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La serie God of War, sviluppata da Santa Monica Studio e pubblicata da Sony Interactive Entertainment, rappresenta una delle saghe videoludiche più iconiche e di maggior successo nel panorama dei videogiochi. Con una combinazione di narrazione epica, combattimento brutale e puzzle intricati, il franchise ha conquistato milioni di giocatori fin dalla sua nascita nel 2005. Negli anni, il protagonista Kratos ha vissuto un’evoluzione straordinaria, sia in termini di sviluppo del personaggio che di ambientazioni mitologiche esplorate.
L’ultima incarnazione della saga, God of War: Ragnarök (uscito su PlayStation 4-5 nel 2022 e adesso in arrivo il 19 settembre per la prima volta su PC), rappresenta il culmine di questo viaggio, che mescola elementi di mitologia greca e norrena. Ma per apprezzare appieno la profondità narrativa e i riferimenti mitologici di Ragnarök, è fondamentale esplorare i titoli che hanno preceduto questo capolavoro.
La Trilogia Originale: La Mitologia Greca
1. God of War (2005)
Il primo capitolo di God of War introduce Kratos, un guerriero spartano tormentato e segnato da un passato di sangue. Il gioco è ambientato nella mitologia greca e si concentra sulla sete di vendetta di Kratos contro il dio della guerra, Ares, che lo ha ingannato, spingendolo a uccidere la propria famiglia. Ares ha manipolato Kratos, promettendogli potere in cambio della sua fedeltà. Tradito e pieno di rimorso, Kratos cerca di porre fine alla sua sofferenza.
Il primo God of War ha stabilito lo stile di combattimento hack and slash, con un focus sulle “Lame del Caos”, armi iconiche di Kratos, e ha introdotto il giocatore a un mondo ricco di mostri mitologici, dèi e complotti divini. Il gioco termina con Kratos che uccide Ares e diventa il nuovo Dio della Guerra, ma il senso di vuoto e dolore non lo abbandona.
2. God of War II (2007)
Il secondo capitolo segue Kratos come nuovo Dio della Guerra, tradito da Zeus, che lo vede come una minaccia. Spogliato dei suoi poteri divini, Kratos si mette in cerca della vendetta suprema contro il re degli dèi. Questa volta, Kratos deve affrontare non solo la furia degli dèi, ma anche le Moire, le tre sorelle che controllano il destino.
Il secondo gioco aumenta la scala epica degli scontri, introducendo combattimenti più vasti e complessi e una storia ancora più profonda e oscura. Kratos finisce per allearsi con i titani, creature colossali pronte a scatenare una guerra totale contro l’Olimpo.
3. God of War III (2010)
Il capitolo conclusivo della trilogia greca vede Kratos combattere contro Zeus e gli altri dèi dell’Olimpo, nella sua furia incontrollabile per distruggere il pantheon che lo ha tradito. Con l’aiuto di titani e potenti alleati, Kratos scende ancora più in profondità nel tradimento e nel caos, uccidendo uno a uno gli dèi.
Il gioco è noto per il suo climax spettacolare, con scene di combattimento che mescolano brutalità e maestosità. Alla fine, Kratos affronta Zeus e, dopo una battaglia epica, lo uccide. Tuttavia, la sua vendetta non porta pace: Kratos si rende conto di essere parte di un ciclo infinito di violenza e, apparentemente, si suicida, lasciando dietro di sé una scia di distruzione.
Gli Spin-off: Ampliando il Mito
Tra God of War II e God of War III, e dopo quest’ultimo, la serie ha visto alcuni titoli spin-off, che arricchiscono ulteriormente la mitologia della saga.
God of War: Chains of Olympus (2008)
Ambientato prima degli eventi del primo God of War, questo titolo per PSP racconta il servizio di Kratos sotto gli ordini degli dèi, prima della sua ribellione. Il gioco rivela i tormenti personali di Kratos, costretto a scegliere tra salvare il mondo o ritrovare sua figlia nell’Ade.
God of War: Ghost of Sparta (2010)
Altro spin-off per PSP, Ghost of Sparta esplora le origini di Kratos e la sua famiglia. Il gioco svela dettagli importanti riguardo al fratello di Kratos, Deimos, rapito dagli dèi, e il legame familiare che rende Kratos ancora più determinato nella sua vendetta contro l’Olimpo.
God of War: Ascension (2013)
Prequel della trilogia principale, Ascension racconta la storia di Kratos dopo essere stato tradito da Ares, ma prima che diventi Dio della Guerra. Il gioco esplora la sua fuga dalle Erinni, le dee della vendetta, e rappresenta un Kratos ancora umano, meno onnipotente, ma altrettanto feroce.
Il Rinnovamento Norreno: Un Nuovo Inizio
Dopo la conclusione della trilogia greca, molti pensavano che la storia di Kratos fosse finita. Tuttavia, nel 2018, Santa Monica Studio ha fatto rinascere il franchise, spostando la narrazione nella mitologia norrena e reinventando il gameplay e la personalità del protagonista.
4. God of War (2018)
Conosciuto anche semplicemente come God of War, questo capitolo rappresenta un soft reboot della serie. Kratos, ora molto più anziano e pieno di rimorso per il suo passato, vive in Midgard, uno dei Nove Regni della mitologia norrena. Qui, ha un figlio, Atreus, con cui intraprende un viaggio per spargere le ceneri della sua defunta moglie, Faye, sulla vetta più alta dei Nove Regni.
Questo gioco è un punto di svolta nella saga. Il gameplay è stato profondamente rinnovato, passando da un sistema hack and slash a un approccio più strategico, con combattimenti in terza persona più lenti e riflessivi. Kratos non usa più le Lame del Caos, ma un’ascia magica chiamata Leviatano. Tuttavia, la vera evoluzione sta nel personaggio di Kratos: non è più solo una macchina di distruzione, ma un uomo che cerca redenzione, mentre tenta di crescere un figlio in un mondo crudele e pericoloso.
Lungo il viaggio, Kratos e Atreus affrontano dèi norreni come Baldur, e si scontrano con i misteri di questa nuova mitologia, lasciando aperte molte domande che conducono direttamente agli eventi di God of War: Ragnarök.
L’Ultimo Capitolo: God of War Ragnarök (2022)
God of War: Ragnarök è il sequel diretto del capitolo del 2018 e conclude l’arco narrativo norreno. Il gioco segue Kratos e Atreus mentre cercano di prevenire o sopravvivere al Ragnarök, l’apocalisse profetizzata nella mitologia norrena. Atreus, che ora conosciamo anche come Loki, è alla ricerca della verità sulle sue origini e sul suo destino, mentre Kratos deve confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni passate e decidere che tipo di padre vuole essere per suo figlio.
Il gioco amplia ulteriormente l’universo norreno, introducendo nuovi personaggi, tra cui Thor e Odino, e offrendo un’esperienza narrativa che esplora temi profondi come il destino, il sacrificio e la famiglia. Il gameplay mantiene gli elementi strategici del capitolo precedente, migliorando e ampliando il sistema di combattimento con nuove abilità e armi.
Quali Titoli Giocare per Arrivare a Ragnarök?
Per comprendere appieno la trama di God of War: Ragnarök, è essenziale aver giocato i seguenti titoli:
- God of War (2005) – Per conoscere l’origine di Kratos e le sue motivazioni principali.
- God of War II (2007) – Per comprendere l’inizio della sua ribellione contro gli dèi.
- God of War III (2010) – Per assistere alla caduta degli dèi greci e alla conclusione della prima trilogia.
- God of War (2018) – Essenziale per conoscere il contesto norreno, l’evoluzione del rapporto tra Kratos e Atreus e l’inizio della saga di Ragnarök.
Gli spin-off, come Chains of Olympus, Ghost of Sparta e Ascension, sono interessanti per approfondire il background di Kratos, ma non sono strettamente necessari per comprendere la storia principale.
Conclusione
Con God of War Ragnarök, la serie raggiunge nuove vette narrative e di gameplay, offrendo una conclusione epica a una storia che esplora la vendetta, il sacrificio e il rapporto tra padre e figlio. Giocare ai titoli precedenti non solo arricchisce l’esperienza di Ragnarök, ma permette di apprezzare l’intera evoluzione del personaggio di Kratos e del mondo che lo circonda.