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“Quando il velo scuro della notte incomincia a coprire gli ultimi raggi del sole con il proprio manto, facendo precipitare il mondo in un vero e proprio inferno silenzioso allora oltre le mura dei villaggi accadono cose indicibili.”
I primi raggi della luna iniziavano ad accarezzare dolcemente il volto del giovane cacciatore. Pronto a partire per una nuova caccia egli strinse l’elsa della sua spada e la rimise nel suo fodero facendo i primi due passi verso la foresta situata oltre il villaggio. Il passo pesante dettato dall’armatura lasciava delle impronte ben visibili nel terreno e il tintinnio del metallo era udibile a una decina di metri di distanza. Metro dopo metro il cacciatore si ritrovò in una fitta foresta e l’unico rumore udibile, oltre all’armatura, era quello degli animali notturni, intenti a cacciare qualche piccola preda o a comunicare con qualcuno. Tutto d’un tratto un ruggito fece vibrare l’aria e una scarica di vibrazioni nel terreno fece sobbalzare ogni sassolino e tremare ogni pianta e albero. Man mano che il cacciatore proseguiva i tremori aumentavano e arrivato a un’immensa radura l’uomo si trovò dinanzi a uno degli spettacoli più belli e spaventosi che si possano vedere. Un’enorme creatura si ergeva maestosa al centro della radura e vicino un’altra creatura era sdraiata inerme senza produrre un solo movimento. I spuntoni sulla schiena del mostro in piedi scintillavano contro i raggi della luna e i denti bianchi delle sue fauci voleva dire solo una cosa: la morte è vicina. Dopo un lungo respiro l’uomo estrasse la sua spada e caricò contro il mostro, che dopo averlo notato si mise in una posizione difensiva cercando al contempo di proteggere l’altra creatura stesa a terra.
Ad ogni uscita Monster Hunter crea un hype enorme e ogni volta vende una quantità di copie davvero immensa. Nel mondo di Sol Levante ovviamente tutto ciò ha una portata molto più grande rispetto al territorio europeo e quello statunitense, dove il suo successo è limitato dall’utenza. Tuttavia di anno in anno questo brand mette delle radici sempre più ferree anche in questo continente e con Monster Hunter 4 Ultimate Capcom intende creare il prodotto più completo che si sia mai visto dell’intera serie. Uscito sul 3DS il gioco ha decimato le vendite in Giappone e arrivato in Europa è pronto per fare altrettanto. Scoprite in questa recensione tutti i progressi che sono avvenuti in questo capitolo.
Più grande è il nemico più fa rumore quando cade
Come per ogni capitolo, anche Monster Hunter focalizza tutta la sua potenza sui combattimenti contro i mostri, che sempre più potenti e immensi si presentano dinanzi a noi con un’animazione unica. Tuttavia nel corso dei vari capitoli un grande difetto ha sempre gravato su Monster Hunter, una storia. Nonostante ci fosse sempre un motivo per andare a cacciare i mostri, non era in realtà una vera e propria narrazione quanto delle futilità messe lì apposta per farci andare a cacciare. Con Monster Hunter 4 Ultimate Capcom ha voluto colmare questo grande vuoto e di dare un po’ di brio al titolo, che altrimenti sarebbe non avrebbe subito grossi cambiamenti. Tuttavia anche quest’evoluzione è in realtà solo una facciata e dopo pochi minuti ci si rende conto che non è cambiato quasi niente. Questa volta saremo in viaggio su una carovana (tutt’altro che sicura) e con questa andremo da un villaggio all’altro per fare ciò che ci riesce meglio: cacciare le creature che popolano quella zona. Ogni villaggio ha però gli stessi identici abitanti e anche i venditori sono gli stessi. Possiamo quindi dire che cambia il villaggio, ma non cambiano le persone.
Questo è però l’errore marginale, in quanto alla fine i giocatori di vecchia data troveranno comunque interessante questo cambiamento di luoghi, mentre per i novizi sarà un bel modo per cambiare aria e quindi non notare troppo la monotonia della storia, che di fatto è sempre semplicissima. Questo cambiamento di location, però, è forse l’inizio di una progressiva creazione di un mondo immenso, vivo e pericoloso. Molto probabilmente Capcom vuole metterci pian piano in un futuro gioco open world, ma lo fa con calma, come quando si cambia l’acquario ai pesci; lo si fa progressivamente.
Come abbiamo detto prima, questa saga ha come perno il suo gameplay che è uno dei meglio riusciti nel campo dei giochi del hunting e dell’action. Monster Hunter 4 Ultimate lo possiamo definire la cosa che si avvicina di più a ciò che si potrebbe definire “la perferzione”. Siamo consapevoli che un termine di questa portata è inutile e che la perfezione è irraggiungibile, ma con Ultimate Capcom è riuscita a migliorare il suo sistema già funzionante e renderlo molto più godibile anche per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta alla saga. La fluidità dei movimenti la fa da padrona assoluta e non ci capiteranno mai i momenti in cui si farà sentire la legnosità dei movimenti o delle mosse. Tutto ciò rende i combattimenti veloci e funzionali. Sarà quasi impossibile annoiarsi per via della giocabilità di Monster Hunter, ma lo sarà per colpa della difficoltà che ogni combattimento si porta dietro.
Essendo un gioco piuttosto hardcore, Monster Hunter 4 Ultimate da molte più possibilità a chi questo genere lo mastica e a chi ama le sfide. Le continue morti potranno essere piuttosto scoraggianti, ma dopo che si inizia a ingranare e a capire bene lo stile del gioco cresce anche l’interesse nel sconfiggere i temibili nemici che ci si pareranno davanti. Come in ogni capitolo anche qui prima di riuscire a battere un grande nemico dovremo necessariamente capire le sue mosse e i suoi movimenti e poi adottare una strategia per mandare a terra chi ci sta davanti. Ogni nemico ha infatti un suo modo di combattere, i suoi punti deboli e ci sono delle armi che sono più efficaci delle altre contro un determinato tipo di nemico.
Anche il protagonista ha però dalla sua una grande varietà di mosse e di armi da impugnare. Impugnando un arma piccola saremo più veloci, ma al contempo produrremmo dei danni inferiori a quelli che potremo procurare con un arma di grosso taglio. Le armi condizioneranno quindi la vostra velocità di attacco, di difesa, di schivata e anche l’armatura farà la stessa medesima cosa. Una grande attenzione dovrà essere posta all’equipaggiamento e non si dovrà mai sottovalutare un nemico, perché potrebbe essere l’ultima cosa che vede il vostro alter ego digitale. Giocando con il New Nintendo 3DS è possibile usare il secondo stick analogico integrato e questo renderà il titolo molto più fruibile. In alternativa è possibile utilizzare il Circle Pad anche sui vecchi modelli del 3DS, ma senza questo l’esperienza andrebbe veramente compromessa.
Anche il comparto mosse è stato aggiornato e oltre alle varie combo è possibile salire sulle piccole alture gettandoci giù in groppa al nemico. Dopo una QTE (Quick Time Event) il nemico rimarrà stordito per un po’. E’ un peccato che in groppo non si può guidare il mostro come accade in tanti altri giochi, ma ci si fa abitudine. Il salto non da niente di cosi spettacolare ai combattimenti e invece ci saremmo aspettati molto di più da questo lato.
Per questo nuovo capitolo sono state implementate due nuove armi, ossia, un Falcione Insetto e la Spad-Ascia Caricata, che è un evoluzione della Spad-Ascia del precedente capitolo e che dalla spada si trasforma in un’ascia. Il Falcione Insetto è invece un’arma capace di risucchiare l’essenza dei nemici dandoci dei buff temporanei. Oltre tutto con quest’arma saremo anche in grado di saltare sul nemico e quindi evitare di salire sulle alture. Anche i mostri si sono “aggiornati”, ma di quelli vecchi ce ne sono ben 85, che ci daranno comunque tantissime soddisfazioni. I nuovi sono sempre più spettacolari e daranno il filo da torcere a tutti.
Fianco a fianco
Il volto dell’uomo era immerso nel fango e il sapore di questo, unito al sangue creava dei continui conati di vomito. Le braccia e le gambe tremanti tentavano invano di alzarsi, ma le forze sembravano aver abbandonato il corpo del cacciatore, che ormai riusciva a percepire la propria morte. Il mostro era a poche decine di metri di distanza e nonostante non fosse dotato di raziocinio, sembrava sogghignare nel vedere il suo nemico a terra morente davanti a se. Ad ogni passo una piccola aura di aria calda inondava l’uomo di un caldo fetore proveniente dal suo stomaco.
Il silenzio quasi sacro fu interrotto da un enorme boato e un secondo dopo l’urlo della creatura era udibile in tutta la foresta, ma non era un urlo di rabbia, no. Il mostro urlava di dolore. Nemmeno un istante dopo la paura divenne rabbia e la creatura si girò verso la direzione del boato sbattendo le zampe sul terreno in attesa di un nemico. Il cacciatore intanto era conscio del cambiamento del mostro, ma la stanchezza era troppa e non riusciva a elevarsi in piedi. All’improvviso una mano lo prese e lo tirò su come se fosse fatto di cartapesta e una voce dura disse che tutto sarebbe finito per il verso giusto.
Ripresi i sensi il giovane si ritrovò davanti a una scena davvero incredibile. Altri due cacciatori distraevano il mostro combattendolo a distanza mentre il giovane recuperava le forze con un altro uomo al suo fianco. L’enorme potenza di fuoco non permetteva alla bestia di avvicinarsi, ma le sue scaglie erano ora una vera e propria barriera. Quando dopo due pozioni le forze erano tornate i due capirono all’unisono che il combattimento doveva finire adesso. Sguainarono le proprie armi e si lanciarono all’attacco più determinati che mai.
Una delle componenti primarie per la serie è stato sempre il comparto multigiocatore e per la prima volta ci troviamo dinanzi a una grande modifica. Finalmente oltre al comodissimo multigiocatore offline anche l’online è godibile e del tutto simile a quello degli altri giochi, ma la mancanza di un servizio online alla parti con PSN, XBL e Steam si fa sentire più che mai. E’ possibile cercare una partita oppure creare una propria invitando gli altri a parteciparvici. Come abbiamo detto prima, la mancanza di un servizio online degno di questo nome rende però difficile la possibilità di giocare con gli altri amici e ovviamente ciò potrebbe essere un grande fattore negativo per qualcuno. Resta da dire che grazie al comparto multigiocatore ogni battaglia sarà molto più interessante e divertente e che ben presto questo potrebbe diventare proprio il cuore pulsante del titolo.
I Felyne sono da sempre stati dei fedeli compagni, che ci hanno accompagnato in ogni nostra avventura e in Monster Hunter 4 Ultimate potremo usarne due. Questi ci aiuteranno in svariati modi e potremo farci curare oppure avere una maggior potenza d’attacco durante i combattimenti grazie a questi piccoli amici.
I mostri in treddì!
Monster Hunter 4 Ultimate non si presenta solo come un ottimo action dal gameplay fluidissimo e dall’online incredibilmente buono, ma si tratta anche di un capitolo dotato di un comparto video di tutto il rispetto. I modelli poligonali sono chiaramente in bassa qualità, ma se uniti insieme, tutti i poligoni creano un mondo vivo pieno di vegetazione e di creature strane che lo popolano. I vari villaggi, posti nei diversi posti del mondo danno l’idea di vivere un’avventura in un vero mondo. Il 3D invece funziona egregiamente e l’idea della profondità la si sente tutta. La cosa piacevole è che l’effetto tridimensionale non da fastidio ed è possibile giocare per ore e ore senza che gli occhi subiscano delle grosse conseguenze.
I mostri di questo capitolo sono stati fatti in modo impeccabile e non lasciano dubbi: sembrano voler uscire dallo schermo e combattere. Questo dall’altro canto è un marchio di fabbrica e fare altrimenti sarebbe stato come tradire i vecchi fan e certamente tutto ciò non avrebbe fatto bene al titolo. I scenari che andremo a visitare sono suggestivi ed emozionano ugualmente durante un combattimento all’alba o con la luna che avvolge tutti tra le sue braccia argentee.
Le ossa duolevano in una maniera indicibile e il sangue rappreso macchiava l’armatura e parte del viso del giovane cacciatore. La sua arma, anch’essa impregnata di sangue del nemico, era conficcata nel terreno, che ora era tranquillo e l’intero bosco sembrava tacere in attesa di un nuovo ruggito, ma questo non arrivò. Il mostro giaceva morto davanti ai quattro uomini, che stanchi e increduli respiravano affannosamente senza pronunciare una sola parola. La seconda creatura era ancora ferma nel punto di prima, ma era chiaro che ormai non c’era niente da fare, era morta durante il combattimento per le schegge accidentali. L’unica cosa che provavano i cacciatori era una grande tristezza, che cresceva man mano che si rendevano conto di cosa fosse successo qui. Una richiesta aveva distrutto due vite, che magari non desideravano nemmeno attaccare il villaggio. I soldi fanno girare il mondo.
“Il lavoro è lavoro…” disse l’uomo più alto cercando di sopprimere la tristezza
“Il lavoro è lavoro.”
Monster Hunter 4 Ultimate arriva sulla console portatile Nintendo con un urlo dirompente e si presente con un gameplay più frenetico e votato all’azione, ma che comunque resta ancorato alla sua classica difficoltà. Finalmente il problema che attanagliava il gioco, la storia, si sviluppa su più piani e anche se è solo un’apparenza, fa sempre piacere vedere un po’ di idee fresh. Graficamente parlando siamo sugli ottimi livelli e anche il 3D on deluderà nessun giocatore. Come ciliegina sulla torta troviamo un comparto online funzionale e che semplificherà di molto il giocare in compagnia.