I dipendenti di Telltale si lamentano della gestione tossica dello studio

The Walking Dead Telltale
Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Telltale Games è stato presentato come uno studio innovativo quando si considera lo sviluppo delle avventure narrative. Tuttavia, la reputazione si è spaventosamente deteriorata con gli ultimi giochi di The Walking Dead e Batman: The Telltale Games.

The Verge ha intervistato una dozzina impiegati di Telltale, e l’immagine dello studio che hanno dipinto è stato scoraggiante. Secondo quanto confessato da alcuni di loro, nello studio vi era una gestione tossica e mancanza di ambizione pressoché frequente. I dipendenti lavoravano in condizioni deplorevoli, indicativamente dalle 14 alle 18 ore al giorno, sei giorni alla settimana, per mesi.

“Il ritmo con cui lo studio va alla grande è stato un’impresa ma anche il suo grande problema”, ha detto un ex-dipendente a The Verge. “I produttori spesso chiedevano ai team di riscrivere, riprogettare, riformulare e rianimare tutte le parti dei giochi fino all’ultimo minuto senza adattarsi al programma. Le richieste sulla produzione erano diventate più intense, e ad un certo punto non si riusciva a dare di più”.

La mancanza di efficienza aveva inoltre peggiorato la situazione. Dopo l’espansione della società, in qualche modo, era venuto a mancare un sistema di comunicazione efficace tra i team. D’altra parte, i dipendenti non erano nemmeno economicamente remunerati per il loro lavoro: i salari dichiarati erano inferiori agli standard dell’industria.

Kevin Bruner, ex-CEO di Telltale, veniva descritto come “L’occhio di Sauron”. Era piuttosto aggressivo, inflessibile e riluttante a dare credito ai suoi dipendenti. Gli incontri creativi con lui si trasformavano in dibattiti urlanti. Un’esperienza da dimenticare, insomma.

FONTE: Gamasutra|The Verge

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.