La Città dei Dragoni – Recensione del fumetto disegnato da Tony Sandoval

La Città dei Dragoni
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Il fantasy è un genere che di anno in anno sembra avere sempre meno argomenti di cui trattare, eppure, di anno in anno stupisce questa o quella novità. Nel 2024 ho letto diversi fumetti e libri parecchio interessanti (ma non tutti di quest’anno) e tra i tanti trova un suo spazio La Città Dei Dragoni. Il fumetto edito dalla casa editrice Tunué, con la sceneggiatura di Joann Sfar e Tony Sandoval alle matite.

La storia è un fantasy parecchio atipico, ma che colpisce fin dalle prime pagine grazie a una sceneggiatura originale e particolare. Joann riesce a creare dei personaggi stravaganti, ma profondi. Le due protagoniste possiedono un’alta carica di carisma e del solito erotismo che Tony Sandoval riesce a esaltare in modo quasi naturale.

I draghi sono una meraviglia in questa storia e difficilmente riusciranno a non conquistare il cuore degli appassionati del genere fantasy.

Come ho detto prima,in La Città Dei Dragoni colpisce fin da subito lo stile di Tony Sandoval. Il suo tratto delicato e sottile crea delle figure ben delineate, particolari e capaci di parlare senza l’uso delle parole. Uno sguardo basta per esprimere un concetto o un opinione. Come sempre, Tony punta molto sulle figure femminili e la bellezza dei loro corpi. In tutto questo, però, non sono delle principesse che vogliono essere salvate. Sono cazzute e determinate e per questo lasciano il segno indelebile dopo la lettura.

 

Cover del fumetto La Città dei Dragoni

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".