Io Sono Doctor Strange – Recensione del volume perfetto per conoscere Lo Stregone Supremo

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L’uscita del secondo film dedicato al Stregone Supremo è una continua evoluzione nell’universo del MCU. Sam Raimi è difatti un regista abbastanza autoriale che ha saputo dare una propria impronta alla pellicola, senza marcare troppo il risultato finale. Intanto però, i nuovi spettatori potrebbero chiedersi qualcosa delle origini di questo personaggio tanto enigmatico quanto particolare. Ebbene, come avviene per ogni grande eroe Marvel, anche Stephen ha ricevuto il suo volumone che ripercorre tutta la sua vita editoriale in modo veloce e diretto. Io Sono Doctor Strange edito da Panini Comics è un volume perfetto per scoprire le sue origini e le storie che hanno caratterizzato la sua crescita.

Il volume è come al solito un cartonato di grandi dimensioni e di peso importante. La carta di grande grammatura non è lucida, ma quella classica. Eppure, la qualità delle vignette non cala minimamente. In questi volumoni di “Io Sono” mi è sempre piaciuta la parte scritta, quindi i vari editoriali. Questi permettono di capire non solo la storia che andremo a leggere, ma anche il contesto nel quale fu ideata e realizzata. Una vera e propria manna dal cielo in cui scopriamo i retroscena, i cambi nei team e nelle decisioni. Queste hanno negli anni portato a dei risultati buoni e anche a quelli non funzionali.

Si parte ovviamente dalle origini. Dalla prima storia dedicata allo stregone, apparsa sulle pagine di Strange Tales 110 del lontano 1963. Stan Lee ai tempi non aveva ancora pensato alle vere origini del personaggio, per le quali bisognerà attendere il numero 115 dell’omonima rivista. Queste poi vedranno altri rifacimenti e soprattutto altre aggiunte al canone.

In 300 pagine vedremo l’evoluzione narrativa del personaggio, ma non solo. Ogni autore darà una propria impronta alla sua psicologia, alla sua magnificenza e perfino al look tipico. Passeremo dal tecnicismo fisico di Ditko, ai lunghi piani di Rod Reis in poco tempo, ma in realtà per arrivare a quel punto ci sono volute diverse decadi.

Ciò che ne esce fuori è la storia velocizzata, ma sempre giustificata di un uomo che in origine ci si è presentato come un presuntuoso medico. Un uomo che amava il denaro e le donne più di qualsiasi cosa. Come spesso accade, sarà il destino a fargli cambiare idea e a metterlo in riga. Un problema che gli farà aprire gli occhi su tutto ciò che lo circonda.

Con il passare degli anni si nota il cambiamento nel raccontare le storie, ma anche nello sceneggiare i testi. Lentamente noterete una certa crescita verticale che spingerà verso l’alto la maturazione e questa è una parte importante del volume. Ci permette di capire non solo Doctor Strange, ma anche il fumetto stesso.

Al livello grafico, Io sono Doctor Strange è un albo che lascia di stucco. Gli autori del passato irrompono con una forza inarrestabile. Poter confrontare i vari stili in così poco tempo potrebbe aiutare a comprendere le potenzialità di ogni epoca, apprezzando lo stile di Marco Rudy, Gene Colan, Paul Smith e la compagnia bella. Ogni periodo è caratterizzato da un autore, il cui tratto si è distinto in modo inequivocabile, rappresentando un punto fermo nella storia.

Questo a mio avviso è un albo imperdibile per chi non conosce il personaggio e vorrebbe avere un approccio veloce.

Io sono doctor Strange Cover del volume

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".