Matchbox: Driving Simulator – Recensione

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Matchbox è uno di quei titoli che non mi aspettavo di trovare per via di alcune novità interessanti, oppure inserimenti da altri titoli che risulta Matchbox unico e intrigante ma non completo da difetti. Essendo un titolo basato quasi esclusivamente in 2 modalità, anche se si ispira solo i lontananza da Mario Kart per evitare ripercusioni legali in stile Palworld con Nintendo.

Perché in questo titolo permette di giocare a due tipologie di modalità, e al loro interno con diversi obiettivi che ricordano le abitudini dei corridori nella nostra società, ma con dei pregi da non sottovalutare. Quando ho ricevuto il codice avevo delle aspettative, una delle poche volte con la mia esperienza da giocatore, che in parte sono state mantenuto ma non rispettate completamente.

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Da grande voglio diventare un corriere

Chi ha mai pensato e voluto fare il corriere nei videogiochi? Eppure c’era un ragazzo alle medie dove andavo che lo desiderava, ma non è questo l’argomento dell’articolo ma è possibile raggiungere determinati obiettivi nel titolo, affrontando la modalità “Avventura” la quale risulta quella più ricca e sostanziosa.

Infatti sarà ambientato su di un isola che ricorderà un atollo delle Hawaii, con una città dove si potranno compiere diverse azioni come consegnare delle ordinazioni d’asporto in tempo, consegnare i pacchi, fare delle gare cittadine e speedrun che rimagono sempre divertenti. In questi contesti bisognerà raggiungere e superare determinati icone nella mappa, nulla di nuovo dal fronte occidentale in quanto già viste in produzioni più importanti, il primo che mi viene in mente è Watch Dogs dove bisogna arrivare in determinati punti per consegnare determinati oggetti, entro un determinato tempo però con un altro aspetto grafico e l’assenza di NPC all’interno di Matchbox.

Tutti gli eventi sull’isola ricorderanno, nel concetto ma non nella pratica, a Need For Speed Heat dove ogni gara è un evento diverso il che garantirà una differenza di corse diverse dalle altre. Il tutto però non esenti da problematiche in quanto, probabilmente l’unica in questa modalità è l’assenza di una secondo guadagno – magari anche inferiore rispetto alla prima – dalle gare già effettuate, che ci garantiscono la possibilità di acquistare auto maggiormente più prestanti e adatte alle singole corse.

Sono il miglior pilota

Il secondo raggruppamento di altre due modalità, ma similari per conduzione d’esperienza ma non nelle meccaniche, sono le gare in singolo giocatore oppure multigiocatore. La prima e più semplice sono le gare in singolo giocatore nella quale, potranno partecipare fino ad un massimo di quattro utenti e si potrà decidere il tracciato che maggiormente ci piace al momento.

La seconda è la sezione campionato, un po’ ripreso come nel concetto dal mondo di Mario Kart e questo è davvero gradito in quanto ci ho perso l’anima durante le superiori, nella quale si potrà scegliere una sequenza di tracciato già prestabiliti. Ce un ma in quanto non ci si limiterà in una decina di raggruppamenti, ma in una miriade concentramenti di mappe da giocare da soli oppure in compagnia come prima, sia in locale in salotto con amici e famigliari oppure tramite la connessione internet.

Questo concetto è abbastanza simile in altri lidi, dove in una schermata si sceglierà il posizionamento dei giocatori però rimane una carateristica solida, che difficilmente ci si può confondere per diverse ragioni. Sarà garantito in ogni caso la possibilità di poter selezionare auto diverse, oppure stessi veicoli ma con colorazioni diverse in base ai gusti degli utenti.

Un mmodo di guidare classico

La tipologia di gioco ricorda nelle meccaniche un qualsiasi tipologia di titolo di corsa, con i tipici comandi con la levetta sinistra del pad che funge per controllare il veicolo, poi tutti gli altri dall’acceleratore, il freno normale e il freno a mano per la derapata oltre al tasto per guardarci indietro. Però in questo contesto ho trovato probabilmente due caratteristiche che, non mi hanno convinto pienamente della struttura del gioco.

Magari è un mio problema con Switch ma ne dubito in quanto, ho installato sulla mia console sia WRC 10, Mario Kart 8 e Asphal Legend e i comandi dei veicoli sono adeguati per la console di Kyoto. Nel caso di Matchbox invece mi ha dato l’impressione di essere un po’ impreciso il sistema di sterzo, dove bisogna prenderci un po’ la mano per controllare i veicoli nei vari tracciati dell’opera. Il secondo invece è un sistema di caricamento del turbo che, bisogna ricaricarlo grazie a determinati punti di ricarica sparsi nel tracciato però è un sistema che funziona perfettamente.

Il titolo oltre ad essere disponibile per Nintendo Switch è possibile trovarlo anche per PC, Xbox Series X/S, Xbox One, Playstation 4 e Playstation 5 per un titolo godibile per tutta la famiglia. Essendo alla versione, al momento della prova e della scrittura dell’articolo, 1.04 non mi stupirei di vedere degli aggiornamenti in futuro per un gioco che alla fine dei conti, mi ha divertito e appassionato fino a questo momento.

Mi aspettavo meno auto

Graficamente a me convince parecchio e non ho mai amato prodotti finimente realistici, ho sempre apprezzato prodotti più verso la famiglia oppure che sappiano divertirsi e giocare sugli elementi, piuttosto di rendere un qualcosa identica alla nostra realtà. Infatti ce una gara nell’opera dove dobbiamo inseguire un’auto avversaria, e fermarla in ogni modo possibile anche seguendo il tracciato al contrario, non vi dico quante volte ho giocato a questa gara ma mi ha divertito così tanto che è rimasta nel mio cuore.

Con colori sgargianti e solleggiati il titolo permette di essere un buon pretendente, che prende spunto dal mondo di Mario Kart però con caratteristiche prese da altri mondi e realtà, permettendo di rimescolare la grafica d’animazione con quella semi-reale. Il doppiaggio l’ho trovato estremamente convincente però non è presente l’italiano nel doppiaggio, ma è stato tradotto perfettamente e non ho trovato difetti a riguardo, per quanto riguarda il doppiaggio non è così pensante ccome ci si può immaginare e non mi ha dato fastidio in alcun modo.

Ultima nota positiva è il fatto di poter entrare in ogni sezione in modo veloce e pulito, senza problemi relativi a sequenze video lunghissime che fanno perdere un po’ in termini di tempo. Tempo permettendo perché non tutti giocano a qualsiasi cosa, e possiamo solo quando riusciamo, è un titolo estremamente intrigante e da provare sia in compagnia oppure da soli anche per chi vuole, trovare qualcosa di diverso dal mercato moderno dei videogiochi.

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.