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Negli anni ’90, John Travolta era un attore in cerca di riscatto. Dopo una serie di grandi successi negli anni ’70, come La febbre del sabato sera e Grease, la sua carriera aveva subito un netto calo durante gli anni ’80, complice una serie di ruoli in film poco apprezzati dalla critica. Ma nel mezzo di questa fase difficile, un progetto avrebbe potuto cambiare tutto: un adattamento cinematografico di The Black Ice, il secondo romanzo di Michael Connelly con protagonista l’iconico detective Harry Bosch.
L’incontro mancato tra John Travolta e Harry Bosch
Nel 1993, Paramount Pictures acquisì i diritti per adattare The Black Ice, un thriller poliziesco incentrato su un caso intricato che coinvolge la morte di un poliziotto e il traffico di una nuova droga. Il film aveva il potenziale per trasformare il personaggio di Harry Bosch in una figura di culto cinematografica, e John Travolta era stato individuato come il candidato ideale per interpretare il detective della LAPD.
Travolta, con il suo carisma naturale e la capacità di incarnare personaggi complessi e tormentati, sembrava perfetto per il ruolo di Bosch, un uomo dal codice morale inflessibile e dalla personalità sfaccettata. Tuttavia, il progetto non riuscì a superare la fase iniziale di sviluppo.
Un’occasione per rilanciare una carriera in crisi
All’epoca, la carriera di Travolta aveva bisogno di una svolta. Dopo il successo travolgente degli anni ’70, l’attore aveva collezionato una serie di flop negli anni ’80, come Due come noi e il sequel poco convincente de La febbre del sabato sera, Staying Alive. La possibilità di interpretare un detective duro e disilluso come Harry Bosch avrebbe rappresentato un’ottima opportunità per Travolta di reinventarsi come protagonista di thriller polizieschi.
Ma il destino aveva altri piani. Solo un anno dopo, nel 1994, Travolta ottenne il ruolo che lo riportò al vertice di Hollywood: Vincent Vega in Pulp Fiction di Quentin Tarantino, una performance che gli valse una nomination agli Oscar e rilanciò definitivamente la sua carriera.
Un film mai realizzato, ma un successo altrove
Anche se The Black Ice non è mai arrivato sul grande schermo, Harry Bosch ha trovato il suo spazio in televisione. Nel 2014, il personaggio è stato portato sul piccolo schermo con la serie Bosch, prodotta da Amazon Prime Video e basata sui romanzi di Connelly. La serie ha riscosso un grande successo e ha dato vita a uno spin-off, Bosch: Legacy, che nella sua terza stagione, in uscita nel 2025, adatterà finalmente la trama di The Black Ice.
John Travolta e il “What If” di Hollywood
È interessante immaginare come sarebbe stata la carriera di John Travolta se The Black Ice fosse stato realizzato. Forse sarebbe diventato il volto cinematografico di Harry Bosch, costruendo un franchise di successo simile a quello dei film su Jack Ryan o Alex Cross. La combinazione tra il talento di Travolta e la profondità narrativa di Connelly avrebbe potuto creare un film memorabile.
Nonostante il progetto non abbia mai visto la luce, l’eredità di Travolta è ormai consolidata, e la sua capacità di reinventarsi resta una lezione per attori di ogni generazione. Ma per i fan di Connelly, rimane il rimpianto di non aver visto uno dei detective più iconici della narrativa contemporanea interpretato da una delle star più carismatiche di Hollywood.