Kao The Kangaroo – La recensione della versione PC

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Alzi la mano chi prima d’ora aveva sentito parlare di Kao The Kangaroo

Se lo avete fatto, avete tutto il mio rispetto. Per quanto rientri in uno dei miei generi preferiti, le avventure di questo marsupiale mi erano totalmente estranee, complice la breve durata del franchise e un mix di rilasci su piattaforme molto diverse (tra cui lo sfortunato Dreamcast).

La serie ha avuto un discreto successo soprattutto nei paesi dell’est Europa. Ad oltre venti anni dal primo capitolo, è stato rilasciato un gioco totalmente nuovo e adatto anche a chi non conosce il personaggio.

Mamma, vado all’Avventura!

Il titolo segue le vicende di Kao, un giovane canguro che, a seguito della scomparsa della sorella Kaya, decide di intraprendere un viaggio per cercare lei ed il padre, anch’esso scomparso misteriosamente.
Nulla di particolarmente originale, ma abbastanza per creare una trama piacevole da seguire.

Ad accompagnarlo nella sua avventura ci saranno il maestro di Arti Marziali Walt, il meccanico/inventore Gadget e degli speciali guantoni parlanti dai dubbi fini ma fondamentali per proseguire nella storia e superare gli ostacoli.

Il tono generale della storia è molto leggero e non mancheranno dei siparietti comici tra i vari personaggi. 

Si nota però una mancanza di dialoghi esterni alle varie cutscenes, soprattutto tra Kao e i Guanti durante i livelli. Un piccolo sforzo creativo in più per qualche botta e risposta avrebbe sicuramente giovato alla sceneggiatura e avrebbe intrattenuto maggiormente il giocatore.

Parola D’ordine: Esplorazione!

Lo scopo primario dei livelli è raccogliere delle Rune che permetteranno di sbloccare i portali delle aree successive.

Per quanto l’ispirazione del personaggio faccia pensare ad una copia delle avventure di un marsupiale molto più famoso, l’impostazione del mondo di gioco si rifà molto di più a titoli come Spyro: the Dragon. E’ presente un hub centrale esplorabile con un basilare negozio da cui accedere tramite i portali ai veri e propri livelli e dove interagire con i comprimari e qualche NPC di contorno.

Generalmente lineari, i livelli sono molto lunghi e ci vorrà mediamente una ventina di minuti per completarli interamente. 

Sono ben strutturati e ricchi di piccole deviazioni: giocare frettolosamente permetterà comunque di concluderli ma bisognerà cercare bene per poter trovare monete e collezionabili, spesso posizionati fuori dallo sguardo del giocatore.

Oltre alle già citate rune saranno presenti delle gemme, delle pergamene che amplieranno una piccola ma completa enciclopedia di oggetti e personaggi e soprattutto le lettere del nome del protagonista che, se trovate, permetteranno di acquistare dei simpatici costumi per personalizzare Kao.

Sono infine presenti dei portali con dei piccoli sottolivelli di difficoltà leggermente più alta dove far incetta di monete e cristalli e che possono essere liberamente rivisitati dall’hub centrale.

Una volta raccolte abbastanza rune si sbloccherà l’arena del boss dove mettere in pratica quanto appreso nei precedenti livelli: la sfida sarà leggermente più impegnativa e bisognerà ingegnarsi per capire come poter danneggiare e sconfiggere il nemico.

Fatti Sotto!

Sebbene il fulcro siano le classiche fasi platform in cui bisognerà saltare, oscillare, arrampicarsi, ecc. il nostro protagonista è un combattente di tutto rispetto.

Il sistema di combattimento è semplice ma solido e divertente.

Un tasto permetterà di tirare pugni e codate, uno vi farà schivare e uno rilascerà tutta la forza esplosiva del marsupiale sul malcapitato nemico (dopo aver caricato una apposita barra a suon di pugni).

I guanti hanno anche la possibilità di assorbire dei nuclei elementali che aggiungeranno una leggera varietà al colpo speciale, ad esempio darà fuoco ai nemici nell’area dell’esplosione.

Gli scontri, anche contro numerosi nemici, non saranno mai troppo impegnativi e, dopo aver aumentato abbastanza i cuori a disposizione di Kao, difficilmente si riuscirà a perdere.

Cazzotti Colorati!

Dal punto di vista tecnico, il gioco si presenta fluido e senza grossi problemi: i modelli dei personaggi sono gradevoli, anche i nemici sono variegati e ben distinti tra loro. 

Nei momenti più concitati non sono stati rilevati cali di frame e i caricamenti sono tutti generalmente veloci. Nel nostro caso il gioco è stato installato su un SSD Sata, ma dubito che anche su un normale HDD si rallenti particolarmente).

I livelli e gli hub sono ben strutturati anche se le ambientazioni sanno molto di già visto.

I piccoli bug presenti non daranno mai particolari noie, spesso saranno solo degli errori di lettura delle situazioni da parte del gioco come la mancata animazione di un vaso rotto che scomparirà improvvisamente.

Anche la telecamera, seppur non sempre precisa, raramente darà problemi. Tutti difetti facilmente risolvibili con un semplice lavoro di pulizia generale.

In linea generale il “difetto” maggiore del titolo è la difficoltà. Le fasi platform dei livelli sono superabili in pochi tentativi (se non al primo colpo) e gli enigmi sono molto basilari anche se variegati.

Si nota che la fascia d’età a cui è destinato è decisamente bassa ma risulterà un interessante passatempo anche ai più esperti.

Sull'autore

Mirko Ballarino