essere con la furia di Bruce Banner, ma con un’intelligenza più calcolatrice. Un titano rosso sangue che non si limita a distruggere per istinto, ma colpisce con precisione chirurgica.
Loeb ci trasporta in un’indagine dai toni quasi noir, giocando con i punti di vista, i dubbi e i colpi di scena, costruendo una trama che fonde l’azione esplosiva tipica di Hulk con la tensione di un thriller investigativo. Il ritmo è incalzante, senza pause, senza momenti di respiro. Ma è proprio qui che emerge anche il piccolo difetto della narrazione: a volte i personaggi in gioco sono davvero troppi, e la gestione di ognuno di loro, pur essendo ben orchestrata, può risultare leggermente affollata.
Eppure, nel complesso, la storia regge alla grande. Perché l’enigma che circonda Hulk Rosso è troppo affascinante per lasciare indifferenti.

L’arte di Ed McGuinness: muscoli, potenza e tensione
Se c’è un elemento che rende immediatamente riconoscibile questo volume, è senza dubbio lo stile di Ed McGuinness. Le sue tavole trasudano potenza: ogni personaggio sembra una scultura vivente, con muscoli che sfidano ogni limite anatomico, ma che mantengono sempre una coerenza stilistica impeccabile.
L’azione è brutale, esplosiva, e ogni scontro viene reso con un dinamismo che trasmette il peso e l’impatto di ogni colpo. I volti dei protagonisti sono dettagliati, espressivi, anche se non sempre riescono a trasmettere sfumature emotive particolarmente sottili. Qui si gioca tutto sulla fisicità e sull’impatto visivo, e McGuinness sa esattamente come rendere l’adrenalina pura in ogni vignetta.
Un volume da recuperare? Assolutamente sì.
Se siete fan di Hulk e delle storie ricche di mistero, Hulk: Hulk Rosso è un volume che merita di essere recuperato. Non solo perché introduce un personaggio chiave del Marvel Universe, ma perché riesce a dare una sfumatura diversa alla mitologia di Hulk, trasformando una storia di pura distruzione in un enigma intrigante.
Due giganti, così simili eppure così diversi, che si scontrano in un duello di forza, intelligenza e rabbia. Una lettura che scorre via velocemente, ma che lascia il segno.