La Traversata di Francesco D’Adamo – Recensione

Viviamo in un mondo strano e spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati. Ci lamentiamo dei nostri problemi, di un gioco non comprato o di un vestito non desiderato. Eppure, basterebbe un momento di riflessione per renderci conto della nostra fortuna. Non serve nemmeno guardare molto lontano. Basta dare uno sguardo a quei barconi che sbarcano sulle coste sicule, piene di persone alla disperata ricerca della felicità. Il libro del quale vi voglio parlare oggi, tratta proprio questo argomento. La Traversata, scritto da Francesco D’Adamo ed edito dalla casa editrice Il Castoro.

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La storia in questione ci racconta di una quotidianità che vediamo nei TG, lo sbarco dei migranti provenienti dall’Africa (ma in realtà da tantissimi altri posti). Il protagonista è un uomo anziano di nome Ezechiele, che per tutta la vita ha lavorato duramente come pescatore e sul suo peschereccio ne ha viste di tutti i colori. Vive da solo in una piccola cittadina sicula. Una di quelle piccole città in cui tutti si conoscono e il senso del cameratismo non si è ancora spento del tutto.

Ogni notte, l’anziano viene svegliato da  sua moglie, che lo trascina sempre dallo stesso sogno. Una mattina (che non è ancora mattina), Ezechiele vede il naufragio di un barcone proprio nella sua città e grazie all’aiuto di tutti gli altri abitanti porta in salvo quelle persone spaventate, che fuggono subito dopo. Sulla spiaggia l’uomo ritrova un piccolo zainetto, scoprendo che tra quelle persone c’era un bambino di nome Omar.

Un ragazzino come tanti, bravo in matematica e pieno di sogni nel suo giovane cassetto. Quello è il punto che cambia Ezechiele, secondo il quale, nessun bambino dovrebbe soffrire e rischiare la vita per avere un futuro migliore. Lui stesso aveva immigrato nel nord Italia, tornando però in seguito nel suo paese natale.

Il desiderio di riportare quel piccolo zainetto alla mamma di Omar rimasta in Africa lo logora per un po’, fino a quando non riprende il timone della sua vecchia Esmeralda, accompagnato dal nipote Tonino e il suo cane Spaghetti.

La Traversata scritta da Francesco D’Adamo è un libro che ha un suo grande significato dell’essere umani. Siamo tutti uguali e la migrazione non dovrebbe esistere. Certo, sarebbe bello un mondo dove tutti sono felici, ma non è questo il nostro caso. Il viaggio di Ezechiele è pieno di meraviglie e di visioni chiaramente oniriche. Queste visioni sono però un ottimo espediente per raccontarci la vita di alcune persone che non sono riuscite ad arrivare qui. Possiamo sbirciare per un attimo nel loro passato, capendo che non sono diversi da noi. Basta la sfortuna per costringerti a fuggire e cercare il futuro altrove.

In questo libro c’è tutto ciò di cui un giovane lettore ha bisogno. Non sono numeri da quotidiani, ma l’umanità. Niente scontri politici, ma la bontà di esseri umani che nel loro piccolo comprendono il dolore di quelle persone che fuggono da una vita che non promette altro che morte.

La scrittura è veloce e l’autore non perde tempo in inutili chiacchiere. Ogni frammento che si forma davanti a noi ha un suo significato particolare e non è difficile affezionarsi al trio che sul loro peschereccio decidono di fare La Traversata. Ovviamente fin da subito conosciamo alcune verità, ma non importa, perché alla fine anche noi finiremo su quel peschereccio e navigheremo le acque con il trio.

Cover del libro La Traversata

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.