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L’industria dei videogiochi dipende dalla tecnologia, e i progressi tecnologici e le tendenze segnano il corso del mercato e della prassi per giocare. Quello che sta aumentando al ritmo galoppante è il formato digitale, una cosa che non piace a tutti gli utenti.
Questo perché c’è qualcosa di spettacolare nel possedere orgogliosamente una copia fisica o avere uno scaffale pieno di titoli. Diversamente dagli altri settori dell’intrattenimento, il mercato dei videogiochi sta cambiando in modo più drastico di quanto ci aspettassimo, consentendo alle aziende di scommettere maggiormente sul canale di vendita attraverso il digitale.
Un report scritto da Michael J. Olson e Yung Kim di Piper Jaffray, però, asserisce che le vendite nei negozi scendono di circa di 10 punti ogni anno. Inoltre, le entrate derivanti dalle vendite digitali aumentano più del previsto a causa dei publisher che si spostano verso modelli di abbonamento e streaming, inclusi anche PlayStation Plus e Xbox Live. Altri da prendere in considerazione sono PlayStation Now e Xbox Game Pass.
Gli analisti in questione credono che le vendite saranno digitali al 100% entro il 2022. A partire da maggio, infatti, gli utenti hanno speso circa $9,1 miliardi sui giochi digitali, a fronte dei $7,3 miliardi dell’anno precedente. I giochi free-to-play, come ad esempio Fortnite, fatturano circa $200 milioni all’anno. Anche i giochi mobili scaricabili continuano ad aumentare le vendite ogni anno del 36% circa.
Il passo successivo, insomma, consentirà ai fruitori l’accesso immediato a qualsiasi gioco (vecchio o nuovo che sia) in qualsiasi momento, anche se il lato negativo rimanente è che il mercato dell’usato finirà delicatamente (qualcosa che sta già cominciando ad accadere). Il digitale è già molto apprezzato nel campo della musica, della televisione e dei film, ragion per cui non sorprende che i giochi continuino imperterriti verso questa direzione.
FONTE: Wccftech