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La vita editoriale di Doctor Strange è stata sempre piena di pericoli, di momenti felici e di nemici strepitosi. Questo percorso è stato ben tracciato nell’albo Io Sono Doctor Strange, di cui vi ho già parlato. Come ogni personaggio Marvel però, anche Stephen ha bisogno di scomparire. Una morte non permanente che fa crescere l’hype del suo pubblico con altre storie, con un nuovo stregone e con Un mondo senza Strange. Proprio questo è il titolo dell’albo edito da Panini Comics che raccoglie i vari one shot dedicati al post scomparsa di Strange.
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Si tratta del classico cartonato con al suo interno un intero ciclo di storie accomunate da una sola costante, Un Mondo Senza Strange. Ecco quindi che vediamo un breve flashback con gli Illuminati e Tony Stark che dimostra chiaramente la sua totale assenza di fiducia nello stregone supremo. Non si tratta di odio, ma semplicemente di incomprensione delle arti mistiche da parte di un uomo che ha deciso di puntare tutto sulla tecnologia e la conoscenza pragmatica delle cose. Eppure qualcosa di magico attaccherà il gruppo, emanando gli stessi poteri di cui è dotato Strange.
Ogni storia ci racconta qualcosa riguardo gli eroi e il mondo, che vive una grossa perdita.
La parte narrativa prosegue sempre in modo spedito, senza troppi intoppi o tentennamenti. Un perfetto equilibrio con il mondo supereroistico da parte di scrittori che hanno saputo dare il giusto patos nel momento giusto. Non è una cosa semplice da fare e attenzione, non tutte le storie sono narrate nel modo più
Al livello grafico invece l’albo è una gioia per gli occhi. I vari stili hanno sempre una potenza diversa e donano delle sensazioni differenti a seconda del protagonista della vicenda. Prendete ad esempio il meraviglioso albo Blade, disegnato da Dylan Burnett. Il suo stile si allontana da quello di Andie Tong, che con il suo White Fox ha divertito i lettori. Caricaturale, sporco e rozzo, questo tratto colpisce in modo duro, senza alcun compromesso. Allo stesso mondo la delicatezza del tratto pacato e preciso di Del Mundo spiazza proprio la morbidezza e per i colori caldi e avvolgenti. Ogni frammento che andrete a leggere riuscirà a regalare delle sensazioni differenti, ma ovviamente tutto dipende dal tipo di lettore.
Quest’albo va letto necessariamente dopo La Morte di Doctor Strange.