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La serie di Mafia è riuscita a ritagliarsi nel corso degli anni, una bella fetta di appassionati che solo Illusion Software nel 2002 riuscì a realizzare. Con Hangar 13 che si è occupata dello svilluppo del remake, e 2K della pubblicazione su PC, Playstation 4 e Xbox One, abbiamo di fronte lo stesso titolo che abbiamo assaporato nei primi anni 2000.
Successivamente ad alcuni problemi legati al gioco, di cui starò qui a parlarne, devo dire che comunque sia andata a finire la storia è piuttosto interessante e mi ha intrattenuto molto bene. Ma non posso dire lo stesso del gameplay, o per meglio dire il gunplay che vedremmo successivamente, che non mi ha convinto molto ma procediamo con calma.
Abbiamo bisogno del tuo aiuto
Ambientato negli anni 30, nella rinnovata città di Lost Heaven che ricorda una Chicago alternativa situata nel nord degli States, impersoneremo Thomas “Tommy” Angelo. Quest’ultimo lo vedremmo inizialmente nel 1938 nel tentativo di collaborare con la polizia, attraverso un detective della zona per mettere al sicuro sua moglie e sua figlia.
Così comincerà un racconto a retroso ambientato alcuni anni prima, nella quale verrà coinvolto in una faida fra famiglie italo-americane quando ancora era un taxista. Verrà avvicinato da Paulie e da Sam i quali minacceranno il ragazzo nel tentativo di fuggire da alcuni sgherri rivali, che sarà solo l’inizio delle disavventure del ragazzo.
Perché alcuni giorni dopo mentre fa il suo solito giro con il proprio veicolo, verrà avvicinato proprio dalle stesse persone dalle quali fu inseguito. Ma solo con l’intervento degli stessi Paulie e Sam verrà salvato e gli verrà proposto di lavorare per Don Sallieri, il quale sarà quasi un padre per il ragazzo fino a quando non vorrà uscirne.
Vogliamo essere i padroni della città
Messa da parte la trama che risulta essere sostanzialmente la punta di diamante di questo remake, non riesco a farmi andare giù la struttura della mappa di gioco. Il gameplay è molto semplice perché ricorda nelle meccaniche, alla lontana, quanto si può aver già visto in GTA V i quali non danno la sensazione di possedere realmente le armi ma che le utilizzi come se fossero un prestito.
Se volessimo cambiare il tipo di arsenale dovremmo rifornirci nel retro bottega di un nostro collaboratore che ci fornirà il necessario per essere dei mafiosi come si deve. Quando saremmo coinvolti nelle rispettive battaglie per il controllo delle strade, potremmo aprire il nostro ruota delle armi e scegliere che cosa utilizzare al momento divise in due armi da fuoco, due armi bianche e due tipi di granante.
Mi hanno sorpreso i nemici i quali tendono a cambiare posizione durante i combattimenti, nel tentativo di creare difficoltà negli scontri il che mi ha colpito in positivo. La cosa che non mi è piaciuta è il fatto che è tutto troppo semplice sia nei comandi che nella lotta, rendendo il gioco un po troppo semplice da completare negli scontri.
Un open world fantastico
Forse è il fatto che in questa generazione ho giocato tantissimo a titoli come Red Dead Redemption 2, Breath of the Wild e Horizon Zero Dawn i quali mi hanno trasportato in mondi fantastisci a dir poco. Qui troviamo un alternativa ai titoli che ho appena citato, non diverso in termini di bellezza che è allo stesso livello, però le ambientazioni cittadine non mi fanno impazzire più di tanto.
Saranno presenti diversi tipi di missioni secondarie divise in combattimenti e corse clandestine, che in base a ciò che dobbiamo fare ci verrà chiesto dall’NPC di turno. Ma nel corso delle nostre scappatelle saremmo costantemente inseguiti dalla polizia, i quali non ci daranno tregua nel tentativo di fermarci appena allungheremmo le mani in posti che non dovremmo metterle.
Le modalità di approccio della polizia è differente in due primi una ferrea e l’altra tranquilla, la prima è allucinante perché se sgarri una volta ti inseguono immediatamente mentre la seconda ti permette di stare un po più nell’ombra. In ogni caso se volessimo togliere le stelle ( come in GTA e non a caso ho fatto questo paragone), dovremmo stare tranquilli per un po fino a quando la polizia non smetterà di cercarci.
Ci piacciono le corse
All’interno del gioco è presente una sezione che ho giocato parecchio in questo ultimo periodo, che si chiama Autopedia nella quale potremmo effettuare delle corse in un circuito con degli ostacoli. Questi ultimi saranno composti da balle da fieno, non particolarmente difficili da abbattere, visto che saranno presenti 40 vetture che potremmo utilizzare anche nella modalità storia.
Perché potremmo correre anche con degli autobus che provai giusto una volta, e poi mollai quasi subito perché gli trovai troppo incontrollabili nella corsa. Tutto sommato è carina come modalità perché dovremmo stabilire un tempo minimo nel circuito, e battere il record del tracciato ma è fine a se stesso perché non offre molto altro.
Oltre al fatto che all’inizio saranno presenti 20 veicoli e per sbloccare gli altri, dovremmo rubare quelli che non abbiamo nell’altra modalità che abbiamo già visto abbondantemente. Però saranno limitati a se stessi e non offriranno chissà quali difficoltà di gioco, sarà solo un passatempo momentaneo per togliere qualche ora di gioco all’utente.
Una grafica da rispettare
Sicuramente la grafica e le musiche sono un qualcosa che difficilmente si dimenticheranno, nelle diverse decine di ore di gioco non mi hanno mai annoiato in nessun momento della storia. La mimica facciale di ogni personaggio è convincente sin dai primi momenti, forse la caratterizzazione di alcuni personaggi secondari sarebbe stato meglio curarla di più.
Ma tutto sommato è un dettaglio da poco nella complessità del titolo, visto che è stato ricreato da zero visto le meccaniche da gioco che sono quasi completamente differenti rispetto all’originale. Questo ha fatto si che migliorasse notevolmente, anche nel doppiaggio non è male sia in lingua originale che in italiano.
L’unico aspetto che non ho capito è perché quando ho lascito il doppiaggio in italiano, non riuscivo a giocare mentre se lasciavo la lingua originale e i sottotitoli nella nostra lingua allora andava tutto fluido. Poco male visto che comunque sono un bilingue ma non tutti hanno la stessa fortuna, spero che questo aspetto sia capitato solo a me e non a tutti quanti.